In Italia presto ci saranno 250mila morti per resistenza agli antibiotici

Resistenza agli antibiotici. E’ allarme. A lanciarlo è Farmindustria, la quale stima che in Italia ci saranno 450 mila morti a causa della resistenza agli stessi. La notizia fa il paio con un’altra, lanciata dall’Ocse (acronimo di Organizzazione per la cooperazione e lo sviluppo economico, organismo europeo).

Secondo cui l’Italia è tra i suoi Paesi membri già al primo posto per il tasso di mortalità con più di 10 mila decessi annuali causati da uno dei batteri che resistono agli antibiotici.

Si tratta di un fenomeno globale ma per il nostro Paese, a causa soprattutto dell’uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti animali, è una minaccia sempre più crescente. L’emergenza, tra l’altro, costerà 13 miliardi al Servizio Sanitario Nazionale.

La notizia è di quelle da non prendere sottogamba. Vediamo meglio cosa causerebbe questa autentica [sta_anchor id=”antibiotici”]peste[/sta_anchor].

Uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti come causa principale

Come riporta Libero, la minaccia principale è data da un uso eccessivo di antibiotici negli allevamenti, in Italia più che negli altri paesi: il 75% di quelli utilizzate per l’acquacoltura si disperde nell’ambiente limitrofo e, in generale, il 70% viene dato proprio agli animali.

Ecco perché il pericolo rappresentato da questi batteri ha costretto l’Oms (Organizzazione mondiale della sanità) a vietare l’uso di antibiotici che aiutino a crescere gli animali.

Uniche eccezioni i casi di malattia o le prescrizione mediche. In ogni caso, il presidente di Farmindustria Scaccabarozzi ha sottolineato che il problema da affrontare quanto prima riguarda il mercato nero, a fronte del quale occorrerebbero dei controlli molto più stringenti.

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