Salerno-Reggio Calabria: tutta la storia dell’eterna incompiuta

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 22 Dicembre 2016

SEBBENE SIA STA REALIZZATA NEL 1972, I LAVORI DI AMMODERNAMENTO INIZIATI NEGLI ANNI ’90 SONO TUTT’OGGI IN CORSO

Doveva essere l’opera che avrebbe dovuto collegare definitivamente su gomma Nord e Sud d’Italia, come prolungamento dell’Autostrada del sole che collega Milano a Napoli. E invece, specie nel tratto finale calabrese, rappresenta una vergognosa e costosa eterna incompiuta; emblema dello Stato sprecone e inefficace. Parlo della Salerno-Reggio Calabria, tormento estivo di quanti, emigrati, vogliono raggiungere le proprie famiglie d’origine o di quanti scelgono la Calabria o la Sicilia per le proprie vacanze. Miniera d’oro, di contro, per la ‘Ndrangheta e serbatoio di voti per i politici.
Ripercorriamone la storia, anch’essa dissestata. Proprio come il suo tratto stradale.


salerno-reggio calabriaQUANDO SONO INIZIATI LAVORI SALERNO-REGGIO CALABRIA – Il primo tratto completato è quello Napoli-Pompei, completata il 22 giugno 1929. Il tratto Pompei-Salerno è stato completato il 16 luglio 1961. Si estende per 52 km nelle province di Napoli e Salerno. La tratta è gestita dalla SAM (Società Autostrade Meridionali) s.p.a. L’autostrada ha inizio nel centro di Napoli, con quattro rami: uno da Via Reggia di Portici (il più antico), uno che proviene direttamente dal Porto commerciale, uno di più recente costruzione da Via Ferraris, a due passi dalla Stazione ferroviaria di Napoli Centrale ed uno da Via delle Repubbliche Marinare. I primi tre rami congiunti proseguono nei quartieri popolari di Barra e San Giovanni, fortemente industrializzati. Poco dopo riceve il traffico della A1 per confluire nella Barriera di Napoli Barra, dove si paga un pedaggio fisso di € 2 per qualsiasi destinazione (ad eccezione delle auto munite di Telepass, che dal 1 gennaio 2011 pagano una tariffa proporzionale al tratto percorso).
Più avanti arriva lo svincolo di San Giorgio nord, continuando troviamo lavori di riammodernamento (73% pari a 8.3 km aperti costati 285 milioni su 20 km interessati dai lavori e 393 milioni di spesa prevista) per le 3 corsie fino a Pompei, anche se con notevoli difficoltà tecniche dettate dall’enorme densità abitativa dell’area (ma di recente solo 8 km sono in cantiere). Superato San Giorgio Sud L’Autostrada continua verso sud toccando Portici (svincolo in fase di progetto e ricostruzione), Ercolano (svincolo ricostruito dopo l’abbattimento dell’obbrobrio precedente), Torre del Greco e Torre Annunziata (con due svincoli). Arrivati a Pompei l’Autostrada ha le prime due curve, la prima verso Castellammare, la seconda verso est in direzione di Nocera. Arrivati a Pompei est – Scafati l’Autostrada ritorna originale, a due corsie, incontrando primo lo svincolo di Angri e poi verso Nocera Inferiore. Qui troviamo la barriera gemella di quella di Barra, ma solo per chi viene da Salerno, dato che il pedaggio si paga anticipatamente. Superato ciò si incontra lo svincolo di Cava de’ Tirreni. Dopo quest’ultimo inizia un altro tratto difficile, questa volta per le variazioni plano-altimetriche e l’orografia dei monti circostanti.
Il tratto da Vietri sul Mare in poi ha la velocità di 80 km/h e offre una panoramica dall’alto su tutto il Golfo di Salerno, e la stessa autostrada con il suo altissimo ponte sopra Vietri è ormai entrata a far parte della vista tipica da Salerno verso la Costiera. Dopo questo tratto panoramico si entra in galleria, alla fine della quale si trova l’uscita di Salerno Centro e il limite di competenza della tratta SAM.
Nel 2004 è stato finanziato l’ammodernamento dell’Autostrada fino a Pompei est – Scafati, e oggi il 75% dell’Autostrada è allargata a 3 corsie, ma la velocità (per questioni di sicurezza) è a 60 km/h. I lavori DOVREBBERO terminare nel 2013.
