San Marino, la Repubblica rischia il fallimento: le colpe di un ex Paradiso economico

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Novembre 2020

Il Covid-19 sta mietendo un’altra vittima, anche questa con gravi patologie pregresse. La mitica Repubblica di San Marino, Paradiso fiscale, autonomo dall’Italia. Helldorado per chi ha i soldi, senza sbocco sul mare, incastonato com’è tra Emilia Romagna e Marche. Prima Repubblica al Mondo, nata nel 301 d.c. e riconosciuta nel 1200.

Ora rischia il fallimento, tra 360 milioni di debiti, un sistema bancario al collasso e titoli ridotti a “spazzatura”. In dieci anni il Pil sotto il Monte Titano è crollato di circa un terzo. Solo negli ultimi mesi del 12%, complice il lockdown.

Ma il disastro attuale viene da lontano e si cercano disperate e clamorose soluzioni. Che potrebbero porre fine ad un mito economico. Ecco quali.

Repubblica San Marino perché in crisi

repubblica san marino foto

Come riporta Il Fatto quotidiano, i problemi della Repubblica di San Marino vengono da lontano. Minimo, da Tangentopoli, che è arrivata pure qui.

Si ricorderà Gabriele Gatti, per 30 anni fu l’uomo forte della Dc sammarinese. Ex capo di Stato e ministro agli Esteri finito arrestato nella Tangentopoli del Titano con accuse di corruzione, riciclaggio e voto di scambio. Nell’ambito del maxi-processo denominato “Conto Mazzini” che ha già visto, come riporta Wikipedia, l’arresto degli ex Segretari di Stato e capitani reggenti Claudio Podeschi e Fiorenzo Stolfi. Nonché l’iscrizione nel registro degli indagati di 21 persone, rendendo il processo il più lungo e complesso mai celebrato sul Titano

Ora al governo c’è il nipote Marco, segretario di Stato per le Finanze. Dice che con lo zio non parla di politica e che la San Marino di oggi non è più l’El Dorado degli evasori e dei profeti del riciclaggio.

Nei primi periodi del Coronavirus, la Repubblica di San Marino è stata incerta sul da farsi. Con 1200 residenti in quarantena su 33mila, percentualmente uno degli Stati più colpiti al mondo. Poi ha reagito bene ed oggi vanta zero contagiati.

Tuttavia, il Lockdown ha inferto un duro colpo alla già traballante economia dello Stato indipente. Il sistema bancario ne è uscito severamente malconcio, con la metà delle banche che hanno chiuso: 6 su 11.

L’ultima liquidata dichiarava debiti deteriorati per 100 milioni e ne cuba più del doppio. Debiti ora accollati allo Stato, che deve vedere dove piazzarli.

Repubblica di San Marino rischia la bancarotta, le possibili soluzioni

repubblica san marino cosa vedere

Per trovare una soluzione, dovrebbero essere lanciati i “Titano bond” da 500 milioni sotto l’egida di JP Morgan. Oltre poi ad una moneta elettronica dal nome “Il titano”, che vale un euro. Al fine di dare liquidità alle famiglie e pagare le pensioni. Ipotesi remota, quella di introdurre l’IVA che qui non esiste.

Oltre all’alta finanza, che spesso fa brutti scherzi, la Repubblica di San Marino vanta comunque anche su buoni fondamentali di economia reale. Come i 6mila frontalieri italiani e le industrie della manifattura industriale e chimico-farmaceutica che competono a livello internazionale.

La questione San Marino è giunta timidamente anche in Parlamento. Dove Marco Di Maio, deputato eletto nel collegio uninominale Forlì-Faenza col Pd e ora passato con Renzi, ricorda: “Se salta il banco di San Marino, è un dramma per 10mila italiani”.

Speriamo però di non doverci accollare pure questo fardello. Che andrebbe ad aggiungersi ai già tanti di questi anni. Gli altri sbagliano, abusano, sono orgogliosi di distinguersi. Ma poi, come diceva Totò, “e io pago!

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