Uragano Matthew, lezione di Cuba alla capitalista America

Uragano Matthew sta fortunatamente perdendo la propria forza, dopo aver devastato Haiti, in particolare la penisola di Tiburon, nel Sudest del Paese, soprattutto le località di Jeremie e Les Cayes. Terza città dell’isola. E’ andata molto meglio a Cuba, mentre in Florida sono morte sei persone. Uragano Matthew da ieri sta attraversando Georgia, North Carolina e South Carolina a 120 km/h. A preoccupare sono soprattutto le inondazioni anormali che porterà. Comunque, il caso dell’uragano Matthew costituisce comunque una lezione di Cuba alla capitalista America.

Haiti devastata dall’uragano Matthew

Uragano Matthew haitiUragano Matthew ha devastato la già provata isola di Haiti. Le strade sono invase dal fango, molte vie di comunicazione rimangono impraticabili e un ponte è stato trascinato via dalla violenza delle acque. Secondo il bilancio comunicato dall’ufficio dell’Onu per gli aiuti umanitari (Ocha) in alcune zone sono andati perduti fino all’80% dei raccolti, e 350mila persone necessitano di aiuti umanitari; gli sfollati sono oltre 21mila e nella sola Jeremie l’80% degli edifici è stata rasa al suolo. Le vittime sono più di 900 e c’è anche un altissimo rischio colera, giacché le città sono invase da fiumi in piena, acque stagnanti e cadaveri umani e di animali.

Un altro duro colpo per il Paese che, nonostante sembri un altro mondo, fa comunque parte degli Stati Uniti dal 1863, dopo aver raggiunto l’indipendenza dalla Francia dal 1º gennaio 1804. Haiti, già economicamente povero e politicamente instabile, è stato flagellato da più eventi negli ultimi anni. Oltre all’attuale uragano Matthew, l’isola, è stata colpita nell’estate 2004 dall’uragano Jeanne, mentre nel gennaio 2010 a devastarla fu un disastroso terremoto.

Uragano Matthew non ha fatto vittime a Cuba

Uragano Matthew cubaCome riporta Contropiano, dopo il passaggio uragano Matthew nella zona orientale di Cuba, lo Stato Maggiore Nazionale della Difesa Civile ha tenuto una conferenza stampa a L’Avana, dove si è stato resocontato quanto era successo a sole poche ore dall’impatto del ciclone e in particolare nella provincia di Guantánamo. Mercoledi uragano Matthew si era scatenato a 85 Km. A est nordest di Cabo Lucrecia – Holguín – con un movimento di traslazione di 17 Km/ora e venti massimi sostenuti di 185 Km/o, con categoria 3 nella scala di Saffir Simpson, per poi dirigersi verso la penisola della Florida. A Cuba uragano Matthew è arrivato sulla terraferma a Punta Caleta in provincia di Guantánamo alle 18.00 di martedì 4 ottobre, ed è rimasto lì per circa cinque ore, per poi ritirarsi verso la Baia di Mate circa a mezzanotte.

I territori più danneggiati sono stati Imías, Maisí e Baracoa, che si trovano nella prima fase di recupero dei sistemi energetici, acqua, strade e comunicazioni, mentre continua il lavoro del gruppo per la valutazione dei danni e delle necessità per poter stabilire le priorità. Ancora non si può fare una stima esatta dei danni provocati in questi municipi. Nella riunione la popolazione è stata invitata a seguire con attenzione le informazioni, perchè le piogge e le inondazioni delle coste continueranno. Tutto il personale si deve mantenere nella zona di evacuazione per la sua sicurezza, sino a quando non si suggeriranno altre misure.

Non si registrano vittime a Cuba. Eppure uragano Matthew era un fattore oggettivo, uguale per tutti, ma le conseguenze sono state ben diverse in un paese poverissimo come Haiti, in un paese a fortissime disuguaglianze come gli Stati Uniti e in un paese povero ma dignitoso e socialista come Cuba. Vicinissimo, quasi attaccato, a Haiti. Fidel Castro si è preso un’altra bella rivincita contro il diavolo capitalista. Il mio terzo articolo in assoluto, scritto nell’ottobre 2005, aveva come titolo: Il vento che soffiò sui poveri. E parlava delle conseguenze disastrose che l’uragano Katrina ebbe sullo stato di Orlando – anch’esso notoriamente povero – qualche settimana prima. Sono passati undici mesi esatti e non è cambiato nulla. L’America è sempre quella delle disuguaglianze e delle contraddizioni.

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Una risposta a “Uragano Matthew, lezione di Cuba alla capitalista America”

  1. Mi fa piacere si. Cuba, e la sua politica, presenta molti spunti positivi come altri negativi. Cuba a parte, bisogna sempre tenere nel mirino il nemico di sempre: Il Capitalismo.

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