Vip morti nel 2018, ultima Normal Gimbel: elenco completo

Quali sono i Vip morti nel 2018? Il 2017 ha visto la scomparsa di diversi Vip, tra politici, musicisti, attori ed altri profili professionali. Ricordiamo ad esempio Adam West, Paolo Villaggio, Jeanne Moreau, Jerry Lewis, Gastone Moschin. Tra i cantanti ricordiamo Leone Di Lernia, Chuck Berry, Rino Zurzolo, Robert Miles, Chris Cornell, Chester Bennington, Johnny Hallyday e Lando Fiorini. Giusto per citare qualche nome. Qui l’elenco completo. Chi sono i Vip morti morti nel 2018? Ultimo Norman Gimbel. Ecco l’elenco completo dei Vip morti nel 2018.

Vip morti nel 2018, attori, attrici e registi

darlanne fluegelIl 6 gennaio è morta Darlanne Fluegel, aveva 64 anni. L’attrice era la bionda Eve, fidanzata di Robert De Niro, nel capolavoro di Sergio Leone. Aveva recitato anche in «Vivere e morire a Los Angeles», «Sorvegliato speciale» e in «Hunter». La star si è spenta dopo essere stata colpita da una forma molto precoce di Alzheimer che le era stata diagnosticata a soli 56 anni. Fluegel era nata il 25 novembre 1953 a Wilkes-Barre, in Pennsylvania, e, prima di debuttare nel cinema, si era fatta notare come modella. La data della morte è lo scorso 15 dicembre presso la sua abitazione ad Orlando in Florida ma – come riporta l’Hollywood Reporter” – la notizia è stata diffusa solo adesso da parte della figlia, Jenna Carey.

novello novelliIl 10 gennaio è morto l’attore Novello Novelli, nome completo Novellantonio. Aveva 87 anni. Era famoso per aver recitato in film di Francesco Nuti, Alessandro Benvenuti, Leonardo Pieraccioni. Nei quali svolgeva sempre il ruolo del vecchio toscanaccio. Nato a Poggibonsi, aveva abbandonato il lavoro di geometra per dedicarsi allo spettacolo: prima come impresario dei fratelli Santonastaso e poi come attore nel 1981 con “Ad Ovest di Paperino” di Alessandro Benvenuti. I suoi numerosi film comici sono divenuti di grandissima popolarità, con ruoli sempre da caratterista con un marcato accento toscano. Tra i film di maggiore successo, da ricordare “Io Chiara e lo Scuro” (Maurizio Ponzi 1982); “Tutta colpa del Paradiso” (Francesco Nuti, 1985); “Caruso Pascoski di padre polacco” ( Francesco Nuti, 1988) “Benvenuti in casa Gori” (Alessandro Benvenuti, 1990) ; “Cari Fottutissimi amici” (Mario Monicelli, 1994).

Irina SanpiterIl 4 febbraio è morta l’attrice russa Irina Sanpiter, aveva 60 anni. Malata di leucemia da quanto aveva 27 anni, si è spenta a 60 anni all’Ospedale Umberto I dove era ricoverata da 8 mesi. A renderla celebre in Italia fu l’indimenticabile ruolo di Magda nel film “Bianco, Rosso e Verdone” del 1981.  L’ultima apparizione cinematografica fu sempre nel 1981 con Mario Merola nel film “ Lacrime napulitane” diretto da Ciro Ippolito. L’attrice lasciò la recitazione e diventò cantante. Negli anni ’90 abbandonò la carriera impegnandosi diversamente nel campo musicale come organizzatrice di concerti. Irina era sposata dal 1984 con il produttore musicale Toni Evangelisti.

