Prince, il Principe trasgressivo che sfidò le convenzioni

Quando nel 2004 viene inserito nella Rock and Roll Hall of Fame, Alicia Keys lo presenta così:

«Ci sono molti re. Re Enrico VIII, Re Salomone, Re Tut, Re James, King Kong e i three kings. Ma c’è solo un Prince».

Già. Perché Prince è stato il Principe di nome e di fatto della Musica Pop. E non solo. Polistrumentista, è stato un cantautore e produttore capace di attraversare più generi oltre il Pop. Come il Funk, il Rock tradizionale, sinfonico e psichedelico, il Blues, nonché il Rap.

Prince amava sperimentare continuamente, mai cullarsi sugli allori. Anche e soprattutto quando arrivarono fama, soldi e popolarità. Deterrenti principali della voglia di mettersi continuamente in gioco di un artista.

D’altronde, quel ragazzo nato a Minneapolis il 7 giugno 1958, ebbe come ispiratori vari giganti della musica: James Brown, Sly & the Family Stone, Earth, Wind & Fire, George Clinton, Stevie Wonder, Jimi Hendrix e Frank Zappa. Tutti sapientemente miscelati nei suoi brani dalla sua instancabile verve artistica.

Un Principe che divenne Pirata di se stesso, quando decise di pubblicare solo online alcuni suoi lavori in contrasto con le Major. In un’era nella quale tutti gli altri artisti iniziavano la lotta al web. Dato che sottraeva loro introiti. Un guerra che poi avrebbero perso. Per un certo periodo si è anche fatto ritrarre con la provocatoria scritta ‘slave’ (schiavo) disegnata sulla guancia.

Ma non solo. Prince fu anche il Prince trasgressivo della Musica. Fu la sua Darling Nikki a scandalizzare la signora Tipper Gore (moglie del futuro candidato Presidente USA, il democratico Al, oggi mentore ambientalista) e a costringere l’industria musicale a introdurre sulle copertine il censore quanto inutile e ridicolo adesivo Parental Advisory. Quello che avrebbe dovuto salvaguardare le giovani menti dall’ascolto di parolacce nelle canzoni. E che divenne una costante in quasi tutti i suoi dischi.

Tra i brani trasgressivi più noti ricordiamo quelli nati alla fine degli anni Ottanta anche Insatiable, Scandalous, e Cream. Trasgressione che mise da parte nei suoi testi dal 2001, quando divenne un Testimone di Geova.

Il nome completo è Prince Rogers Nelson, che il padre volle dargli in onore della band in cui si esibiva: i “Prince Rogers Trio“. Un figlio d’arte dunque, di un padre, Mattie Della, pianista e compositore, e di una madre, John Lewis Nelson, cantante jazz, entrambi afro-americani originari della Louisiana. Patria, come noto, della musica Jazz.

Dandogli quel nome nobile, i suoi genitori vollero fin da subito farlo accomodare sulla poltrona degli Dei della Musica. Ed egli riuscì nel difficile intento di non scendere mai.

Come accade per tutti i grandi artisti, però, anche la sua morte prematura è avvolta da un’immancabile aurea di mistero. Con immancabili ipotesi legate ad un possibile suicidio.

Tuttavia, il referto autoptico riporta “overdose accidentale da Fentanyl“, un potente antidolorifico utilizzato per il dolore neoplastico, per il dolore lombare in gravi patologie osteoartrosiche, in alcuni casi di neuropatia e di immunodeficienza acquisita. Dunque, non fu suicidio ma solo abuso accidentale di un potente farmaco. Più precisamente, antidolorifici oppiacei sotto forma di Vicodin contraffatto, combinato con Fentanyl.

E se fosse invece omicidio? Probabilmente non sapremo mai la verità. Quella ognuno la porta con sé. Anche un Principe. Di sicuro, la sua dipartita ha lasciato il segno, in un anno, il 2016, che ha portato via altri grandi della Musica, come David Bowie e George Michael. Giusto per citare due nomi su tutti (l’elenco completo lo trovate qui).

E la risposta affettiva non è tardata ad arrivare, visto che i suoi album hanno rapidamente venduto oltre 7 milioni di copie. Rendendolo l’artista musicale con le maggiori vendite in America durante quel terribile, musicalmente (e in fondo anche personalmente) parlando, anno.

