Paura dei clown? Soffrite di coulrofobia: di cosa si tratta

Perchè i clown ci fanno paura? I clown mi hanno sempre inquietato. Sebbene, paradossalmente, una maestra alle elementari mi paragonò caratterialmente proprio ad un clown. Per il fatto che, anche quando sorridevo, celavo dentro di me sempre un sostrato malinconico. A parte ciò, quando vedevo quei grandi manifesti di circhi con pagliacci in primo piano. O quando sono andato al Circo per la prima (ed ultima) volta, quegli uomini col trucco e vestiti in modo pittoresco, mi hanno sempre suscitato diffidenza. Inquietudine. Quasi terrore. Malgrado proponessero sketch buffi.

Ad aggravare la situazione fu la visione, a 12 anni, della miniserie IT, andata in onda criminosamente in prima serata domenica 21 e lunedì 22 febbraio del 1993. ispirata all’omonimo romanzo di Stephen King. A detta dei suoi fan, il più inquietante. IT aveva come protagonista proprio un mostro mangia-bambini travestito da clown.

Ricordo perfettamente tutte le scene più inquietanti di quel film: quando IT appare per la prima volta nel tombino e man mano il suo volto si fa sempre più feroce mentre parla col povero Georgie a cui è caduta la barchetta di carta regalatagli dal fratello maggiore Bill e a cui strappa a morsi il braccio fino ad ucciderlo. E poi quando l’album fotografico che i protagonisti stanno guardando inizia a muoversi e lui si avvicina sempre più. Quando da lontano lo si scorge mentre crea un fossato e minaccia uno dei protagonisti.

Ed ancora, dal lavandino esce sangue inarrestabile. Quando la sua testa appare nel frigorifero e parla. Quando appare il suo volto nella Luna. Quando esce dal tombino mentre uno dei protagonisti fa la doccia. Quando appare al posto della protagonista femminile mentre bacia un altro protagonista. E così via.

Quel film mi è rimasto ancora oggi impresso e ammetto di avere ancora a volte difficoltà a stare nel buio. E leggendo un po’ di commenti sul web, pare proprio che IT abbia segnato la vita di molti della mia generazione.

Nel 2017 è uscito anche un remake di IT, che ovviamente non ho visto. Ma guardando il trailer, ho notato che non ha la stessa naturalezza dell’originale. Proprio quella caratteristica che lo ha reso inquietante.

Dunque, io come altri soffriamo di Coulrofobia. Di cosa si tratta? Quali sono i motivi della paura dei clown? Perché si ha paura dei clown? Cos’è la Coulrofobia? Vediamolo di seguito.

Paura dei clown perché

Perchè si ha paura dei clown? Perchè si soffre di Coulrofobia, dal greco “paura di colui che va sui trampoli”. Cos’è la Coulrofobia? Come riporta Di Lei, tutto nasce dal fatto, spiegano gli esperti, che “l’ esasperata ostentazione di felicità veicolata dai pagliacci, agisce sull’ inconscio suggerendogli di stare allerta dalle intenzioni di quella maschera che starebbe usando delle strategie persuasive per convincerci della sua affidabilità”. In pratica, ai nostri occhi, trucco e sorriso stampato sarebbero un modo per occultare una sfrenata perfidia travestendola di bonarietà.

A monte della coulrofobia, o paura dei clown, c’è un meccanismo psicologico innescato dalla nostra mente, che ha bisogno di riconoscere le espressioni di chi c’è di fronte a noi e di attribuirgli un senso sulla base del contesto che le influenza. I clown inibirebbero questo primordiale istinto del cervello, che non riesce a decodificare le vere intenzioni di chi ha davanti, seppellite come sono sotto una coltre di make-up e artifici. In sostanza, i pagliacci bloccano la nostra normale decodificazione del reale, generando ansia e destabilizzazione.

Letteratura e cinema non hanno certo aiutato a superare la coulrofobia, o paura dei pagliacci, anzi. Anche la cronaca nera degli ultimi quarant’anni non ha aiutato a esorcizzare la coulrofobia, o paura dei pagliacci. Basti pensare al triste e noto caso di John Wayne Gacy ,”il killer clown”. L’uomo, tra il 1972 e il 1978, ha torturato e sodomizzato decine e decine di minorenni (33 in tutto), irretendoli con il suo costume colorato durante le feste di compleanno che veniva chiamato ad animare. Ne ho parlato qui.

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