Terracina, dove aveva sede la maga Circe

Terracina è un comune di quasi 46mila abitanti sito nel Lazio, facente parte del vasto Parco nazionale del Circeo. E’ situata nell’agro pontino al bordo meridionale della pianura stessa, a sud del promontorio del Circeo, in prossimità della foce del fiume Amaseno, sulla costa tirrenica (golfo di Gaeta); la città si sviluppa da una propaggine del Monte Sant’Angelo, dove giace il centro storico, fino al lungomare Circe. La rupe di Pisco Montano segna nettamente il confine meridionale del centro abitato; a sud si apre la pianura di Fondi, a nord l’urbanizzazione digrada progressivamente verso la campagna aperta e i borghi rurali.

Terracina storia

I ritrovamenti più antichi nel territorio si riferiscono a materiali preistorici rinvenuti nella Caverna della Catena al Pisco Montano. La città fu probabilmente in origine un centro ausonio, sorto su due modeste alture sotto il monte Sant’Angelo: su quella più elevata (colle di San Francesco) ebbe sede l’acropoli. La città ebbe il nome di Tarracina (Ταρρακινή in greco antico), derivante presumibilmente dal vocabolo etrusco Trachna, collegato anche al nome della città di Tarquinia e dei re di Roma Tarquinio Prisco e Tarquinio il Superbo.

Nei racconti mitologici la città fu identificata con il paese dei Lestrigoni o con la sede della maga Circe (Odissea). L’Acropoli di Terracina, fu il luogo da cui, come racconta Omero, Ulisse salì per guardarsi intorno, osservando il contorno dell’isola Eea (attuale promontorio del Circeo). Se storia e la leggenda combaciassero, allora sul Pisco Montano avrebbero dovuto esserci le attrezzature della nave di Ulisse, messe in deposito, in attesa della ripartenza dell’eroe per Itaca. Altre ipotesi identificherebbero Terracina nella città di Lamo, un florido centro abitato dai Lestrigoni, nel cui porto sarebbe approdato Ulisse.

Il 7 aprile del 1848 a Roma su un muro in opera reticolata di un portico all’interno di una domus di via Graziosa sull’Esquilino furono rinvenuti una serie di affreschi con paesaggi dell’Odissea collocati nella parte alta della parete dell’ambiente principale. I soggetti sono i viaggi di Ulisse con sfondo di paesaggi.

La rappresentazione è molto minuziosa, col nome di ciascun personaggio scritto vicino in greco, con un accurato filologismo che lascia supporre la presenza di modelli ben precisi, magari forniti dalle illustrazioni dei poemi effettuate nell’ambito della Biblioteca di Alessandria.

Terracina cosa vedere

Cosa vedere a Terracina? Diversi sono i resti romani ancora apprezzabili. Il Complesso monumentale del Foro Emiliano, la concattedrale di San Cesareo, Palazzo Venditti, la Torre Frumentaria o Torre dei Rosa, il Palazzo vescovile, diverse chiese, alcuni edifici medioevali. Mentre in alto spadroneggia il Tempio di Giove Anxur, un tempio romano costruito su un’imponente sostruzione del I secolo a.C. sul monte Sant’Angelo.

A Terracina ci ho passato la notte di Ferragosto. La cosa che ho subito capito è che rispetto a San Felice Circeo e Sabaudia, è più popolare e di fascia turistica bassa.

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