Pd, le cose buone fatte e dove ha sbagliato

Dal crollo del muro di Berlino, di cui il prossimo anno decorrerà il trentennale, la sinistra mondiale è entrata in crisi. E ha cominciato a vivere un profondo smarrimento. Negli anni ‘90, capendo che l’ideologia dominante era quella capitalista (visto che anche nazismo e fascismo apparivano roba sconfitta da tempo e non più realizzabile), anche la sinistra mondiale iniziò a perseguire il liberismo. Inventandosi idee liberal in nome della modernità, per ammiccare un elettorato nuovo e in cerca di nuovi stimoli. Si pensi a leader come Clinton e Blair, incarnanti la nuova sinistra liberale al governo.

Dopo il fallimento di questi ultimi due, che di sinistra avevano ben poco, negli anni 2000 a livello mondiale sono emerse altre figure. Si pensi a Zapatero, Obama, Hollande, Tsipras. Capaci puntualmente di scaldare i cuori sinistroidi in cerca di nuove emozioni, ma ben presto deludenti e sconfitti da un mondo che continuava a virare a destra. Ammaliato da nuovi valori ed illusioni, quali il consumismo e lo sviluppo illimitato.

In Italia invece negli anni ‘90 emersero figure come Rutelli e Veltroni. Personaggi che in realtà facevano già politica da prima, ma che avevano l’ambizione di diventare Premier e rappresentanti della nuova sinistra. Tuttavia, entrambi furono sconfitti negli anni 2000 da Berlusconi (2001 il primo, 2008 il secondo). Gente come Occhetto o Bertinotti appariva invece anacronistici, figure legate ad un mondo seppellito sotto le macerie di quel muro che disumanamente divideva un popolo. Ancorati ad una ideologia utopistica che messa in pratica ha generato soprattutto morte e terrore.

Poi è arrivato Matteo Renzi, che col suo fare pratico e loquace è riuscito a portare il Pd al 40% alle elezioni europee. Portando in dote al Pd i voti dei partitini centristi e di parte di Forza Italia.

Poi si è arrivati alla nascita del Partito democratico. Una fusione a freddo tra due partiti, Democratici di sinistra e Margherita, lontana e farsesca realizzazione del Compromesso storico e delle Convergenze parallele auspicate negli anni ‘70 da Berlinguer e Moro.

In questi 11 anni di vita, il Pd non ha mai superato le proprie incoerenze interne. Ha generato soprattutto gelosie, vendette, notti da lunghi coltelli, fuoriuscite, transfughi. Al governo ci è stato, ufficialmente dal 2013 al 2018, cambiando 3 Presidenti del consiglio in 5 anni. Sebbene non superando il record di cambiamenti del quinquennio 1996-2001. Ben 4. Ci sarebbe anche un anno e mezzo aggiuntivo, quello 2011-2013, quando al governo ci andarono i Professori. Visto che il Pd era il partito con i maggiori numeri in maggioranza.

Le elezioni del 4 marzo hanno però punito pesantemente il Pd. Relegando il partito ad un ruolo di opposizione con solo il 19% dei voti. Eppure, se si guarda bene, il Partito democratico di cose ne ha fatte. E allora dove ha sbagliato? Cerchiamo di capirlo di seguito.

Cose fatte dal Pd al governo

pd partito democratico

Cosa ha fatto il pd al Governo? Un elenco esaustivo lo fornisce il sito Succede in Italia:

1. Cinque anni fa una coppia di persone dello stesso sesso non aveva alcun diritto. Oggi ci sono le unioni civili”.

    • Legge 76/2016 Regolamentazione delle unioni civili tra persone dello stesso sesso: “La presente legge istituisce l’unione civile tra persone dello stesso sesso”;
  1. Cinque anni fa le volontà di un malato sul proprio fine vita non avevano alcun valore. Oggi c’è il biotestamento”.
    • Legge 219/2017 Norme in materia di consenso informato e di disposizioni anticipate di trattamento: “La presente legge […] stabilisce che nessun trattamento sanitario può essere iniziato o proseguito se privo del consenso libero e informato della persona interessata”;
  1. Cinque anni fa si pagava l’IMU sulla prima casa. Oggi la pagano solo i proprietari di case di lusso”.
    • Dal 2014 sono esenti dall’IMU le abitazioni principali delle categorie catastali A/2, A/3, A/4, A/5, A/6, A/7. Tramite questo link è possibile consultare tutta la normativa di riferimento;
  1. Cinque anni fa i genitori di persone con disabilità non avevano alcuna certezza per il futuro dei loro figli. Oggi c’è la legge sul “Dopo di noi“.
    • Legge 112/2016 Disposizioni in materia di assistenza in favore delle persone con disabilita’ grave prive del sostegno familiare: “La presente legge […] è volta a favorire il benessere, la piena inclusione sociale e l’autonomia delle persone con disabilita;
  1. Cinque anni fa non esistevano misure universali contro la povertà. Oggi c’è il Reddito d’Inclusione”.
    • Decreto Legislativo 147/2017 Disposizioni per l’introduzione di una misura nazionale di contrasto alla povertà: “A decorrere dal 1° gennaio 2018, è istituito il Reddito di inclusione, di seguito denominato «ReI», quale misura unica a livello nazionale di contrasto alla povertà e all’esclusione sociale”. Il beneficio può arrivare al massimo a 187,5 euro per una persona sola e fino a 485 euro per un nucleo di 5 o più persone, qui potete trovare maggiori informazioni.
  1. Cinque anni fa i reati ambientali non erano punibili. Oggi c’è la legge sugli ecoreati”.
    • Legge 68/2015 Disposizioni in materia di delitti contro l’ambiente;
  1. Cinque anni fa tonnellate di cibo in eccesso venivano sprecate. Oggi, con la legge sullo spreco alimentare, è più semplice destinarle a fini di solidarietà sociale
  2. Cinque anni fa non c’era l’Autorità nazionale anticorruzione. Oggi c’è”.
    • Legge 114/2014 Conversione in legge, con modificazioni, del decreto-legge 24 giugno 2014, n. 90, recante misure urgenti per la semplificazione e la trasparenza amministrativa e per l’efficienza degli uffici giudiziari. Tramite la pagina di Wikipedia è possibile trovare ulteriori informazioni sull’Autorità Nazionale AntiCorruzione (ANAC).
  1. Cinque anni fa non c’era il codice antimafia. Oggi c’è”.
    • Legge 161/2017 Modifiche al codice delle leggi antimafia e delle misure di prevenzione. Qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
  1. Cinque anni fa non c’era il reato di omicidio stradale. Oggi c’è”.
    • Legge 41/2016 Introduzione del reato di omicidio stradale e del reato di lesioni personali stradali;
  1. Cinque anni fa dieci milioni di dipendenti sotto i 1.500 euro non ricevevano alcun aiuto. Oggi ricevono 80 euro al mese in più”.
  1. Cinque anni fa datori di lavoro disonesti potevano far firmare alle loro dipendenti un documento per poterle “dimissionare” in caso di gravidanza. Oggi le “dimissioni in bianco” sono impossibili”
    • Decreto 15 dicembre 2015 Modalità di comunicazione delle dimissioni e della risoluzione consensuale del rapporto di lavoro. Qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
  1. Cinque anni fa il PIL era a -2,4. Oggi è +1,6”.
    • Il PIL ha raggiunto, nel terzo trimestre del 2017, il valore più elevato dal 2011 come riportato da Il Sole 24 Ore”;
  1. Cinque anni fa gli occupati in Italia erano 22 milioni. Oggi sono 23 milioni. Un milione di posti di lavoro in più (la metà a tempo indeterminato)”.
    • Il corriere titola un articolo del 9 gennaio 2018 “Mai così tanti al lavoro dal 1977”, qui tutti i dati.
  1. Cinque anni fa non c’era la legge sulla ciclabilità. Oggi c’è”.
    • Legge 2/2018 Disposizioni per lo sviluppo della mobilità in bicicletta e la realizzazione della rete nazionale di percorribilità ciclistica: “La presente legge persegue l’obiettivo di promuovere l’uso della bicicletta come mezzo di trasporto”;
  1. Cinque anni fa i miliardi recuperati dall’evasione fiscale erano 12. Oggi sono 20”.
    • Nel 2017 c’è stato il record di recupero dell’evasione fiscale, oltre 20 miliardi di euro, come riportato da Il Sole 24 Ore”;
