Centrali nucleari vicino Italia: dove si trovano e quali rischi

Con un referendum del 1987, l’Italia ha detto No alle centrali atomiche sul proprio territorio. La vittoria fu schiacciante, influenzata da quanto accaduto un anno prima in quel di Cernobyl. Non tutti applaudirono a quella scelta, sia perché siamo circondati da Paesi che usano centrali nucleari, sia perché siamo energeticamente pesantemente dipendenti dai paesi esteri. Dovremmo investire di più sulle rinnovabili, ma anziché farlo, qualcuno ha provato a reintrodurre le centrali nucleari nel nostro Paese.

E’ anche vero, comunque, che già all’epoca buona parte delle centrali nucleari presenti nel nostro territorio era chiuse o lavoravano a regime ridotto (come quella del Garigliano). Comunque, aver chiuso definitivamente le centrali nucleari non ci esenta dal pericolo che esse comportano. Sia perché ci sono ancora tante scorie da smaltire, sia perché, come detto, siamo circondati da Paesi che ancora usano il nucleare. E proprio da uno di questi che proviene un grosso pericolo. Vediamo dove e perché.

Centrali nucleari in Francia malandate: 29 su 58

isis armi nucleariCome riporta Il Messaggero, i «reattori sono a rischio ruggine» dice l’Autorità di sicurezza nucleare (Asn) che lancia la preoccupazione sulle condizioni di «degrado» dei tubi di circolazione dell’acqua in 29 reattori su 58, quasi la metà del parco atomico transalpino. Una situazione – scrive oggi il quotidiano Le Parisien – dovuta all’usura, alla corrosione, ma anche all’inappropriata manutenzione dei responsabili delle centrali. Fino ad oggi, precisa il gendarme del nucleare, non si sono verificati incidenti, ma le pompe di raffreddamento idraulico potrebbero smettere di funzionare in caso di catastrofi naturali come terremoti o inondazioni. Un problema ritenuto abbastanza grave da essere classificato al livello 2 su 7 della scala del rischio internazionale (Ines), il che in Francia non accadeva da cinque anni.

Secondo l’Asn, la ruggine ha ridotto lo spessore di alcune tubature. In caso di scosse violente c’è dunque il rischio che non resistano all’impatto, smettendo così di pompare l’acqua marina o fluviale necessaria per raffreddare il cuore degli impianti nucleare. È proprio un problema di questo tipo che causò, nel 2011, il disastro di Fukushima. «Questa situazione di degrado è la conseguenza della corrosione che si è sviluppata in assenza di un’appropriata manutenzione preventiva», deplora l’authority francese.

Dove si trovano centrali nucleari in Francia

dove si trovano scorie nucleari in italiaI 29 reattori in questione si trovano negli impianti di Belleville-sur-Loire, Cattenom, Chinon, Cruas, Dampierre-en-Burly, Golfech, Nogent-sur-Seine, Paluel, Saint-Alban e Saint-Laurent-des-Eaux. Che Dio ce la mandi buona.

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