UN PAESE CHE VA A PUTTANE…COME IL SUO PREMIER

Per quanto io mi sforzi nel tentativo di evitare di trattare le notizie da “gossip” riguardanti il nostro Premier, debbo ammettere che è proprio impossibile ignorarle, visto che qui non si tratta di un paio di “scappatelle” di un uomo di potere, ma di un giro di ragazze (qualcuno ha pensato di chiamarle anche mignotte) ospitate in quel di Milano, Sardegna o Bari, anche in incontri di una certa ufficialità istituzionale. Ad alcune Berlusconi avrebbe anche regalato gioielli, o proposto una carriera politica.

Nell’inchiesta sull’induzione alla prostituzione della procura di Bari ci sono almeno cinque incontri sospetti, tra cui in quattro occasioni, l’imprenditore barese Gianpaolo Tarantino, potrebbe aver reclutato donne da portare al Premier. D’altronde, sabato scorso, è stato lo stesso Tarantini ad ammettere e chiedere scusa al presidente del Consiglio, il quale, secondo lui, non sapeva nulla di ciò. Nel taccuino della Guardia di Finanza ci sono una trentina di nomi di donne che verranno ascoltate nei prossimi giorni, e due di queste, Patrizia D’Addario e Barbara Montereale, hanno potuto registrare o scattare foto all’interno di Palazzo Grazioli, dalla legge ritenuta assimilabile a residenza di Stato. Non solo: Barbara racconta anche di una certa facilità di accesso a Villa Certosa, dove c’erano anche ragazze straniere non riconducibili al giro di Tarantini. Le ragazze avrebbero anche raccontato che quella di non controllare agli ingressi o all’interno, fosse una disposizione arrivata dal Presidente stesso, o comunque dal suo staff.
Ma non finisce qui; essendo festini vip, non poteva di certo mancare la droga: gli investigatori chiedono a tutti gli indagati riscontri all’ipotesi di un traffico lungo la direttrice Bari-Civitavecchia-Olbia. Dalle intercettazioni telefoniche emerge, infatti, che alcuni dei partecipanti alle feste sarde e alcuni dei collaboratori di Tarantini facevano uso di sostanze stupefacenti.
Detto ciò in modo volutamente molto sintetico e superficiale, visto che su internet trovate un po’ di info su quello che è già stato definito il “Patrizia gate”, mi viene da fare 4 considerazioni:
1)      Chiedo a quanti negano l’esistenza di un “conflitto di interessi” mediatico (uno dei tanti) che riguarda Berlusconi, se ancora oggi hanno il coraggio di farlo, considerando che tutti i principali giornali nazionali ed esteri stanno parlando di questo scandalo, nonché TG3 e SKY, mentre tutte le altre reti televisive nazionali no? Siamo davvero in un Paese dove la libertà e il diritto d’informazione sono tutelati?
2)      Chiedo a quanti difendono il DDL sulle intercettazioni voluto da questo Governo, ritenendolo vitale per la nostra privacy, se, sempre alla luce di questo scandalo, ritengono che esso sia davvero utile a tutti noi o solo a chi, “lassù” ha qualcosa di più o meno grave da nascondere?
3)      Credo che alla luce di quanto è molto probabilmente accaduto, ad uscirne sconfitta sia la figura della donna, mortificata (forse anche gravemente inconsapevolmente) da quello stesso stereotipo di donna che il Cavaliere ha creato con le sue TV da vent’anni a questa parte; ossia belle, disponibili, con il Mondo dello spettacolo quale principale se non unica ambizione, e che, cosa ancor più grave, lo idolatra. Quello stesso stereotipo di donna che egli stesso ha portato nelle istituzioni sotto forma di parlamentari e addirittura Ministri. Dove sono i movimenti femministi di quarant’anni fa? Cosa pensano dell’essere rappresentati da gente come la Carfagna, la Brambilla, la Gelmini, o altre di cui nemmeno conosco il nome?  In effetti sono passati quarant’anni da quando le donne gridavano “Io sono mia”…troppo tempo.
4)      Il centro-sinistra forse ha miseramente l’ultima possibilità di dare una spallata al Cavaliere, cercando di approfittare di queste notizie gossippare che lo riguardano; visto che ha tentato prima di sconfiggerlo sul suo campo, ossia la TV, perdendo palesemente, e visto che a parte qualche eccezione (come l’IDV di Di Pietro) non riesce ancora ad utilizzare Internet come si deve. Se da un lato però, se Berlusconi dovrebbe perdere il consenso dei moderati cattolici che ancora lo votano, dovrebbe al contempo altresì uscirne rafforzato da quanti invece amano proprio queste notizie, e si esaltano nell’avere un Premier attorniato da belle donne e soldi; che se ne fregano della politica. E in Italia sono sempre di più.
Perché il suo partito non è un progetto, ma è solo un cartello “a sua immagine e somiglianza”. E se questa è l’immagine del suo leader…ho detto tutto.
Metto a confronto due foto e poi ditemi voi quanto esse siano lontane nel proprio significato:
  
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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