  1. Cinque anni fa 100mila docenti erano precari. Oggi sono di ruolo”.
    • 102.734 assunzioni a tempo indeterminato per il 2015/2016 articolato in 4 fasi (zero, A, B, C)
    • 32.419 assunzioni a tempo indeterminato per il 2016/2017;
    • 51.773 assunzioni a tempo indeterminato per il 2017/2018.
  1. Cinque anni fa per ottenere il divorzio bisognava aspettare tempi lunghissimi. Oggi c’è il divorzio breve”.
    • Legge 55/2015 Disposizioni in materia di scioglimento o di cessazione degli effetti civili del matrimonio nonché’ di comunione tra i coniugi.
  1. Cinque anni fa nessuno credeva che i lavori per la Variante di Valico, per il Quadrilatero, per la Salerno-Reggio Calabria sarebbero terminati. Oggi sono terminati”.
    • Terminati i lavori della Salerno-Reggio Calabria, qui è possibile trovare ulteriori informazioni;
  1. Cinque anni fa punire il caporalato era complicato. Oggi c’è una legge apposita”.
    • Legge 199/2016 Disposizioni in materia di contrasto ai fenomeni del lavoro nero, dello sfruttamento del lavoro in agricoltura e di riallineamento retributivo nel settore agricolo.
  1. Cinque anni fa non c’era il processo civile telematico. Oggi c’è”.
    • In questo articolo de “Il Sole 24 Ore” è possibile trovare le informazioni e le normative del processo telematico;
  1. Cinque anni fa non c’era la riforma del Terzo settore. Oggi c’è”.
  1. Cinque anni fa non c’era il bonus cultura per i 18enni. Adesso c’è”.
    • 18App, il bonus cultura per i diciottenni;
  1. Cinque anni fa i docenti non ricevevano alcun sostegno per la loro formazione. Oggi hanno una card da 500 euro”.
    • Decreto del presidente del consiglio dei ministri 28 novembre 2016 Disciplina delle modalità di assegnazione e utilizzo della Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado: “Il presente decreto disciplina le modalità di assegnazione e di utilizzo della «Carta elettronica per l’aggiornamento e la formazione del docente di ruolo delle istituzioni scolastiche di ogni ordine e grado»”;
  1. Cinque anni fa non c’era la responsabilità civile dei magistrati. Oggi c’è”.
    • Legge 18/2015 Disciplina della responsabilità civile dei magistrati: “La presente legge introduce disposizioni volte a modificare le norme di cui alla legge 13 aprile 1988, n. 117, al fine di rendere effettiva la disciplina che regola la responsabilità civile dello Stato e dei magistrati”;
  1. Cinque anni fa non c’era il bonus bebè. Oggi c’è”.
    • Decreto del presidente del consiglio dei ministri 27 febbraio 2015 Disposizioni necessarie per l’attuazione dell’articolo 1, comma 125, della legge 23 dicembre 2014, n. 190, recante: «Disposizioni per la formazione del bilancio annuale e pluriennale dello Stato (legge di stabilità 2015)», che prevede un assegno al fine di incentivare la natalità e contribuire alle spese per il suo sostegno;
  1. Cinque anni fa non c’era la dichiarazione dei redditi precompilata. Oggi c’è”.
  1. Cinque anni fa non c’era il cumulo gratuito delle pensioni. Oggi c’è”.
    • Qui un articolo de “Il Sole 24 Ore” in cui spiega come si potrà accedere;
  1. Cinque anni fa i furbetti del cartellino proliferavano nella totale impunità. Oggi per legge rischiano il licenziamento immediato”.
    • Lege 124/2015 Deleghe al Governo in materia di riorganizzazione delle amministrazioni pubbliche;
  1. Cinque anni fa chi investiva in cultura non aveva alcuna agevolazione. Oggi c’è l’Art Bonus”.
    • Decreto legge 83/2014 Disposizioni urgenti per la tutela del patrimonio culturale, lo sviluppo della cultura e il rilancio del turismo: “ART-BONUS-Credito di imposta per favorire le erogazioni liberali a sostegno della cultura”;
  1. Cinque anni fa non c’erano giorni gratuiti per l’ingresso nei musei. Oggi si entra gratis ogni prima domenica del mese”.
    • Decreto 94/2014 Regolamento recante modifiche al decreto 11 dicembre 1997, n. 507, concernente «Norme per l’istituzione del biglietto di ingresso ai monumenti, musei, gallerie, scavi di antichità, parchi e giardini monumentali dello Stato»: “La prima domenica di ogni mese è in ogni caso libero l’accesso a tutti gli istituti ed ai luoghi della cultura di cui all’articolo 1, comma 1, ivi inclusi, in assenza di un percorso espositivo separato e di un biglietto distinto, gli spazi in cui sono allestite mostre o esposizioni temporanee”;.
  1. Cinque anni fa non c’era un piano nazionale per la Banda ultra larga. Oggi c’è”.
  1. Cinque anni fa l’imposta sul reddito delle società (IRES) era al 27.5%, ora è al 24%”.
    • Qui un articolo de “Il Sole 24 Ore” che tratta della riduzione Ires al 24%.