Il corpo del “folletto di Minneapolis”, come veniva definito per la sua modesta statura (solo 1.58 cm), fu cremato. Le sue ceneri sono state disperse, ma solo idealmente, nell’aria. Destinate come sono a circolare per l’eternità, come la sua [sta_anchor id=”prince”]Musica[/sta_anchor].

Prince origini

prince giovane foto

Come riporta Wikipedia, Prince Rogers Nelson è nato il 7 giugno 1958 a Minneapolis, Minnesota, figlio della cantante jazz Mattie Della (nata Shaw) e del pianista e compositore John Lewis Nelson.

La sua ascendenza è tutta incentrata nella Louisiana, con tutti e quattro i suoi nonni provenienti da quello stato. A Prince fu dato il nome d’arte di suo padre, Prince Rogers, che egli adoperò mentre suonava con sua madre in un gruppo jazz chiamato appunto Prince Rogers Trio.

Nel 1991, il padre di Prince disse a A Current Affair che chiamò suo figlio Prince perché voleva che il principe “facesse tutto ciò che volevo fare”. Prince non amava il suo nome e voleva che la gente lo chiamasse Skipper, un nome che rimase per tutta la sua infanzia.

Prince ha rivelato di essere “nato epilettico” e ha avuto attacchi epilettici quando era giovane. Ha dichiarato:

“Mia madre mi ha detto che un giorno sono entrato da lei e le ho detto: ‘Mamma, non mi ammalerò più’, e lei ha detto: ‘Perché?’ e dissi: “Perché un angelo me l’ha detto”.

La sorella minore di Prince, Tyka, nacque il 18 maggio 1960. Entrambi i fratelli svilupparono un forte interesse per la musica, che fu incoraggiato dal padre. Prince ha scritto la sua prima canzone, “Funk Machine“, sul pianoforte di suo padre quando aveva sette anni.

I genitori di Prince divorziarono quando lui aveva 10 anni, e sua madre si risposò con Hayward Baker, con la quale ebbe un figlio chiamato Omarr; il cantante aveva una relazione travagliata con Baker, che lo faceva cambiare ripetutamente casa, a volte vivendo con suo padre e a volte con sua madre e suo patrigno.

Ma fu proprio Baker che lo portò a vedere James Brown in concerto. Un evento che gli cambierà la vita. Dopo un breve periodo in cui visse con suo padre, che nel frattempo gli aveva comprato la sua prima chitarra, Prince si trasferì nel seminterrato della famiglia Anderson, i suoi vicini, dopo che suo padre lo aveva cacciato. Ha fatto amicizia con il figlio di Andersons, Andre, che in seguito ha collaborato con lui e divenne noto come André Cymone.

Prince ha frequentato il Bryant Junior High di Minneapolis e poi la Central High School, dove ha giocato a calcio, basket e baseball. Era uno studente al Minnesota Dance Theatre attraverso l’Urban Arts Program delle Minneapolis Public Schools. Ha giocato nella squadra di basket varsity junior di Central e ha continuato a giocare a basket a livello ricreativo da adulto.

Prince ha incontrato il cantautore e produttore Jimmy Jam nel 1973 e ha impressionato Jimmy con il suo talento musicale, padronanza precoce di una vasta gamma di strumenti e per la sua spiazzante etica del lavoro.

Prince discografia

purple rain copertina album

Ecco la discografia di Prince (da Wikipedia):

Album in studio:

  • 1978 – For You
  • 1979 – Prince
  • 1980 – Dirty Mind
  • 1981 – Controversy
  • 1982 – 1999
  • 1984 – Purple Rain
  • 1985 – Around the World in a Day
  • 1986 – Parade
  • 1987 – Sign o’ the Times
  • 1988 – Lovesexy
  • 1989 – Batman
  • 1990 – Graffiti Bridge
  • 1991 – Diamonds and Pearls
  • 1992 – Love Symbol Album
  • 1994 – Come
  • 1994 – The Black Album
  • 1995 – The Gold Experience
  • 1996 – Chaos and Disorder
  • 1996 – Emancipation
  • 1998 – Crystal Ball / The Truth
  • 1999 – The Vault: Old Friends 4 Sale
  • 1999 – Rave Un2 the Joy Fantastic
  • 2001 – The Rainbow Children
  • 2002 – One Nite Alone…
  • 2003 – Xpectation
  • 2003 – N.E.W.S
  • 2004 – The Chocolate Invasion
  • 2004 – The Slaughterhouse
  • 2004 – Musicology
  • 2006 – 3121
  • 2007 – Planet Earth
  • 2009 – LOtUSFLOW3R / MPLSoUND
  • 2010 – 20Ten
  • 2014 – Plectrumelectrum
  • 2014 – Art Official Age
  • 2015 – HITnRUN Phase One
  • 2015 – HITnRUN Phase Two
  • 2018 – Piano and a Microphone 1983 (postumo)

Prince era gay?

