Morbillo, nel 2018 morte 142mila persone: i rischi in Italia

Di Morbillo si muore ancora, eccome. Anzi, le vittime a livello globale stanno aumentando. Una malattia che abbiamo avuto in tanti da bambini, con quelle fastidiose macchioline rosse che generavano prurito. Accompagnate da stati febbrili e debilitazione.

Il 2018 è stato un anno drammatico. Secondo l’ultimo rapporto dell’Oms (Organizzazione mondiale della Sanità) e Centers for desease control (Cdc), nel 2018 a livello mondiale si sono registrati 142.300 decessi e 9.769.400 casi. Facendo registrare un incremento rispetto al 2017 di oltre 30mila casi (le morti totali erano infatti state state 110mila).

Il continente più colpito, manco a dirlo, è l’Africa. Ma i casi sono in crescita anche negli Usa e in Europa. I più colpiti sono i bambini sotto i 5 anni. E l’Italia come sta [sta_anchor id=”morbillo”]messa[/sta_anchor]?

Morbillo paesi più a rischio

morbillo vaccino pericoloso

Come riporta Il Corriere della sera, lo scorso anno i Paesi con la più alta incidenza di morbillo sono stati Repubblica democratica del Congo, Liberia, Madagascar, Somalia e Ucraina. Che insieme hanno totalizzato circa la metà di tutti i casi a livello mondiale. Ma la situazione è grave anche negli Stati Uniti, dove il numero di casi è in costante aumento.

Da non prendere sotto gamba poi la situazione in Europa: proprio 4 Paesi Ue – Albania, Repubblica Ceca, Grecia e Gran Bretagna – hanno perso nel 2018 lo status di Paesi morbillo-free per la ricomparsa di focolai per periodi prolungati. E nel 2018, nella Regione europea si sono registrati 861.800 casi e 200 morti.

Peraltro, in questi giorni è drammatica la situazione nelle isole di Samoa, nel Pacifico, dove i casi di morbillo segnalati nelle ultime settimane superano i 4200 e si contano una settantina di decessi. Nessuna delle vittime risulta vaccinata. Le strade delle città sono deserte, le scuole chiuse.

Per le strade le bandiere rosse segnano le case dove le famiglie non sono state vaccinate per il morbillo in modo che nessuno si avvicini e anche perché così i medici le possono vedere facilmente per poter intervenire per le vaccinazioni. Scenari da film apocalittici hollywoodiani. Di quelli basati su Virus pandemici fuoriusciti accidentalmente da un laboratorio, che colpiscono intere città.

Dal 20 novembre sono state vaccinate oltre 58mila persone, ma ancora non basta per fermare il grave focolaio.

Morbillo situazione in Italia

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La situazione è sotto osservazione anche in Italia, dove nel 2018 sono stati segnalati 2526 casi e 8 morti. Meno dunque del 2017, quando i casi registrati furono oltre 5300. Quasi l’80% dei casi si è concentrato in Sicilia, Campania, Lazio, Calabria e Lombardia e l’età media è stata di 25 anni.

Quasi un quinto dei casi (488) si è però avuto in bambini con meno di 5 anni, di cui 161 sotto l’anno di vita.

Morbillo come si cura

Come si cura il Morbillo? L’Oms stima che negli ultimi 18 anni la vaccinazione anti-morbillo da sola abbia salvato oltre 23 milioni di vite, ma il tasso di copertura vaccinale segna uno stallo da circa un decennio.

Così, nel 2018 a livello globale ha ricevuto la prima dose di vaccino anti-morbillo l’86% dei bambini e meno del 70% ha ricevuto la seconda dose raccomandata.

Proprio i bambini sono a maggiore rischio sia di morte sia di complicanze gravi legate alla malattia, come polmoniti, encefaliti, danni cerebrali, cecità e perdita dell’udito.

Dunque, il Morbillo va prevenuto tramite Vaccino. Qualora arrivi, è indispensabile il riposo in un ambiente confortevole poco illuminato (per limitare a livello oculare la sensibilità alla luce), terapia di supporto per alleviare i sintomi che sono particolarmente fastidiosi; una buona idratazione, antipiretici per la febbre e analgesici per i dolori generalizzati.

Gli antibiotici saranno utilizzati per il trattamento delle infezioni batteriche secondarie (polmoniti, otiti, ecc). L’ospedalizzazione è indicata per il trattamento delle complicanze gravi del morbillo.

Morbillo sintomi

morbillo rischi

Quali sono i sintomi del Morbillo? Come riporta Nurse24, dopo 10-12 giorni dall’esposizione ad una persona infetta (periodo di incubazione), iniziano i primi sintomi caratterizzati da:

  • manifestazioni tipiche del raffreddore: naso che cola, occhi che lacrimano, palpebre gonfie, starnuti ecc.
  • occhi arrossati e sensibilità alla luce (fotofobia)
  • febbre alta, anche a 40°C
  • stanchezza, irritabilità e senso di mancanza di forze
  • dolori muscolari e articolari, malessere
  • tosse secca

Due o tre giorni dopo l’inizio dei sintomi, piccole macchie grigio-biancastre possono formarsi all’interno della bocca, note come macchie di Köplik.

Riconoscere queste macchie prima che una persona raggiunga l’infettività massima può aiutare a ridurre la diffusione della malattia.

Successivamente appare il tipico esantema del morbillo, che è caratterizzato da una eruzione cutanea di elementi maculo-papulari di color rosso; inizia sul retro delle orecchie e vicino all’attaccatura dei capelli, per poi diffondersi alla testa e al collo fino a coprire la maggior parte del corpo (una evoluzione dell’esantema cosiddetto cranio-caudale, dalla testa poi successiva diffusione a tronco ed arti), causando spesso prurito.

Questo esantema dura fino a sette giorni. Solitamente con la remissione del rash si ha una desquamazione simile alla forfora.

Morbillo rischi

Morbillo sintomi

Generalmente, il Morbillo è una malattia benigna. Può avere complicazioni gravi:

  • bambini malnutriti
  • bambini con un sistema immunitario molto debole
  • negli adulti immunocompromessi

Le complicanze più comuni sono la diarrea e il vomito, seguite da infezioni batteriche sovrapposte, quali:

  • Otite
  • Congiuntivite
  • Laringite
  • Bronchite e/o polmonite

Le complicazioni estreme possono poi essere:

  • encefaliti
  • danni cerebrali
  • cecità
  • perdita dell’udito
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