john mahoneyIl 4 febbraio è morto anche l’attore inglese naturalizzato statunitense John Mahoney, star della sit-com Frasier, nel ruolo di Martin Crane, padre del protagonista, per 11 anni (1993-2004). Aveva 77 anni. Dopo tanti film, raggiunge la notorietà grazie all’amicizia con i fratelli Coen, reciterà per loro ne Barton Fink. È successo a Hollywood (1991) e Mister Hula Hoop (1994) con Paul Newman e Tim Robbins. Comparirà in altri film come Giovani, carini e disoccupati (1994) di Ben Stiller; Il presidente. Una storia d’amore (1995) con Michael Douglas; Il senso dell’amore (1996) con Cameron Diaz; Schegge di paura (1996); L’amore secondo Dan (2007); Il primo amore non si scorda mai (2010). John Mahoney è stato doppiatore per cartoni animati e in tv ha recitato in diverse serie.

john gavinIl 10 febbraio è morto John Gavin, celebre per aver interpretato film leggendari come Spartacus (nei panni di Giulio Cesare) e Psycho (dove era Sam Loomis) e infine ambasciatore in Messico su incarico del presidente Ronald Reagan, ruolo che ricoprì dal 1981 al 1986. Recitò anche con Sophia Loren in Olympia e nel 1971 fu scritturato come James Bond in Agente 007 – Una cascata di diamanti, ruolo che però poi fu affidato allo scozzese Sean Connery. E’ morto a 86 anni nella sua casa di Beverly Hills in California.

 Emma G. M. ChambersIl 21 febbraio è morta Emma G. M. Chambers, un’attrice britannica. Era nota per aver interpretato il ruolo di Alice Tinker nella commedia della BBC The Vicar of Dibley e di Honey Thacker nel film Notting Hill (1999), che rappresenta la prima interpretazione sul grande schermo. La seconda è stata in The Clandestine Marriage, regia di Christopher Miles (1999). Prima e dopo tanta televisione.

luigi de filippoIl 31 marzo è morto Luigi De Filippo, figlio di Peppino, macchiettista e celebre spalla del grande Totò. Nonché fratello di Eduardo. Aveva 87 anni. Ultimo erede della dinastia del teatro ispirato a Edoardo. Attore, regista e sceneggiatore, fino a metà gennaio era stato in scena, con “Natale in casa Cupiello”, al Teatro Parioli di Roma di cui era direttore artistico.

Milos FormanIl 14 aprile è morto Milos Forman, aveva 86 anni. Regista ceco famoso per film come Qualcuno volò sul nido del cuculo (1975) e Amadeus (1984). La notizia è stata confermata all’agenzia di stampa ceca CTK dalla moglie, che ha spiegato che Forman è morto dopo una breve malattia. Nella sua carriera, Forman vinse due Golden Globe e due premi Oscar, per i suoi due film più famosi, e si fece conoscere per il suo impegno contro il regime comunista in Cecoslovacchia. Aveva diretto nel 2006 il suo ultimo film, L’ultimo inquisitore.

isabella biaginiIl 14 aprile è morta Isabella Biagini, aveva 74 anni. Attrice, show girl e imitatrice. Era ricoverata in un hospice della capitale. Nata nel 1943 a Roma, il vero nome era Concetta Biagini, aveva esordito nel 1955 con una piccola parte nel film Le amiche di Michelangelo Antonioni. Poi il passaggio alla tv, con ruoli comici e da svampita in tanti varietà degli anni Sessanta e Settanta e la partecipazioni a diverse commedie all’italiana . Ironica e dissacrante, aveva un talento anche come imitatrice, indimenticabile la sua Mina. Segnata da una vita sentimentale difficile e da due matrimoni falliti, ha avuto una figlia Monica, morta nel 1998. Nel 2016 aveva denunciato la sua difficile condizione economica.

vittorio tavianiIl 15 aprile è morto il regista Vittorio Taviani, aveva 88 anni. Con il fratello Paolo ha firmato capolavori della storia del cinema italiano da Padre Padrone (Palma d’oro a Cannes nel ’77) a La Notte di San Lorenzo a Caos fino a Cesare deve morire (Orso d’oro a Berlino).

