TERREMOTI CAUSATI DALLE TRIVELLAZIONI, DOPO L’EMILIA ROMAGNA ANCHE L’OLANDA

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 3 Novembre 2016

A GroningeN è stata avvertita una scossa di 3.0. Il governo olandese ha riconosciuto la correlazione tra l’attività di estrazione e le scosse sismiche. IN ITALIA TUTTO TACE
Quando lo scorso anno, in occasione del terremoto che colpì l’Emilia Romagna, qualcuno parlò di correlazione tra attività di perforazione del suolo e scosse sismiche, fu accusato di cialtroneria e di essere profusore di allarmismo; nonostante si trattasse di esimi scienziati. Per di più il Governo, con la coscienza non proprio pulita, ha addirittura pensato di elaborare una legge che mettesse a tacere chi fa dell’allarmismo in rete. Intanto la stessa cosa è accaduta anche in Olanda, dove però c’è stata un’ammissione ufficiale della correlazione.

IL CASO DI GRONINGEN – A Groningen in Olanda è stata avvertita una scossa di 3.0 che ha allarmato la popolazione. Il governo olandese ha riconosciuto la correlazione tra l’attività di estrazione e le scosse sismiche che da tempo stanno interessando la zona. Un dipendente della compagnia petrolifera NAM che ha forti interessi nel territorio Olandese ha affermato: “Abbiamo sempre saputo che il fracking causa terremoti“. L’estrazione petrolifera regala all’Olanda oltre 25 miliardi l’anno senza i quali l’intero paese sarebbe da tempo finito come Cipro.
Eppure chi ha pronunciato quella frase choc in Olanda ha un nome e un cognome. Si tratta di Chiel Seinen, rappresentante della compagnia petrolifera NAM che ha detto senza pensarci due volte: “Se a chi abita a Groningen non piace questa situazione non dovrebbe fare altro che trasferirsi altrove”. Subito dopo ammette: “Fino ad ora abbiamo sempre saputo che l’estrazione di gas avrebbe potuto causare terremoti, ora non sappiamo cosa potrebbe accadere”. La compagnia petrolifera NAM è un consorzio che unisce Royal Dutch Shell Plc e Exxon Mobil Corp.
L’ALLARME DEGLI SCIENZIATI NEL CASO EMILIA – Ad Overture, programma radiofonico condotto da David Grammiccioli, si parla di quello che il Governo avrebbe dovuto dire ma non ha detto. Le introspezioni geologiche per la ricerca di idrocarburi e di gas naturali in Emilia Romagna potrebbero essere quasi sicuramente la causa scatenante del terremoto.
Lo disse anche la Dottoressa Maria Rita d’Orsogna, docente di Matematica presso l’Università di Northridge in California, In tempi insospettabili quando, nel 2008 si avvicinava l’ipotesi di petrolizzare l’Abruzzo. Anche in quell’occasione la Professoressa D’Orsogna decise di spendersi per quella che è la sua terra di origine. Cominciarono una serie di conferenze stampa, congressi che la Professoressa aveva preferito tenere prevalentemente in Italia per divulgare quelli che sono gli effetti di trivellazioni da petrolio. Oltre a parlare di quelli che sono i danni provocati dall’idrogeno solforato o acido solfidrico che causa modificazioni di DNA, cancro e perdita istantanea di memoria oltre a danni permanenti ed immediati nel cervello, aveva anche parlato di un aspetto che tutti hanno posto in secondo piano: Il terremoto.
La professore’Orsogna aveva anche avvertito che “in giro per il mondo ci sono zone non-sismiche che lo sono diventate dopo le estrazioni petrolifere. In Russia ad esempio, alcune scosse del grado 7.3 della scala Richter sono state direttamente attribuite alle trivelle per stessa ammissione dei petrolieri; in Indonesia un vulcano continua ad emettere fango grazie a perforazioni risalenti al 2004. Ci sono anche teorie secondo cui lo tsunami asiatico è stato amplificato dalle estrazioni di quasi 10 milioni di metri cubi di petrolio in Indonesia da parte della Exxon-Mobil”. Intanto la camera dei deputati ha approvato il Disegno di legge 1441, che sottrae alle Regioni e ai Comuni la valutazione di impatto ambientale in relazione alle concessioni di estrazione petrolifera.
ITALIA APPETIBILE – Nel frattempo le compagnie guardano con occhio attento all’Italia, il paese che potrebbe regalare molti milioni di metri cubi di petrolio estratto dal sottosuolo, oppure di biogas. Non importa se il petrolio è di pessima qualità a causa dell’alto tasso di zolfo che necessiterebbe milioni di euro l’anno per la manutenzione di ogni singolo centro oli, corrodendo i tubi nel giro di 90 giorni. Come disse la Medoil Gas per il progetto di Ombrina 2: “Ci sono molti metri di mare ad attutire il danno!“.
Del resto, non è un caso che la regione più sismica d’Italia, la Basilicata, sia quella più stressata dall’attività estrattiva di petrolio e gas fin dal dopoguerra. Ma meglio non dirlo in giro. Saremmo degli ignoranti allarmisti…
(Fonti: BBC, News Young)
5,0 / 5
Grazie per aver votato!

Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

0 Risposte a “TERREMOTI CAUSATI DALLE TRIVELLAZIONI, DOPO L’EMILIA ROMAGNA ANCHE L’OLANDA”

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.