Sanremo, ecco i cospicui cachet percepiti da presentatori e ospiti

IL FESTIVAL E’ INIZIATO MARTEDI’ SERA, GIUNTO ALLA 66MA EDIZIONE
La 66ma edizione di Sanremo è iniziata martedì sera, come ormai sanno un po’ tutti gli italiani, dato che come al solito non si parla d’altro da un mese e se ne parlerà per tutta la settimana. Poi delle canzoni non se ne ricorderà più nessuno dopo un mese. D’altronde della kermesse canora si discute soprattutto delle gaffe dei presentatori, dei super ospiti, delle polemiche (quest’anno nutrite dalla discussione sulle Unioni civili), ma anche dei cachet che percepiranno i primi. Come sempre cospicui, sebbene occorre precisare che un taglio rispetto al passato ci sia stato e che sono pagati dagli sponsor. Ma restano comunque voci di bilancio che indignano. Vediamo a quanto ammontano quest’anno.

I CACHET IN PASSATO – Nei giorni scorsi, il Direttore (in scadenza) di Raiuno Giancarlo Leone ha quasi ufficializzato il bilancio del Festival 2016: «Come l’edizione del 2015 era costata meno di quella del 2014, quella di quest’anno limerà ancora le uscite. Tre i motivi: le maggiori entrate dagli sponsor, le spese contenute per l’organizzazione e i cachet degli ospiti, e il minor costo dalla convenzione con il Comune di Sanremo, stipulata nel 2015, che ci fa risparmiare 1,5 milioni di euro rispetto al passato. A fine Festival dovremmo chiudere un bilancio in attivo tenendo conto dei 16 milioni necessari per le spese di produzione e dei 22 alla voce entrata».
Stringendo la cinghia il Festival cambia così rotta rispetto alle spese pazze di inizio millennio ma anche rispetto a quel che erano costate le edizioni tra il 2009 e il 2012. Anno in cui intervenì addirittura la Corte dei Conti per denunciare lo stato della casse del Festival, quasi al collasso. Ricordate? Nella edizione del 2010, condotta da Antonella Clerici, e in quelle targate Gianni Morandi (2011 e 2012) si registrò un saldo negativo tra i 4,8 e i 7,8 milioni di euro. Nel 2016, invece, la Rai è riuscita ad avere un attivo di 6 milioni.
Esaminiamo i compensi a conduttori e superospiti: Bonolis, nel 2010, si mise in tasca un milione di euro; la Clerici, l’anno dopo, 800.000 euro come Morandi nel 2011 e 2012. Fazio, uomo Rai, 700.000 nel biennio 2013 e 2014.
CACHET DI PRESENTATORI E OSPITI– Come riporta Libero, Carlo Conti, forte del maxicontrattone con l’Azienda di Stato che prevede compensi separati per i programmi che conduce (L’Eredità, Tale e quale Show e I migliori anni) si accontenta di 550.000 euro (50.000 più rispetto al 2015) per il Festival che condurrà anche l’anno prossimo: «Mi dovrete sopportare anche nel 2017», scherza l’abbronzato Conti, che i suoi conti li fa bene visto che il pacchetto Raiuno lo porta a mettersi in tasca una cifra tre volte superiore a quel che prende per il solo Sanremo.
I tre co-conduttori costano 100.000 euro ma in tre: Madalina Ghenea è quella che si accontenta: 15.000 euro. Garko e Virginia Raffele si dividono il restante.
Capitolo superospiti: quest’anno gli assi di denari sono Elton John e Nicole Kidman che per la «sveltina» all’Ariston accettano bonifici da 300.000 euro l’uno. Cifra ben più modesta rispetto ai cachet stellari richiesti in tempi di vacche grasse quando Mike Tyson, John Travolta e Hugh Grant, per una decina di minuti all’Ariston, misero a segno dei piccoli furti legalizzati ripartendo con bottini intorno ai 600.000 euro.
Laura Pausini ha incassato 250.000 euro per uno show vero e proprio, poco più di Eros Ramazzotti, Pooh e Renato Zero.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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