La vegetazione vede la prevalenza di due tipi di alberi: il cerro e il faggio, due specie che predominano l’una sull’altra in funzione della pendenza, dell’altitudine, del substrato pedologico e delle variazioni microclimatiche. Il cerro si sviluppa prevalentemente su substrati argillosi e marnosi, con condizioni climatiche intermedie e con tolleranza di periodi siccitosi. Quanto alla fauna, se si è fortunati si possono incrociare dei cervi. Oltre che splendide e colorite farfalle. L’area è ben curata e tutelata dalla Guardia forestale. Offre altresì la possibilità di fare pic nic, con diverse panche e tavoli in legno, un bar, wc, spazi per la brace. Il tutto in legno e senza deturpare il contesto. Nel suo insieme, per la natura verdeggiante e l’efficienza organizzativa, dà l’impressione di trovarsi in Trentino.
Comunque, il comune di Vastogirardi vanta anche altro. Ricordiamo: i resti di un santuario sannitico del II secolo a.C. in località S. Angelo; l’eccezionale complesso del castello fortificato, corte interna e complesso parrocchiale; la Chiesa di S. Nicola di Bari. Dall’Unità d’Italia a popolazione ha subito una decimazione demografica soprattutto a partire dagli anni ’60, quando in molti sono emigrati, soprattutto in Germania e in Svizzera. Seguendo così il destino di molti luoghi montanari italiani. La maggiore comunità di oriundi si trova tuttavia nella regione canadese dell’Ontario (600); segue Denver (USA) con 400 oriundi. Tra le personalità straniere con origini di Vastogirardi compaiono il cantante Tony Bennett e il fisico e accademico Franceschetti.