Chi è davvero Standard & Poor’s, L’Agenzia che boccia il nostro Paese

Standard & Poor’s conferma il giudizio dato al nostro paese lo scorso ottobre. Ovvero rating a BBB con outlook negativo. Già allora, il verdetto sull’affidabilità creditizia era rimasto inalterato a fronte del passaggio dell’outlook da stabile a negativo.

L’Agenzia di rating americana ha sottolineato in una nota come una inversione di tendenza sulle riforme per opera dell’attuale governo Conte e la volatilità della domanda esterna, hanno portato l’economia del nostro Paese in recessione.

Ancora, Standard & Poor’s ha evidenziato un aumento del debito pubblico a fronte di un calo di quello privato. Prevede una economia in stagnazione quest’anno – crescita nominale dell’1% del Pil – mentre le politiche del governo rischiano di rafforzare la rigidità dei salari e del mercato del lavoro.

Ora, Standard & Poor’s ha dato un tempo di 24 mesi per assestare un eventuale abbassamento del rating all’Italia. Il quale scatterebbe, fa sapere l’agenzia:

«se il deficit e il debito superassero significativamente le nostre previsioni, e se osservassimo un marcato deterioramento nelle condizioni finanziarie a causa della persistente incertezza politica».

Prima di S&P, l’operato del governo aveva avuto un’altra tiratina d’orecchie da un’altra agenzia americana: Fitch. La quale pure ha dato una tripla B all’economia del nostro Paese. Praticamente 2 gradini al di sopra del junk, il livello «spazzatura» che caratterizza i paesi meno affidabili dal punto di vista creditizio.

Ma tornando a Standard & Poor’s, vediamo veramente chi è questa Agenzia e cosa ha combinato in passato. Per cui viene da chiedersi: quanto credito ha il suo [sta_anchor id=”standard”]giudizio[/sta_anchor]?

Standard & Poor’s chi è

standard & poor's chi è

Come riporta Wikipedia, Standard & Poor’s Financial Services LLC (S & P) è una società americana di servizi finanziari. È una divisione di S & P quella ricerca globale e analisi su azioni, obbligazioni e materie prime. S & P è noto per i suoi indici di borsa come S & P 500, S & P / TSX canadese e S & P / ASX 200 australiano. S & P è considerata una delle tre grandi agenzie di rating, che comprende anche Moody’s Investors Service e Fitch Ratings. La sua sede principale si trova in 55 Water Street a Lower Manhattan, New York City.

L’azienda ripercorre la sua storia nel 1860, con la pubblicazione di Henry Varnum Povero di Storia delle ferrovie e dei canali negli Stati Uniti. Questo libro è stato compilato dalle compagnie ferroviarie degli Stati Uniti. Nel 1868, Henry Varnum Poor fondò H.V. e H.W. Poor’s Poor Co., con suo figlio, Henry Poor, pubblicò due libri rilegati annualmente aggiornati, Poor’s Manual of the Railroads of the United States e Poor’s Directory of Railway Officials.

Nel 1906, Luther Lee Blake fondò l’Ufficio Statistico Standard, al fine di fornire informazioni finanziarie sulle società non ferroviarie. Invece di un libro pubblicato annualmente, schede da 5 x 7 pollici, che consentono aggiornamenti più frequenti.

Nel 1941, Paul Talbot Babson acquistò Poor’s Publishing e lo unì a Standard Statistics per diventare Standard & Poor’s Corp. Nel 1966, la società di espansione di McGraw-Hill nel campo delle informazioni finanziarie

Standard & Poor’s come dà giudizi

La società valuta i mutuatari su una scala da AAA a D. I rating intermedi sono offerti ad ogni livello tra AA e CCC (ad es. BBB +, BBB e BBB-). Per alcuni mutuatari, la società può anche offrire indicazioni (denominate “credit watch”) per stabilire se è probabile che siano aggiornate (positive), declassate (negative) o incerte (neutrali).

Grado d’investimento:

