Terremoti e restringimento: cosa sta succedendo alla Luna

Ha ispirato poesie, canzoni, dipinti, film, romanzi, opere teatrali e tutto quanto fa parte dell’arte e della inventiva. Dall’alto della sua luce pallida e ammaliante, faro nel buio della notte. Che illumina gli innamorati e i pensieri più romantici o reconditi. Parlo ovviamente della Luna.

La quale affascina l’uomo fin dalla notte dei tempi. Tanto da spingerlo ad arrivarci, come ora accade con i tentativi di approdo su Marte. Sebbene non pochi mettano in dubbio il fatto che l’uomo ci sia davvero arrivato. Giusto cinquant’anni fa.

Ma a parte ciò, la Luna è da decenni oggetto di ricerche scientifiche, le cui scoperte stimolano ancora di più la fantasia umana. A prescindere dall’apparenza estetica e romantica.

Ma una recente ricerca scientifica, pubblicata sulla rivista Nature Geoscience, da parte dell’università del Maryland, ha dimostrato due cose inquietanti: la Luna è attraversata da terremoti ed è in fase di rimpicciolimento. Scopriamone di [sta_anchor id=”luna”]più[/sta_anchor].

La Luna si sta rimpicciolendo ed è scossa da terremoti

luna terremoti

Come riporta MSN, le immagini della sonda Lunar Reconnaissance Orbiter (Lro) della Nasa, mostrato che la Luna si è progressivamente ‘essiccata’, lasciando sulla superficie migliaia di dirupi chiamati faglie inverse e che il processo sembra continuare ancora oggi.

Per comprendere come questo è accaduto il gruppo coordinato da Nicholas Schmerr ha utilizzato un algoritmo per analizzare i dati sismici raccolti dalle missioni Apollo tra gli anni ’60 e ’70.

In questo modo è stato possibile individuare l’epicentro di 28 terremoti lunari registrati tra il 1969 e il 1977, che sulla Terra avrebbero raggiunto una magnitudo compresa tra 2 e 5. Questi dati sono stati sovrapposti con quelli della sonda Lro, mostrando che almeno otto di questi terremoti sono stati causati esclusivamente dal movimento delle faglie.

Terremoti simile, osservano i ricercatori, continuano a scuotere la Luna ancora oggi.

“Abbiamo scoperto che alcuni dei terremoti registrati dalle missioni Apollo sono avvenuti molto vicino alle faglie viste nell’immagini riprese dalla missione Lro. E’ molto probabile che queste faglie siano ancora attive”, commenta Schmerr.

Si è visto inoltre che sei degli otto terremoti sono avvenuti quando la Luna si trovava all’apogeo, ossia al punto della sua orbita più lontano dalla Terra, o era molto vicina a esso.

“Questi risultati – conclude Schmerr – ci dicono che dobbiamo tornare sulla Luna. Con le missioni Apollo abbiamo imparato molto, ma abbiamo solo scalfito la superficie. Con i moderni sismometri potremmo capire molto di più sulla geologia lunare”.

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