IL TRATTO SALERNO-REGGIO CALABRIA– Nel 1964 si decise di costruire un’autostrada che collegasse il resto dell’Italia alla Calabria, regione fino a quel momento considerata “la Terza Isola” perché gli aspri rilievi non permettevano di raggiungerla facilmente.
Questa la cronologia dell’apertura dei tratti dell’autostrada:
1966: apertura tratto Salerno – Lagonegro
1968: apertura tratto Lagonegro – Cosenza tratto difficilissimo da costruire data la conformazione del territorio
1969: apertura tratto Cosenza – Gioia Tauro
1972: l’autostrada viene completata fino a Reggio Calabria.
Considerata la maggiore opera realizzata direttamente dallo Stato, la tratta è gestita dall’ANAS senza pedaggio e si estende per 442,9 km nelle province di Salerno, Potenza, Cosenza, Catanzaro, Vibo Valentia e Reggio Calabria, dove si innesta sulla strada statale 106 Jonica.
A lavori finiti però, l’autostrada assomigliava tuttavia più a una grande strada statale che a un’autostrada: dotata di solo due corsie per senso di marcia e priva di corsie d’emergenza. Negli anni a venire, in estate si sono segnalati puntualmente interruzioni, ingorghi e incidenti in tutta la tratta autostradale.
Alla fine degli anni ottanta il governo italiano si è reso conto che l’autostrada doveva essere assolutamente ammodernata. Ciò nonostante dieci anni dopo la situazione non era ancora cambiata; se ne è accorta anche l’Unione europea, che ha obbligato l’Italia a far sì che la Salerno-Reggio Calabria corrispondesse alle normative europee.
TRATTI DA COMPLETARE DELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA – Nel 1997 la fine dei lavori era prevista per il 2003, poi rinviata al 2008 e quindi nuovamente posticipata al 2013. In una intervista del 5 dicembre 2006 il sottosegretario alle Infrastrutture Tommaso Casillo afferma che i cantieri saranno chiusi entro il 2011 grazie ai 2,5 miliardi di euro stanziati. Nel 2012 la previsione di fine lavori è slittata addirittura al 2018.
Il costo totale dei lavori di ammodernamento dell’autostrada A3 dal 2002 (inizio lavori) al 27 maggio 2011 è stato pari a 7,03 miliardi di euro; tuttavia, da qui al 2013 sono ancora necessari 2,83 miliardi per la realizzazione di 75,5 km di tratte in avanzata fase di progettazione.
PERCHE’ SALERNO-REGGIO CALABRIA VIENE CRITICATA – L’Autostrada inizia senza soluzione di continuità dall’A3 Napoli – Salerno, in corrispondenza dello svincolo di Salerno Centro, e, con un breve tracciato a due corsie, passa il quartiere salernitano di Fratte, (dove parte la Tangenziale di Salerno). Superato il raccordo per Avellino si apre un tratto a tre corsie più quella di emergenza, con gallerie e viadotti che attraversano: San Mango Piemonte, Pontecagnano (fine Tangenziale di Salerno), Montecorvino Pugliano, Battipaglia, Eboli, Campagna, Contursi Terme, Sicignano degli Alburni (collegamento con Potenza), Petina, Polla, Atena Lucana, Sala Consilina e Padula. Superato quest’ultimo l’Autostrada prosegue a due corsie e, superate le montagne di Casalbuono entra in Basilicata. Arrivati a Lagonegro Nord l’Autostrada ha cantieri costanti per tutto il resto del tracciato (lavori iniziati nel 2003 dopo l’approvazione dei progetti definitivi, come riportato dai comunicati dell’ANAS e dal Ministero dell’Ambiente). Dopo aver superato il fiume Lao entra in Calabria,a Morano Calabro. superato Sibari l’Autostrada ha di nuovo un tracciato uniforme, che attraversa tutta la zona interna del Cosentino. superato lo svincolo di Cosenza, l’Autostrada attraversa le varie montagne in direzione Altilia. Qui troviamo un tracciato decente, dove i lavori di ammodernamento non sono ancora iniziati.