r lee ermeyIl 16 aprile è morto R. Lee Ermey, aveva 74 anni. L’attore si è spento per le complicazioni di una polmonite. Nato in Kansas, R. Lee Ermey era un ex istruttore dei Marine: si era arruolato perché, dopo numerosi arresti subiti, il giudice gli aveva detto di scegliere tra il carcere o la vita militare. Prese parte alla guerra del Vietnam e e per due volte fu mandato in missione a Okinawa. E grazie a questa formazione, Ermey ha poi fatto carriera a Hollywood con ruoli di autoritari uomini in divisa. Ha esordito al cinema nel 1979 con «Apocalypse Now» nel ruolo di un pilota di elicottero. Nel 1987 per la sua memorabile interpretazione nel film di Kubrick ha ricevuto anche una nomination ai Golden Globe. Ha dato la voce al sergente di «Toy Story» e a un personaggio dei Simpson. Senza divisa, invece, ha interpretato il sindaco Tilman nel film di Alan Parker «Mississipi burning» (6 nomination e un Premio Oscar).

verne troyerIl 22 aprile è morto Verne Troyer, deceduto in un ospedale a Los Angeles. Verne Troyer, aveva 49 anni. L’attore era celebre per il ruolo di Mini Me interpretato nella serie Austin Powers. Era depresso e qualche giorno fa era stato ricoverato per un non meglio specificato abuso di alcol. Affetto da nanismo aveva però intrapreso una discreta carriera cinematografica. Ma dal 2009 non lo si vedeva sul grande schermo. E forse proprio per questo la sua condizione psicologica è precipitata. Il rapporto di polizia, stilato lunedì, parla di avvelenamento da alcol.

pamela gidleyIl 30 aprile è morta l’attrice Pamela Gidley, aveva 52 anni. Nel 1992 aveva recitato in Fuoco cammina con me di David Lynch, il prequel della serie tv Twin Peaks.Nel film per cui era più nota, Gidley interpretava il ruolo di Teresa Banks, una prostituta uccisa prima di Laura Palmer dal suo stesso assassino. Per chi ha seguito la serie: è il primo personaggio a indossare l’anello con la pietra verde. Gidley ha continuato a fare l’attrice fino agli anni Duemila senza grandi successi; l’ultimo film in cui ha recitato è uscito nel 2005. La sua famiglia non ha diffuso informazioni sulle cause della sua morte, ma ha detto che è morta «in pace» a casa sua, a Seabrook, nel New Hampshire.

Paolo FerrariIl 6 maggio è morto Paolo Ferrari, grande attore di teatro, per anni in ditta con Valeria Valeri e straordinario interprete dell’Opera da tre soldi di Brecht, ma anche del grande schermo. Ha lavorato con registi come Blasetti, Zeffirelli e Petri. È stato anche un famoso doppiatore. E un’icona della tv. Nato a Bruxelles il 26 febbraio 1929, è morto a 89 anni. La sua carriera comincia da bambino, a 9 anni. Alla radio Eiar con un programma in cui interpretava il balilla Paolo. Aveva debuttato nel film Ettore Fieramosca, regia di Alessandro Blasetti, col nome di ‘Tao’ Ferrari. Nel varietà radiofonico Rosso e nero n° 2, recita con Nino Manfredi e Gianni Bonagura. Impara tutto, adora quello che fa con tutto se stesso. Quasi 40 film. Con Steno, Corbucci, Zeffirelli, Malasomma, Festa Campanile, Veronesi, Petri, Canevari. Dalla fine degli anni Quaranta è la voce di David Niven in Scala al paradiso (1948), Franco Citti in Accattone di Pier Paolo Pasolini e quella di Jean-Louis Trintignant nel Sorpasso di Dino Risi. Negli anni Settanta ridoppia Humphrey Bogart in Il mistero del falco, Il grande sonno, Agguato ai tropici. Ma è anche il Bond di Roger Moore in Gold, è Tomás Milián in Dove vai tutta nuda?, Richard Burton in La quinta offensiva, Dean Martin in 10.000 camere da letto, o Clive Francis in Arancia meccanica. Girano intorno al suo mondo Vittorio Gassman, Marina Bonfigli, che sposa, la Rai è la televisione più bella del mondo. Paolo Ferrari poteva raccontarne ogni angolo, ogni luce, nel 1960 presenta anche il Festival della canzone italiana di Sanremo, insieme a Enza Sampò. Negli anni Sessanta diventa popolarissimo. È la pubblicità televisiva del Dash a fare entrare il suo naso, i capelli brizzolati, le mani, nelle case degli italiani. al 1969 al 1971 partecipa alla serie dedicata a Nero Wolfe, nel ruolo di Archie Goodwin al fianco di Tino Buazzelli. Poi Accadde a Lisbona, al fianco di Paolo Stoppa. Negli anni Ferrari è stato uno dei protagonisti della serie tv Orgoglio, in cui appare in tutte e tre le stagioni come il marchese Giuseppe Obrofari, uno dei personaggi principali e capostipite della famiglia protagonista. Nella soap opera Rai Incantesimo (9 e 10) ha il ruolo di Luciano Mauri. È il “pensionato” del serial televisivo di Rai 2 Disokkupati del 1997. E nel 2006 vince il Premio Gassmanalla carriera.

