Roma, non c’è pace: chi è nuovo Presidente dopo fallimento di Pallotta

Chi è il nuovo Presidente della Roma? I giallorossi, e tanti appassionati di calcio, se lo stanno chiedendo in queste ore. Proprio come fecero 8 anni fa, sempre ad agosto. Sebbene alla fine del mese. Quando una delle due sponde calcistiche della capitale videro giungere come Presidente un americano: Jamers Pallotta Jr. Come tanti figlio di italiani (padre di Teramo, madre di Canosa di Puglia).

In realtà, la cordata da lui guidata aveva acquisito la maggioranza della società già quasi un anno prima. Dopo la fine dell’Era Sensi. Pallotta, nell’aprile 2011, da quella Boston dove gestiva già i Celtics e da dove pretendeva di gestire da lontano la Roma, si presentò così alla stampa:

So quanto siano pazzi i tifosi romanisti, ma sono preparato: voi non sapete quanto sono pazzo io

In effetti, i tifosi della Roma sono sanguigni. E da lui si aspettavano grandi cose, visto che ormai dall’ultimo scudetto erano passati 11 anni (a parte la felice parentesi 2006-2008, con 2 Coppa italia e una Super Coppa italiana). Vinto da quel Sensi che parlava di “vento del Nord”. Ma che stranamente, appena allestì una ottima squadra, ingaggiando un grande allenatore (Fabio Capello), quello scudetto lo vinse. Forse allora, non era solo questione di arbitri.

Ora Pallotta cede la società ad un altro americano, un texano per la precisione. Dan Friedkin. Vediamo chi è il nuovo Presidente della Roma.

James Pallotta cosa ha fatto da Presidente della Roma

james Pallotta cosa ha fatto

Della pazzia e dell’ambizione decantate da James Pallotta Jr. all’ombra del Colosseo si è visto ben poco. Certo, sono arrivati 3 secondi posti e una semifinale di Champions. Ma il progetto non è mai esploso del tutto.

Della presidenza Pallotta si ricorderanno i contrasti con Francesco Totti, che Pallotta avrebbe quasi subito defenestrato per un ruolo in società. Stesso discorso per Daniele De Rossi.

Pallotta avrebbe anche voluto realizzare un nuovo Stadio, ma alla fine non si è fatto più nulla. O, almeno, non ancora.

Il progetto, come ricorda l’Huffington Post, fu presentato nel 2012 all’allora sindaco Gianni Alemanno. Poi arrivò il commissariamento, che, ovviamente, lo mise in un cassetto. Per poi essere ripreso da Marino, che però non ebbe molto tempo per avviarlo concretamente. Infine, è stato ripreso da Virginia Raggi. Ma con tutta una serie di cose da chiarire e da rivedere. Con tanto di dimissioni da parte del competente Paolo Berdini, il quale si è opposto alla sua realizzazione.

A Pallotta va comunque dato l’onore delle armi, per aver tentato di contrastare il sistema calcio. Essendo stato tra i pochissimi ad aver votato contro l’elezione e la conferma di Carlo Tavecchio.

Ma il calciomercato dei suoi 8 anni di gestione non è mai stato incisivo. Anzi. Si contano soprattutto cessioni eccellenti in nome della Plusvalenza. In ordine:

  • Vucinic
  • Pjanic
  • Nainggolan
  • Salah
  • Alisson

Giusto per citare alcuni nomi eclatanti. Gli acquisti più importanti sono stati Dzeko, Kolarov, Pastore e Kluyvert. Zaniolo probabilmente sarà trattenuto per un altro paio di anni. Ma difficilmente diventerà la nuova bandiera stile Totti o Giannini.

Si dice che Pallotta sia un imprenditore. Ma, a quanto si legge sul web, sembra più precisamente un Manager. Magari pure brillante. Con esperienze negli Hedge Funds Tudor Investments e Raptor Fund.

La sua gestione si è conclusa nel peggiore dei modi, con l’eliminazione dall’Europa league della Roma per mano del Siviglia. Degna chiusura di una gestione praticamente fallimentare.

Chi è nuovo Presidente Roma

Dan Friedkin chi è nuovo presidente roma

Il nuovo Presidente della Roma è Dan Friedkin. Lui sì, un imprenditore nel vero senso del termine.

Definito “re della Toyota” negli States, come riporta Virgilio Dan Friedkin è a capo di un impero con 5.600 dipendenti e 12 società facenti capo alla holding di famiglia. Con un capitale personale da 4,2 miliardi di dollari, Friedkin controlla Toyota, GSFSGroup, GSM, AutoLogistics statunitense.

Ancora, Ascent Automotive Group nel settore automobilistico, Auberge Resorts Collection, Congaree e Diamond Creek in quello alberghiero. Inoltre è anche produttore cinematografico e possiede Imperative Entertainment, 30WEST e NEON.

La Roma sarà controllata attraverso una newco con sede a Londra, e sarà gestita dal figlio di Friedkin, Ryan.

Cessione Roma dettagli

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Le cifre sono complessivamente intorno ai 495 milioni di dollari, più altri 85 per l’aumento di capitale.

Questi i dettagli dell’operazione divulgati da un comunicato ufficiale della Roma:

L’Operazione sarà effettuata attraverso una cessione a Friedkin dell’intera partecipazione detenuta da AS Roma SPV nel Club pari all’86,6% del capitale sociale del Club, di cui una partecipazione diretta del 3,3% del capitale sociale del Club e di una partecipazione indiretta dell’83,3% detenuta da AS Roma SPV attraverso la sua controllata NEEP Roma Holding S.p.A. (“NEEP”), per un prezzo di acquisto pari a Euro 0,1165 per azione. Più in generale, l’Operazione prevede che Friedkin acquisisca, oltre al 100% del capitale azionario di NEEP, anche il 100% del capitale sociale di ASR Soccer LP S.r.l. e il 100% del capitale azionario di ASR Retail TDV S.p.A. L’Operazione è valutata in circa 591.000.000 di Euro. L’Operazione dovrebbe concludersi entro la fine di agosto 2020 ed è soggetta a condizioni standard per questo genere di transazioni.

Il completamento dell’Operazione comporterà l’obbligo per Friedkin di lanciare un’offerta pubblica obbligatoria sulle azioni in circolazione del Club (che rappresentano circa il 13,4% del capitale sociale del Club) ai sensi delle leggi e dei regolamenti applicabili

Vediamo dunque se la Roma sarà finalmente rilanciata nel calcio che conta. Ormai la Juventus ha fatto vuoto intorno. E se l’Inter si è riavvicinata un po’, il Milan ci sta lavorando, il Napoli si è un po’ allontanato, la Lazio fa il possibile, la Fiorentina è uscita dalle sette sorelle da diversi anni sostituita dall’Atalanta.

Certo, nel caso dei club romani si paga anche lo scotto aggiuntivo di una città nel caos da oltre dieci anni. Dove ogni progetto fa fatica ad emergere. Specchio fedele del Paese del quale è la Capitale.

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