  • AAA: un ‘AAA’ classificato come debitore ha una capacità estremamente elevata di rispettare i propri impegni finanziari. ‘AAA’ è il più alto rating del credito emittente assegnato da Standard & Poor’s.
  • AA: un ‘AA’ classificato come debitore ha una capacità molto elevata di rispettare i propri impegni finanziari. Si differenzia dagli obbligatori con il punteggio più alto solo in piccola parte. include:
  • AA +: equivalente a Aa1 di Moody’s (alta qualità, con rischio di credito molto basso, ma la suscettibilità ai rischi a lungo termine appare leggermente maggiore)
  • AA: equivalente a Aa2
  • AA-: equivalente ad Aa3
  • A: Un debitore con rating “A” ha una forte capacità di far fronte ai propri impegni finanziari ma è alquanto più suscettibile agli effetti negativi dei cambiamenti delle circostanze e delle condizioni economiche rispetto ai debitori nelle categorie con rating più elevato.
  • A +: equivalente ad A1
  • A: equivalente ad A2
  • BBB: un debitore con rating “BBB” ha una capacità adeguata per far fronte ai propri impegni finanziari. Tuttavia, condizioni economiche sfavorevoli o circostanze mutevoli hanno maggiori probabilità di determinare una capacità indebolita del debitore di far fronte ai propri impegni finanziari.
  • Non Investment Grade (noto anche come voto speculativo)
  • BB: un “BB” del debitore ceduto è meno vulnerabile a breve termine di altri obbligatori con rating inferiore. Tuttavia, si trova di fronte a importanti incertezze in corso e all’esposizione a condizioni commerciali, finanziarie o economiche sfavorevoli che potrebbero comportare l’inadeguata capacità del debitore di far fronte ai propri impegni finanziari.
  • B: un debitore con rating “B” è più vulnerabile dei soggetti obbligatori con rating “BB”, ma il debitore ha attualmente la capacità di onorare i suoi impegni finanziari. Le avverse condizioni economiche, finanziarie o economiche probabilmente comprometteranno la capacità o la volontà del debitore di far fronte ai propri impegni finanziari.
  • CCC: un “CCC” soggetto a rating obbligatorio è attualmente vulnerabile e dipende da condizioni commerciali, finanziarie ed economiche favorevoli per far fronte ai propri impegni finanziari.
  • CC: attualmente un “CC” debitore è attualmente molto vulnerabile.
  • C: molto vulnerabile, forse in bancarotta o in arretrato ma continua a pagare sugli obblighi
  • R: Una “R” soggetta a rating del debitore è soggetta a vigilanza regolamentare a causa delle sue condizioni finanziarie. Durante la pendenza della vigilanza regolamentare, i regolatori possono avere il potere di favorire una classe di obblighi rispetto ad altri o di pagare alcuni obblighi e non altri.
  • SD: è stato predefinito in modo predefinito su alcuni obblighi.
  • D: è inadempiente in materia di obbligazioni e S & P ritiene che in genere sarà inadempiente sulla maggior parte o tutti gli obblighi.
  • NR: non valutato

Standard & Poor’s crisi 2008

standard & poor's logo

Sempre Wikipedia, riporta che gli avvocati della Casa Bianca hanno fatto causa all’agenzia di rating Standard & Poor’s, il 5 febbraio 2013. Sono stati richiesti 5 miliardi di dollari di risarcimento danni, per aver gonfiato alcuni titoli immobiliari, i mutui subprime, contribuendo a determinare la crisi dei mutui subprime nel 2008.

Dunque, questa Agenzia di rating che fa le pulci al nostro, ed altri Paesi, è tra i fautori della crisi finanziaria del 2008 per la quale ancora oggi paghiamo le conseguenze. Ma non finisce qui.

Malgrado essa goda d’indubbia autorevolezza e consolidata considerazione internazionale, negli ultimi anni i suoi indici ed i criteri di valutazione adottati hanno destato critiche da parte di osservatori, media e studiosi. In particolare agli inizi del 2012, a proposito del downgrade eccessivo dei valori attribuiti a diversi paesi dell’Unione europea relativamente al loro grado di redimibilità.

Tali giudizi sono stati considerati sospetti tenendo conto di come tutti gli investitori azionisti in S&P, come nelle altre agenzie di rating, non possano ritenersi soggetti terzi super partes, ma potrebbero essere degli interessati utilizzatori delle loro stesse valutazioni di solvibilità nell’acquisto di titoli e/od obbligazioni sui mercati finanziari.

Altri casi celebri come quelli di aziende come Parmalat, Enron o Lehman Brothers, tutte dichiarate insolventi sebbene giudicate nel breve periodo affidabili da parte di S&P, hanno sollevato critiche relativamente all’attendibilità delle valutazioni emesse dall’agenzia.

Standard & Poor’s venne posta sotto inchiesta negli Stati Uniti nel 2011 per aver manipolato il mercato con dati falsi sui cosiddetti titoli tossici.

Anche in Italia, nel 2012, Standard & Poor’s è stata messa sotto inchiesta dalla magistratura per aver manipolato il mercato azionario con dati falsi. Sulle manipolazioni di mercato (market abuse) e sull’abuso di informazioni privilegiate (insider trading).

Standard & Poor’s è accusata di “manipolazione pluriaggravata e continuata del mercato finanziario”. Cinque persone accusate: gli analisti Eileen Zhang e Frank Gill, dipendenti dell’agenzia con sede a Londra, e Moritz Kraemer, dipendente di Francoforte, anche il responsabile dei servizi per l’Europa e l’Africa Yeann Le Pallec e l’ex presidente di Standard & Poor’s, l’indiano Deven Sharma. Nella lista degli indagati è finita anche l’amministratore delegato per l’Italia di S&P, Maria Pierdicchi, con l’ipotesi di favoreggiamento degli analisti stessi.

Nelle conclusioni del pubblico ministero si contesta agli imputati di aver attuato il 20 maggio, il 23 maggio e il 1º luglio del 2011, “una serie di artifici concretamente idonei a provocare una destabilizzazione dell’immagine, prestigio e affidamento creditizio dell’Italia sui mercati finanziari”. Il Pm e la Guardia di finanza contestano a S&P anche l’aggravante di «aver cagionato alla Repubblica Italiana un danno patrimoniale di rilevantissima gravità», che dovranno risarcire.

Il processo si è concluso il 30 marzo 2017 con l’assoluzione di tutti gli indagati perché il fatto non sussiste.

Mario Draghi, Presidente della Banca centrale europea, il 24 gennaio 2011, ha detto al Pubblico Ministero della procura di Trani: «Bisogna fare a meno delle agenzie di rating: sono altamente carenti e discreditate.»

5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.