Tra un anno il Sole “si spegnerà”, quali rischi

Come il sole all’improvviso, scoppierà…” canta Zucchero Fornaciari in una delle sue più famose canzoni.

Beh, non scoppierà, o almeno nell’immediato. Ma andrà in letargo, e pure molto presto. Ossia tra un anno e per dieci anni, ovvero tra il 2020 e il 2030. In quel periodo la Terra sperimentera’ una “eta’ del ghiaccio”. Più precisamente, una nuova età del ghiaccio. Visto che già ne è avvenuta una, tra il 1646 e il 1715, quando il fiume che bagna Londra, il Tamigi, era diventato un serpentone di ghiaccio. Evento immortalato dal pittore Abraham Hondius nel suo dipinto ad olio “Il Tamigi ghiacciato, 1677”.

La previsione della prossima miniglaciazione e’ in un recentissimo studio di scienziati specializzati nelle attivita’ solari, presentato a 500 astronomi in occasione di un convegno scientifico in Galles, e riportato dal Dailymail.

I dettagli dello studio, presentato dalla professoressa Valentina Zharkova al Meeting Nazionale di Astronomia che si e’ tenuto a Llandudno, sono piu’ accurati delle proiezioni futuristiche di politici come Al Gore che nell’ambientalismo hanno ritrovato da vent’anni una seconda vita. I dati di previsione della Zharkova poggiano sulle attivita’ solari avvenute nel passato, ed esse provano una costante ciclicita’.

Ecco cosa accadrà con il sole in [sta_anchor id=”sole”]letargo[/sta_anchor].

Sole in letargo quando

Il sole dovrebbe andare in letargo, come detto, dal 2020 al 2030 circa.

Sole in letargo cosa significa

sole spento

Come riporta Libero, è assodato scientificamente che l’attivita’ del sole mostra un comportamento simile ad un pendolo, che va da un estremo all’altro: per attivita’ si intendono le macchie solari e le tempeste solari, e per estremi si intendono le fasi opposte, quella piu’ attiva in cui c’e’ un massimo numero di macchie e di tempeste e quella piu’ tranquilla in cui il loro numero e’ molto basso. Se il sole e’ in frenetica attivita’ riscalda di piu’ la terra, e viceversa se e’ placido.

Gli strumenti telescopici attuali sono sofisticati abbastanza da “fotografare” le diverse fasi di vita del sole, e hanno potuto stabilire i cicli della sua attivita’: il ritmo regolare di ripetitivita’ e’ all’incirca di 11 anni. In un post di Kulvinder Singh Chadha sulla piu’ autorevole rivista inglese di Astronomia, astronomynow.com, gli scettici sul ruolo dell’uomo quale fattore decisivo sulle sorti climatiche del pianeta possono conoscere i dettagli scientifici che portano alla conclusione esposta in apertura.

Se la loro fede ambientalista nel climate change causato dall’uomo, avallata dalla fede pontificia, non li ha irreparabilmente chiusi ad altre ipotesi di altri studiosi, devono prendere atto che la “scienza del sole” offre risultati eclatanti sulla parte molto piu’ determinante giocata dalla stella a cui la terra deve tanto, anzi tutto, per garantirsi la propria esistenza.

La Zharkova (della Northumbria University) e il suo team di colleghi internazionali (professor Simon Shepherd della Bradford University, dottoressa Helen Popova della Lomonosov Moscow State University, e dottor Sergei Zarkhov della Hull University) hanno usato le osservazioni ricavate dall’Osservatorio Wilcox Solar in California per studiare i tre cicli solari del periodo che va dal 1976 al 2008.

Poi hanno comparato le loro previsioni ai numeri medi delle macchie solari, notando che le loro previsioni e le osservazioni reali hanno una strettissima correlazione, con un tasso di accuratezza del 97%.

Sole in letargo conseguenze

sole quando si spegnerà

Da cio’ risulta che la attivita’ solare calera’ del 60% tra una quindicina d’anni, e il “sonno del sole” che ne derivera’, chissa’, ghiaccera’ ancora il Tamigi. E magari il Tevere a due passi da Piazza San Pietro.

Come riporta IlMeteo, la situazione preoccupa gli esperti in maniera particolare, soprattutto perché essa potrebbe avere conseguenze sul clima terrestre. Infatti, quando il Sole è meno attivo, viene trasferita minor energia alla Terra e ciò si traduce in un raffreddamento dello strato del’atmosfera compreso tra 100 e 300 chilometri di altezza: con le condizioni attuali si potrebbe andare incontro a un record storico.

Se per i satelliti questo è positivo, in quanto la diminuzione della temperatura causa un minore attrito, le conseguenze per il clima del nostro Paese e del mondo intero sono ancora tutte da valutare. La cosa certa è che i fenomeni meteo si verificano in una fascia dell’atmosfera più bassa, a circa a 10 chilometri di altezza, ma non è escluso che il raffreddamento degli strati più alti possa comunque determinare qualche effetto. Inoltre, è possibile che vi sia una correlazione tra l’attività solare e i cicloni che si verificano dell’area tropicale, ma gli scienziati stanno ancora dibattendo su tale eventualità.

Poca attività solare e inverno più freddo sul Pianeta e anche sul nostro Paese? Anche questa è una conseguenza in fase di analisi.

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2 Risposte a “Tra un anno il Sole “si spegnerà”, quali rischi”

  1. Prima dicono.che i ghiacciai si stanno sciogliendo ed ora dicono che tutto si ghiaccerà. Mettetevi d accordo.

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