MORTO RAYMOND MANZAREK, FONDATORE E TASTIERISTA DEI DOORS

SI E’ SPENTO A 74 ANNI DOPO UNA LUNGA BATTAGLIA CONTRO UN cancro al dotto biliare. SCOPRI’ IL TALENTO DI JIM MORRISON
Chiamarlo semplicemente tastierista è troppo riduttivo. Raymond Daniel Manzarek era un visionario, un precursore dei tempi. Basta solo dire che scoprì il talento di Jim Morrison e con lui fondò un gruppo che in soli 7 anni di vita ha fatto scuola ed è diventato leggenda: i The Doors. Compose la musica, tra gli altri, del brano più famoso della band, Light My Fire, diventato colonna sonora (insieme a Somebody to love di Jefferson Airplane’s, Penny Lane dei Beatles e Purple Haze di Jimi Hendrix), di quel movimento controculturale che nel 1967 incendiò gli animi di 100mila ragazzi giunti nel distretto di Haight-Ashbury a San Francisco, creando le premesse per un fenomeno di ribellione culturale e politica senza precedenti: il Sessantotto.

L’INCONTRO TRA MANZAREK E MORRISON– I The Doors sono nati nell’estate del 1965 a Venice Beach, in California, a seguito dell’incontro tra Jim Morrison e Ray Manzarek, entrambi studenti della UCLA School of Theater, Film and Television dell’Università della California. Morrison s’era appena visto respingere un suo cortometraggio, ove una ballerina danzava su un televisore che trasmetteva una parata della Wehrmacht al “passo dell’oca”. Passeggiando lungo la spiaggia di Venice, infatti, Morrison canticchiò a Manzarek, quattro anni più grande di lui, il testo di una canzone che aveva appena scritto, Moonlight Drive, dichiarandogli contemporaneamente la sua totale inesperienza musicale e quindi l’impossibilità di tradurla su pentagramma. Manzarek in quel momento faceva parte di una band chiamata Rick & The Ravens insieme ai fratelli Rick e Jim Manzarek ma, riconoscendo in Morrison delle potenzialità interessanti, gli propose di creare un nuovo gruppo.
LA NASCITA DEI DOORS – Attraverso le sue conoscenze, Ray ebbe la possibilità di ingaggiare Krieger, interessato al flamenco, e Densmore, appassionato di jazz, che già suonavano con un gruppo chiamato The Psychedelic Rangers: i tre si erano conosciuti ad una lezione comune di meditazione trascendentale del guru Maharishi Mahesh Yogi. Morrison scelse il nome del gruppo dal testo del libro di Aldous Huxley Le porte della percezione (The Doors of Perception) del 1954.
I Doors partirono privi di un bassista, fondamentale in quanto riferimento ritmico per un gruppo rock, e non trovarono un musicista di loro gradimento in quel ruolo: va detto che tra i quattro Doors si creò subito un rapporto molto stretto e profondo che Morrison voleva custodire con ogni cura. Di conseguenza, durante i provini alla ricerca del bassista, l’attenzione non andava soltanto alle capacità musicali dell’eventuale nuovo acquisto per il gruppo ma anche alla sua persona. Dopo qualche audizione, Manzarek, tastierista tecnicamente e musicalmente dotatissimo, propose di adattarsi in quel ruolo, aggiungendo al suo organo Vox Continental un elemento che gli consentisse di gestire il basso con la mano sinistra e la parte melodica alla tastiera con la destra. Nello specifico, utilizzò un Fender Rhodes Piano Bass, appoggiato sul top piatto dell’organo.
E’ artefice di molte delle melodie delle più famose composizioni del gruppo. Oltre alla succitata Light My Fire, ricordiamo Riders on the Storm, The Crystal Ship, When the Music’s Over, L.A. Woman, Strange Days. Con la band ha pubblicato, in soli 8 anni di vita, 9 album studio, 4 album live, 22 album compilation, 20 album Bright Midnight Archives e 21 singoli.
IL DOPO DOORS – Ha pubblicato alcuni album da solista fra cui The Golden Scarab (A Rhythm Myth) e un riadattamento dei Carmina Burana di Carl Orff. Il suo maggiore risultato artistico dopo la fine dei Doors, Manzarek lo ha ottenuto in veste di produttore discografico di band come Echo & the Bunnymen e X nei primi anni ottanta.
Nel 2001 ha intrapreso una serie di concerti con i the Doors of the 21st century insieme al chitarrista dei The Doors Robby Krieger e all’ex cantante dei The Cult Ian Astbury.
Nel 2002, Ray Manzarek e Robby Krieger formano un nuovo gruppo chiamato The Doors of the 21st Century. La formazione prevedeva come cantante Ian Astbury, con Angelo Barbera al basso e Stewart Copeland dei Police alla batteria, che in seguito verrà rimpiazzato da Ty Dennis, mentre Densmore si chiama fuori dal progetto. Il gruppo partecipa ad una nuova serie di concerti e registra e realizza nel 2003 il DVD The Doors of the 21st Century: L.A. Woman Live.
Nel 2005 in seguito ad una causa portata avanti da John Densmore nei confronti dei due ex compagni Manzarek e Krieger che nel frattempo continuavano a farsi chiamare The Doors, Densmore riesce a vincerla e ad ottenere che il gruppo formato dai due compagni non potrà più usare la sigla e farsi chiamare “D21C.”, a questo punto Manzarek annuncia un nuovo nome per il gruppo chiamato Riders On The Storm.
Il 16 febbraio 2007, Ian Astbury lascia i Riders on the Storm, e si riunisce con la sua vecchia band The Cult. Nel Marzo 2007, Scallions, viene scelto come cantante per i Riders on the Storm in sostituzione di Ian Astbury, nel progetto formato dai membri rimanenti dei The Doors figurano Robby Krieger e Ray Manzarek. Nel 2011 produce un singolo assieme a Skrillex, noto artista di musica Dubstep, il brano Break’n A Sweat.
IL RICORDO DEI SUOI COMPAGNI DI GRUPPO – Ricordando l’amico scomparso Robby Krieger ha detto: «Sono profondamente addolorato dell’aver appreso oggi della morte del mio amico e compagno di band Ray Manzarek. Sono solo contento di aver potuto ancora suonare con lui le canzoni dei Doors nel corso dell’ultimo decennio. Ray era una grossa parte della mia vita e mi mancherà per sempre». 
Intervistato, John Densmore rilasciò la seguente dichiarazione: «Non esisteva altro tastierista sulla faccia della Terra più appropriato per supportare le parole di Jim Morrison. Ray, mi sento totalmente in sintonia con te musicalmente. Era come se fossimo una mente sola, quando gettavamo le basi per Robby e Jim in modo da farli sbizzarrire. Ho perso il mio fratello musicale».
Manzarek si è spento lunedì sera in un ospedale di Rosenheim in Germania all’età di 74 anni, dopo una lunga battaglia contro un cancro al dotto biliare.
(Fonte: Wikipedia
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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