ermanno olmiIl 7 maggio è morto Ermanno Olmi, aveva 86 anni. Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale di Asiago. In origine il regista bergamasco, classe 1931, fece le sue esperienze nel documentario, curando il servizio cinematografico della Edisonvolta per la quale realizzò decine di titoli: tra i più noti La diga sul ghiacciaio, Tre fili fino a Milano, Un metro è lungo cinque. Si tratta sì di testimonianze dell’attività della società elettrica, come negli auspici dell’azienda committente, però già piene di attenzione per gli sforzi e l’operosità della gente che vi lavora. Degli anni Cinquanta sono anche alcuni ‘corti’ a soggetto, come Manon finestra 2 e Grigio (col testo di Pier Paolo Pasolini). Il 1959 è l’anno del primo lungometraggio, Il tempo si è fermato, destinato in origine a essere un documentario e che viene presentato alla Mostra di Venezia. Ancora a Venezia, due anni dopo, Olmi porta Il posto, delicata storia di due giovani al primo impiego in un’azienda milanese ai tempi del cosiddetto boom economico. Segue I fidanzati, ambientato nel milieu operario ma dove si affacciano già preoccupazioni per la crisi dei sentimenti. Con E venne un uomo (1965), biografia di papa Giovanni XXIII, il regista dà spazio al proprio sentire religioso, però in forma sempre terrena ed eminentemente umana. Dopo alcuni film variamente risolti, già più tinti di metafora (Un certo giorno, Durante l’estate, La circostanza), realizza quello che resta con ogni probabilità il suo capolavoro: L’albero degli zoccoli, fiaba contadina che a Cannes vince una Palma d’Oro di straordinario significato per un film parlato in dialetto bergamasco, recitato da attori non professionisti, tutto affidato all’espressività di gesti atavici. Circondato da una fama internazionale, Olmi si trasferisce ad Asiago, in provincia di Vicenza, e nel 1982, a Bassano del Grappa, dà vita a Ipotesi Cinema, “bottega del cinema” che collaborerà con la Rai di Paolo Valmarana e sfornerà nuovi registi. Tra questi Roberta Torre che ricorda il Maestro, grande incantatore Colpito da una malattia invalidante, e da conseguente depressione, il regista resta lontano dal set per un lungo periodo. Vi torna nella seconda metà degli anni Ottanta con la parabola Lunga vita alla signora! (Leone d’Argento) e con La leggenda del Santo bevitore, Leone d’Oro a Venezia, tratto dal romanzo di Joseph Roth che il critico e amico Tullio Kezich (poi suo co-sceneggiatore nel film) gli ha fatto conoscere. Per questo film Olmi si avvale di attori professionisti come Rutger Hauer e Anthony Quayle; replicherà l’esperienza cinque anni dopo, dirigendo Paolo Villaggio nel Segreto del bosco vecchio, dal romanzo di Dino Buzzati. Dal 2000 in avanti la filmografia olmiana inanella titoli di assoluta originalità. Intanto l’eccezionale Il mestiere delle armi, opera di respiro rosselliniano sugli ultimi giorni della vita di Giovanni dalle Bande Nere; poi Cantando dietro i paraventi, fiaba pacifista in costume interpretata da Bud Spencer assieme a un cast di attori orientali. Del 2007 è la parabola cristologica Centochiodi, che Olmi dichiara essere il suo ultimo film narrativo prima di dedicarsi esclusivamente al documentario. In realtà dirigerà ancora storie di fiction, col Villaggio di cartone e col dolente, bellissimo Torneranno i prati (2014), ambientato nelle trincee dell’altopiano di Asiago durante la prima guerra mondiale. Titolare di Leone d’Oro alla carriera e di una quantità di altri premi italiani e internazionali, Olmi è anche l’autore di alcuni libri: il più noto è Ragazzo della Bovisa, ma il titolo più bello resta L’Apocalisse è un lieto fine. Storia della mia vita e del nostro futuro (Rizzoli).

