NESSUNO VUOLE FARE IL MAGISTRATO NEL TRIBUNALE ANTI-CAMORRA

NEL TRIBUNALE DI SANTA MARIA CAPUA VETERE E’ IN ATTO UN’AUTENTICA FUGA DELLE TOGHE. DISERTATI I CONCORSI, RIDOTTI I CANCELLIERI, TOLTE LE SCORTE
Tutti felici per l’arresto della “primula rossa” del clan dei Casalesi Michele Zagaria. Ma avrà un processo? Visto come vanno le cose nel tribunale di competenza di Santa Maria Capua Vetere, è una domanda più che legittima. Nel foro casertano è di fatti in atto un’autentica fuga di Magistrati, che sta mettendo a rischio non solo i processi relativi al clan camorrista, ma sta provocando rallentamenti a tutto il sistema giudiziario; dunque anche ai processi civili. Nel Tribunale ci sono sempre meno giudici, con la conseguenza che viene data sempre precedenza ai processi contro i camorristi e quelli civili vengono continuamente rinviati nel tempo. Quei pochi rimasti sono per lo più tirocinanti e pure privi di scorta.

 

BANDI SENZA CONCORRENTI – Qui nessuno vuole venire a fare il Giudice. Il bando per coprire 21 posti liberi è stato pubblicato due volte quest’anno: a febbraio e a luglio, ma non si è presentato nessuno. Su una pianta organica di 94 magistrati ne sono rimasti 72 più il presidente del tribunale. E l’emorragia è destinata a continuare nei prossimi mesi. Dal 2005 a oggi ben 71 giudici hanno chiesto di andare via. Il carico di lavoro è enorme. Per ogni fascicolo che si chiude ce ne sono altri 3 che si aggiungono. La sopravvenienza di nuove cause nelle sole Corti d’Assise è di 60 processi all’anno.
PROCESSI DELICATI – Su ogni magistrato gravano circa 800 processi, alcuni con più di 60 imputati alla sbarra. E non si tratta di imputati “normali”. Proprio qui a Santa Maria è stato scoperto un traffico di 18mila tonnellate di rifiuti tossici partiti da Brescia e smaltiti illegalmente a Napoli. Buona parte nella sola città casertana. Altri rifiuti arrivavano clandestinamente dagli impianti di Milano, Pavia e Pisa. Poi ci sono gli affari, le tangenti, gli appalti truccati. Nel processo Spartacus III è emerso un vero e proprio registro della tangente con la spartizione del territorio in zone di competenza.
GIUDICI TIROCINANTI, POCHI CANCELLIERI, NIENTE SCORTA – Il quadro che emerge è assurdo e disarmante. Sempre più spesso il collegio giudicante è composto da giudici ragazzini alla loro prima assegnazione. Si trovano a fare i conti con boss feroci o intricati sistemi affaristici dei clan. Sono magistrati tirocinanti (MOT) inviati dal Consiglio Superiore della Magistratura in base ai posti vacanti. In pratica o scelgono Santa Maria o non fanno i magistrati. Ma a mancare qui non sono solo i giudici. Dal 1998 non si fanno concorsi per assumere cancellieri, cioè chi materialmente scrive i verbali o pubblica una sentenza. E persino la sorveglianza è ridotta all’osso. A due giudici sono state recapitate lettere di minacce direttamente in aula, sul tavolo di udienza.
Insomma, quello che dovrebbe essere un Tribunale super-funzionante per i processi delicati che in esso sono celebrati, o almeno dovrebbero, è in stato di abbandono. Del resto, i processati fanno paura. Eccome. Da ieri se ne è aggiunto uno in più.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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