Arrivati ad Altilia riprendono i cantieri dove si cammina tra il tracciato vecchio e quello nuovo fino ai prossimi svincoli: San Mango d’Aquino, e Falerna. dopo prosegue tra Lamezia, Pizzo Calabro, Vibo Valentia, la parte costiera della piana di Rosarno e della piana di Gioia Tauro, per finire nei comuni costieri di Bagnara Calabra, Scilla, Villa San Giovanni (con imbarchi per la Sicilia) e infine a Reggio Calabria, innestandosi sulla tangenziale di Reggio Calabria. Quasi tutto il tracciato calabro (da Castrovillari a Reggio Calabria) nel 2003, era una corsia per senso di marcia, inoltre nel 2005 fu disposto (e c’è ancora) il limite di velocità tra 80 e 60 km/h sia per le condizioni dell’autostrada, sia in seguito a un provvedimento di sequestro giudiziario: secondo gli atti giudiziari i materiali utilizzati per la realizzazione dei manufatti e delle opere civili sarebbero di qualità scadente e non conformi ai capitolati d’appalto e determinerebbero dei rischi concreti per la viabilità (forse anche per infiltrazioni mafiose; il dissequestro avvenne nel 2005). L’evidente inadeguatezza della struttura la rende un fattore limitante della crescita per tutta la regione. Il costo per il completamento dei lavori necessari è stimato in 5,5 miliardi di euro, contro i 5 per l’eventuale ponte sullo Stretto.
LE INFILTRAZIONI MALAVITOSE NELLA SALERNO-REGGIO CALABRIA – La Magistratura Calabrese ha concluso varie indagini sulle infiltrazioni della ‘Ndrangheta nei lavori di ammodernamento dell’A3; Tra le varie inchieste da ricordare: l’inchiesta Tamburo coordinata dalla dda di Catanzaro che ha comportato 40 arresti tra ‘ndranghetisti, imprenditori, funzionari Anas e diversi sequestri di imprese impegnate negli appalti nel tratto autostradale tra Castrovillari e Rogliano; L’altra operazione si chiama Arca ed è dell’estate 2007 coordinata dalla dda di Reggio Calabria ed ha portato all’arresto di 15 persone tra ndranghetisti, imprenditori e anche un sindacalista della CGIL, nell’operazione sono stati sequestrate anche diverse imprese impegnate nel tratto autostradale Mileto-Gioia Tauro.
QUALI SONO LE MIGLIORI ALTERNATIVE ALLA SALERNO-REGGIO CALABRIA – Paradossalmente, per quanto la strada alternativa della A3, la strada statale 18, necessiti di un tempo di percorrenza maggiore, essa impiega tuttavia meno chilometri sulla tratta complessiva Salerno – Reggio Calabria: 418 km contro i 443 della A3.
Per quanto riguarda la Napoli-Salerno inoltre, la strada alternativa, la Caserta-Salerno (A30) presenta un itinerario rettilineo molto più scorrevole e veloce. Pertanto, per raggiungere Salerno si fa ampiamente preferire all’A3.
Al mancato completamento di opere pubbliche pluridecennali poi, la politica aggiunge anche proposte di progetti costosi e inutili, come il Ponte sullo stretto, il quale paradossalmente andrebbe a congiungere due Regioni, Calabria e Sicilia, che presentano una rete stradale inefficiente e a dir poco ridicola.
(Fonte: Wikipedia)
5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “Salerno-Reggio Calabria: tutta la storia dell’eterna incompiuta”

  1. Ho 31 anni sono 25 anni che torno in Calabria per le ferie estive ,il ricordo più bello di quel tratto di autostrada sono i pranzi che ci facevamo aprendo tavolini e sedie invece di stare incastrati nel traffico come il mio ultimo viaggio con ben 21 ore complessive da firenze a crotone…NON CAMBIERA' MAI ,CREDO CHE MIO FIGLIO FRA 20 ANNI RACCONTERA' LA SOLITA STORIA..SALUTI

  2. ed hanno avuto anche il coraggio di aumentare il pedaggio a due euro.non ti danno un servizio adeguato,ti fanno rischiare la vita su una strada che sembra una pista di cavalli:asfaltata con materiale scadente che quando piove non si vede nulla perchè l'asfalto non è drenante.poi parlano di sicurezza stradale,per prendere in giro i cittadini.se la polizia stradale facesse il proprio dovere in concomitanza con l'anas dovrebbero costituirsi parte civile contro gli amministratori dell'autostrada,per prevenire un disastro colposo.antonio

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.