margot kidderIl 13 maggio è morta l’attrice americana Margot Kidder, famosa per l’interpretazione di Lois Lane nel film “Superman” diretto da Richard Donner al fianco dell’attore Christopher Reeve, è morta all’età di 69 anni nella sua abitazione di Livingston, negli Stati Uniti. Le cause del decesso non sono state ancora rese note. La Kidder aveva esordito sul grande schermo con Le due sorelle, un thriller psicologico diretto da Brian DePalma, nel 1973, e nel 1978 aveva raggiunto il successo a livello mondiale con l’adattamento cinematografico di Superman, dove l’attrice interpretava la giornalista innamorata del supereroe. Nel 1996 le viene diagnosticato un disturbo bipolare e anche per via di un incidente stradale, la Kidder non aveva più ricoperto ruoli di successo sul grande schermo, e si concentrò solo sulle apparizioni in televisione. Memorabile la sua apparizione nel 2004 nella serie Smalville che racconta la vita di Clark Kent da giovane.

anna maria ferreroIl 21 maggio è morta Anna Maria Ferrero, aveva 84 anni. Lo annuncia il marito, Jean Sorel, con cui era sposata dal ’62. Dopo il matrimonio decise di abbandonare la carriera cinematografica: la sua ultima interpretazione è stata accanto a Nino Manfredi in un episodio del film Controsesso (1964).
Protagonista di tanti film diretti da Carlo Lizzani come L’oro di Roma, Mario Monicelli, Vittorio De Sica, Michelangelo Antonioni, negli anni Cinquanta era stata la compagna di Vittorio Gassman, con cui aveva interpretato anche un Amleto per la Rai. Attrice anche di teatro, ha più volte vestito i panni di Ophélie e Desdemona ed è stata un’indimenticabile Irma la Dolce.

alan o neillL’8 giugno è morto Alan O’Neill, all’età di 47 anni, attore noto per il suo ruolo nella serie tv Sons of Anarchy. E’ stato trovato senza vita dalla sua ragazza, secondo quanto riferito dalla polizia, nel corridoio del suo appartamento. La sua carriera risale agli anni ’90 ed è conosciuto in particolare per il suo ruolo di Hugh nella sesta e settima stagione di SoA, oltre che di Keith McGrath in Fair City; inoltre ha preso parte ad un popolare show inglese chiamato Inspector George Gently ed era stato annunciato come componente del cast in un film horror di prossima uscita intitolato Charlie Lives. Secondo le prime informazioni dei media locali l’attore di origini irlandesi, 47 anni, potrebbe essere deceduto per problemi cardiaci.

eunice gaysonIl 9 giugno è morta l’attrice Eunice Gayson, aveva 90 anni. Meglio conosciuta come la prima “Bond Girl” della serie dello 007 più famoso della storia del cinema. Gayson interpretò il ruolo di Sylvia Trench al fianco di Sean Connery nel primo film della saga, Agente 007 – Licenza di uccidere, nel 1962. Nata nel Surrey nel 1928, fu l’unica “Bond Girl” a partecipare a due film della serie. Nel 1963 compare infatti in 007, dalla Russia con amore. In precedenza aveva interpretato altri ruoli, come nel film horror del 1958 La Vendetta di Frankenstein.

