VINCENZO CARFORA NUOVO SINDACO DI CASORIA

SOSTENUTO DA UNA COALIZIONE A META’ TRA CENTRO-SINISTRA E TERZO POLO, HA SCONFITTO NETTAMENTE AL BALLOTTAGGIO L’ASSESSORE USCENTE MASSIMO IODICE

Sorpresa a Casoria, Comune a Nord di Napoli passato ai disonori delle cronache per i fattacci legati al Premier e a Noemi Letizia. Qui le amministrative pure hanno una certa rilevanza, giacché si tratta di un Comune che vanta quasi 80mila abitanti, di cui quasi 60mila aventi diritto al voto. Parlo di sorpresa poiché il candidato Vincenzo Carfora l’ha spuntata al ballottaggio su Massimo Iodice con il 58% dei consensi. Al primo turno il secondo aveva ottenuto maggiori voti, il 37% delle preferenze rispetto a Carfora, 33%. 


Ma soprattutto la coalizione a sostegno del primo aveva sfiorato il 42% dei consensi, distaccando quella di Carfora di ben 10 punti percentuali. Invece al ballottaggio tutto si è ribaltato, con Vincenzo Carfora che ha ottenuto 15.701 voti con una percentuale pari al 57,9%, mentre Massimo Iodice ha ottenuto 11.416 voti per una percentuale pari al 42,09%. Insomma, tutto si è ribaltato. Probabilmente molti elettori di Iodice al secondo turno hanno cambiato idea, e il neo eletto Sindaco ha ricevuto diversi voti anche tra gli elettori del Pdl.
Da sottolineare anche il dato dell’astensionismo, visto che i votanti sono stati appena il 44%.

UNA COALIZIONE PARTICOLARE – Vincenzo Carfora – medico di famiglia e cardiologo – batte dunque Massimo Iodice, ex Assessore alle finanze della precedente Giunta di centro-destra il cui mandato è terminato lo scorso febbraio causa sfiducia. Tale vicenda politica aveva anche portato al secondo commissariamento per il Comune in soli 6 anni. La prima volta nell’ottobre 2005 causa infiltrazioni camorristiche; allora a governare vi era una coalizione di centro-sinistra.
Ma la vera chicca di queste elezioni casoriane è stata la coalizione a sostegno di Vincenzo Carfora. Si sono trovati insieme infatti Partito democratico, Italia dei valori – e fin qui nulla di strano – ma anche Alleanza per l’Italia e Futuro e libertà (più la lista civica “Noi di Arpino autonoma” che in dote ha portato circa mille voti). Insomma, una via di mezzo tra centro-sinistra e Terzo polo. Non a caso venerdì scorso sul palco degli oratori, in occasione della chiusura della campagna elettorale, si sono trovati insieme sul palco Rutelli e Di Pietro, ma anche Diodato, uomo di destra proveniente dall’Msi prima ancora che finiano, e un esponente locale del Partito democratico. Tutti insieme appassionatamente, per una città in cui Alleanza per l’Italia ha ottenuto il 12%, complice soprattutto la presenza di molti “pezzi da 90” transfughi dal Partito socialista.

MA E’ ARRIVATO ANCHE L’APPOGGIO DEL PDL – Ma Carfora è riuscito nell’impresa di ottenere anche una parte dei voti dell’elettorato del Pdl. Non tanto per merito proprio, quanto per la volontà del Sindaco uscente Stefano Ferrara di boicottare Iodice. Secondo Ferrara, quest’ultimo si è avvalso di un appoggio da parte di persone poco “pulite” e legate alla criminalità locale, le quali avrebbero addirittura accompagnato Iodice nei vari seggi; in una sorta di gesto intimidatorio.
A proposito di Pdl, per queste elezioni si era impegnato personalmente anche Nick o’ mericano, Nicola Cosentino, il quale con una visita la domenica precedente il primo turno elettorale, aveva designato il candidato del Popolo della libertà; ovvero il Sindaco uscente Stefano Ferrara. La questione candidatura aveva aperto una crepa interna al partito del Cavaliere, poiché nel mese di marzo fino a inizio aprile, il candidato designato per il centro-destra era Massimo Iodice, fortemente voluto dal consigliere regionale Gennaro Nocera e dal Senatore nonché Sindaco di Afragola Vincenzo Nespoli. Una candidatura che avrebbe portato anche un’alleanza con l’Udc. Ma a mettersi di traverso appunto Nicola Cosentino, coordinatore regionale del Popolo della libertà giunto appositamente nella cittadina casoriana. E non si muova una foglia che Nick o’ mericano non voglia; come d’altronde successo a Napoli per Lettieri.

Ultima curiosità l’exploit dell’Udc, che si è aggiudicato il primato tra i partiti, con il 14% dei consensi. Ma Casoria è anche questo: una città nostalgicamente socialista e democristiana.


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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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