Nuova direttiva Ue mette a rischio i nostri polmoni: cosa prevede

Il clima è ormai entrato a pieno titolo, e pure con madornale ritardo, nell’agenda politica dei leader mondiali. Si cominciò col trattato di Kyoto, che fu definito dagli ambientalisti “un’aspirina per un moribondo”. Poi via con altri trattati, sempre però risultanti pannicelli caldi che non curano la malattia. Del resto, in campo ci sono troppi interessi economici.

Ognuno non vuole arretrare riguardo le emissioni, perché significherebbe andarci a perdere dal punto di vista industriale. E poi c’è lei, il petrolio, motore del mondo irrinunciabile. Almeno fino a quanto le energie alternative non diventino, appunto, l’alternativa all’oro nero.

Certo, poi ci sono coloro che ritengono che il surriscaldamento globale non dipenda dalle emissioni, bensì, da un naturale e normale processo dell’ambiente. Si pensi al nostro Zikiki o allo stesso Presidente americano Donald Trump. In effetti, l’ambientalismo è diventato un altro affare per farsi pubblicità, dato che molti leader politici si danno ai convegni una volta finito il mandato. Sono stati anche prodotti video assurdi, come quello dell’orso polare che circola tra ghiacci sciolti, poi rivelatosi un fake.

E anche l’Europa, che tanto addita Trump come il mostro e il pericolo per il Mondo, finisce per essere un pericolo per l’ambiente e per tutti noi. Come l’ultima direttiva emessa dall’Unione europea. Ecco cosa dice.

Direttiva Ue incentiva utilizzo biomasse, finta energia naturale

direttiva ue biomasse

Come riporta l’Osservatorio Salva le foreste, l’Unione Europea vara la nuova politica energetica e affonda ogni ambizione di leadership mondiale del clima. Infatti la nuova direttiva sulle energie rinnovabili approvata stanotte, e che sarà effettiva fino al 2030, continuerà a incentivare l’incenerimento delle biomasse, portando all’abbattimento di alberi interi, fino al ceppo, esclusivamente per la produzione (inefficiente) di energia elettrica.

L’UE ha adottato criteri in base ai quali l’energia da biomasse sarà incentivata, senza regole in grado di impedire metodologie che in realtà aumentano le emissioni. Al contrario, L’incentivazione dell’uso della biomassa aumenterà ulteriormente il prelievo di legname dalle foreste, portando a livelli di prelievo insostenibili.

Quando si parla di “energie rinnovabili” tutti pensano al vento o al sole. E invece la principale fonte di energia rinnovabile europea sono le biomasse legnose. Studi scientifici hanno dimostrato come l’energia da biomassa sia tutt’altro che “neutrale” e secondo le associazioni ambientaliste, può emettere perfino più del carbone se proveniente da ecosistemi preziosi.

“Di fronte alle critiche ambientaliste e alle crescenti prove scientifiche, l’UE non è riuscita a cambiare radicalmente la sua politica distruttiva basata sulla combustione di legno per produrre energia”, ha dichiarato Linde Zuidema, del Fern. “Il rinnovo della direttiva sulle energie rinnovabili ha offerto l’opportunità di affrontare alcuni dei casi più eclatanti di utilizzo della biomassa, che sono stati screditati innumerevoli volte dagli scienziati. Ma l’UE ha ampiamente fallito”.

Direttiva Ue anche contro accordo di Parigi

Inquinamento ue

La decisione odierna va anche direttamente contro gli obiettivi dell’accordo di Parigi, che mira a mantenere il riscaldamento globale al di sotto di 1,5 gradi e che riconosce l’importante ruolo delle foreste nell’assorbimento del carbonio dall’atmosfera. L’accordo richiede che gli Stati mantengano e migliorino tale capacità di assorbimento delle foreste. La decisione odierna incoraggia tuttavia i paesi a fare quasi esattamente l’esatto opposto: ad aumentare il prelievo, portando a ridurre l’assorbimento di carbonio da parte delle foreste.

Mi sono già occupato delle centrali a biomasse in questo precedente articolo, quando ne volevano realizzare una nel mio paese.

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