Prince donne

Spesso è circolata la voce che Prince fosse gay, malgrado l’elevato numero di donne con cui si è accompagnato. Li ricorda L’Espresso. Da Vanity e Apollonia (sua musa ai gloriosi tempi di Purple Rain) a Kim Basinger, conosciuta ai tempi della colonna sonora di Batman. I due sfiorarono le nozze ma i tradimenti di lui fecero naufragare il progetto.

E poi Sheena Easton e Mayte Garcia, da cui nel ’96 ha avuto un figlio, morto pochi giorni dopo la nascita. La seconda moglie di sua Maestà Prince è stata l’italo canadese Manuela Testotini da cui ha divorziato due anni prima di morire.

Prince e il Cinema

prince batman

Nella sua carriera, non disdegnò lavori per il Cinema:

  • Purple Rain (1984): Attore e compositore
  • Under the Cherry Moon (1986): Attore, scrittore, compositore e regista
  • Sign o’ the Times (1987): Compositore, Performer e regista
  • Graffiti Bridge (1990): Attore, scrittore, compositore e regista
  • 3 Chains o’ Gold (1994): Attore, scrittore, compositore e regista

Prince e Michael Jackson rivalità

Prince Michael Jackson foto insieme

Molto nota è anche la rivalità tra Michael Jackson e Prince. Molto accesa e pompata dai media a colpi di aneddoti (chissà quali veri e quali falsi) soprattutto negli anni ‘80, decennio sicuramente migliore per entrambi. Tutto sembra essere partito durante un concerto di James Brown nel 1983, quando entrambi furono invitati sul palco.

Poi arrivarono gli anni ‘90 e la Musica era cambiata, anche per loro. Michael Jackson iniziò ad essere travolto dalle accuse di pedofilia, Prince iniziò la guerra contro le case discografiche. Eroica, certo, ma che lo portò anche ad una maggiore marginalità.

Via via la loro rivalità non interessò più ai media. La morte di Michael Jackson, quasi 10 anni fa esatti, pose la definitiva parola fine. Rock’n’Blog racconta che Prince fu molto scosso dall’improvvisa scomparsa dell’avversario di sempre, mostrandosi veramente colpito con chi gli era vicino: nei suoi successivi concerti inserì quasi sempre Don’t Stop ‘Til You Get Enough per omaggiare l’artista scomparso.

Sette anni dopo lo ha raggiunto nell’Olimpo della Musica, per riprendere la sfida. O, forse, lontano dai riflettori e da certe imposizioni dello Showbiz, ora sono solo loro stessi.

In fondo, avevano molto in comune. Nascono entrambi nel 1958 da famiglie dedite alla musica e fin da piccoli mostrarono un grande talento musicale.

Per tutti e due la figura del padre fu determinante più nel male che nel bene. Michael Jackson era nativo dell’Indiana e fin da bambino fu costretto a esibirsi su un palco per volere di un padre padrone e violento, che forse gli costò una vita spesa a combattere demoni che solo lui sapeva quanto fossero oscuri. Prince veniva dal Minnesota e avrebbe trovato nella musica il modo di fuggire da una famiglia spezzata e vivere il sogno che fu negato a suo padre, con il quale il rapporto fu assai burrascoso.

Le loro similitudini non si fermavano solo alla difficile situazione delle loro famiglie: entrambi amavano gli stessi musicisti (James Brown, Sly Stone, Stevie Wonder) ed avevano lo stesso desiderio di abbattere le barriere razziali e rendere mainstream la musica nera, con un’idea di cross-over di fondo simile, ma anche profondamente diversa.

Sia Prince che Michael Jackson, inoltre, crearono attorno alle loro figure un’aura mitica quasi inaccessibile, che rafforzò ulteriormente il loro status di superstar. Ed accese, appunto, la loro rivalità.

Questo invece è il brano che preferisco. Dedicato a Teresa, che mi ha fatto riscoprire questo artista:

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