Aggiungo anche l’ampliamento fino a 1000 euro per ottenere la quattordicesima e un aumento dell’occupazione, seppur precaria, tramite Jobs Act.

Dova ha sbagliato il Pd

Bene. E se il Pd ha fatto tutte queste cose, perché gli elettori lo hanno letteralmente abbandonato? Ultimamente anche in alcune roccaforti rosse come Siena, in occasione delle amministrative. A mio modesto avviso, credo che il grosso errore compiuto dal Partito democratico sia stato quello di aver permesso ad alcuni fattori negativi di prendere il sopravvento su quelli positivi.

In una epoca politica estremamente mediatizzata, dove chi urla di più, chi sa raccontare meglio la propria verità, finisce per avere la meglio. Vedi Salvini e Di Maio.

Per fattori negativi intendo:

  • Lo scarso peso politico dell’Italia in politica estera ad esempio. Col nostro Paese diventato zerbino della Germania. E il continuo sbarco di immigrati negli ultimi 7 anni è la drammatica prova di ciò.
  • Poi le lotte intestine al partito, con continui litigi e fuori uscite di quanti non hanno accettato il leaderismo, anche coercitivo, di Renzi. Logorando così il partito e creando disgusto e disamore nei militanti.
  • E ancora, gli scandali bancari. Su tutti, Banca Etruria, che ha coinvolto il padre della Boschi, e Monte dei Paschi di Siena. E la mazzata nella città senese ne è la prova eloquente. Il Pd, da falce e martello qual era il simbolo del Pci, ha finito per avere la banca e sportello.
  • Un clamoroso errore di Renzi è stato poi il Referendum costituzionale. Un passo frettoloso, più lungo della gamba. Letale. Lì Renzi si è bruciato e con sé quel 41% di voti che sembrano lontani anni luce, malgrado ne siano passati solo 4.
  • Un altro errore, legato al precedente, è stato il non essersi ritirato come promesso in caso di sconfitta. Sbagliare è umano, ma perseverare è diabolico. Così come la Boschi, candidata in ben 5 seggi per garantirsi un seggio in Parlamento.

Gli avversari politici sono stati lesti nello sfruttare questi scivoloni. Attaccando continuamente il Pd in Tv e a mezzo social, parlando costantemente di scandali bancari, invasione degli immigrati, incoerenza di Renzi.

Cosa deve fare il Pd per risollevarsi?

pd cose fatte al governo

Da non elettore del Pd, ma da politologo, ritengo che il Partito democratico per riprendersi debba tornare nelle periferie delle città. E nelle fabbriche. Aprire sedi laddove c’è difficoltà, abbandono, degrado. Là dove Cinquestelle e Lega stanno facendo incetta di voti, essendo capaci di parlare alla pancia degli scontenti e dei diseredati. In questo decennale e passa di esistenza, il Pd è stato soprattutto partito snob e borghese, più erede della Dc che del Pci. Ha ammiccato soprattutto ai potentati anziché ascoltare i meno abbienti. Di sinistra non ha ormai più nulla. Gli ultimi pezzi se ne sono andati e hanno fondato Liberi e uguali. O sopravvivono nei poco attrattivi Cuperlo ed Emiliano.

Il grande Pier Paolo Pasolini ci aveva visto lungo anche su questo: nel ‘61, riferendosi all’imborghesimento del Pci, già scriveva: bandiera rossa ridiventa straccio e che il più povero ti sventoli.

Un esponente politico del Pd che trovo interessante è Carlo Calenda, ex Ministro dello sviluppo. Anti-divo quindi anti-Renzi, concreto, sincero, pratico. Certo, poco telegenico e giovanile. Ma come visto, indossare il chiodo ad Amici, serve per pochi mesi. Meglio somigliare più a Mastella, almeno fisicamente, che a Fonzie. Almeno si è più genuini e spontanei. E non l’imitazione, peraltro fatta male, di qualcun’altro.

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