claude lanzmannIl 5 luglio è morto Claude Lanzmann, giornalista e regista francese, autore del film Shoah, è morto oggi, a Parigi, all’età di 92 anni: è quanto annuncia il suo editore Gallimard. Strenuo difensore della causa di Israele e amico di Jean-Paul Sartre, nella sua lunga vita Lanzmann fu anche filosofo e scrittore. Francese, figlio di immigrati bielorussi, Lanzmann è noto soprattutto per il documentario fiume, di nove ore, sullo sterminio degli ebrei durante la Seconda guerra Mondiale. È stato premiato con l’Orso d’oro alla carriera a Berlino nel 2013.

carlo vanzinaL’8 luglio è morto Carlo Vanzina, regista, sceneggiatore e produttore, insieme al fratello Enrico che si è dedicato più alla scrittura. Aveva 67 anni. Diplomatosi alla scuola francese Chateaubriand di Roma, Carlo inizia la carriera nel cinema nei primi anni ’70 come aiuto regista di Mario Monicelli nei film ‘Brancaleone alle crociate’ (1970) e poi ne ‘La mortadella’ (1971). Dopo aver collaborato con il padre (‘Anastasia mio fratello’, 1973) e con Alberto Sordi (‘Polvere di stelle’, 1973), nel 1976 dirige il suo primo film, ‘Luna di miele in tre’, scritto dal fratello Enrico e con protagonista Renato Pozzetto. Da allora ha realizzato, nel corso di circa quarant’anni di carriera una sessantina di film. Si va dalla scoperta di Diego Abatantuono nel 1982 (‘Eccezzziunale… veramente’ e ‘Viuuulentemente mia, entrambi del 1982’), a quel ‘Sapore di mare’ uscito in sala l’anno dopo che è sempre stato il suo film più amato. Un anno fortunato comunque il 1983 per i prolifici fratelli della commedia all’italiana, mai troppo amati dai critici con cui ebbero sempre a discutere tra mille polemiche. Esce infatti, sempre nel 1983, quel Vacanze di Natale considerato il padre di tutti i ‘cinepanettoni’.

jimmy il fenomenoIl 7 agosto è morto Luigi Origene Soffrano, meglio noto come Jimmy il Fenomeno. L’attore è morto a 86 anni nella casa di riposo per anziani di Milano dove viveva dal 2003. Jimmy, che ha prestato il suo volto strambo a decine di commedie negli anni 70 e 80, nel 2010 aveva lanciato un appello per avere il sussidio della Legge Bacchelli. Negli anni 80 era diventato famoso anche in tv, partecipando come spalla di Ezio Greggio a Drive In. In quasi cinquant’anni di carriera è apparso in oltre 150 film, da quelli interpretati da Totò e Aldo Fabrizi per arrivare alla commedia sexy all’italiana degli anni 70 dove ha partecipato in piccoli ruoli sempre caratterizzati dal suo sguardo strabico, la sua parlata dialettale e la sua sconclusionata risata. Finito il periodo della commedia trash si è conclusa anche la sua carriera. A metà degli anni 90 ha lasciato Roma per trasferirsi a Milano e poi, nel 2003, costretto a muoversi su una sedia a rotelle, è andato a vivere nella residenza per anziani “La casa per coniugi”.

antonio pennarella zio nunzioIl 24 agosto è morto Antonio Pennarella, aveva 58 anni. Artista noto al grande pubblico sopratutto per avere interpretato il ruolo di Nunzio Vintariello di «Un posto al sole». Aveva 58 anni ed era malato da tempo.Dal teatro al cinema, passando per la tv, Pennarella lavorò in diverse fiction italiane da «La squadra» a «Provaci ancora prof». Ma è con la soap «Un posto al sole» che riuscì a farsi conoscere e ad aumentare a propria popolarità. Interpretando il ruolo del boss Nunzio Vintariello, nonno del giovane Nunzio Cammarota.

vanessa marquez erIl 30 agosto è morta Vanessa Marquez, nota per essere tra i protagonisti della Serie Tv con George Clooney: ER, medici in prima linea. è stata uccisa nella sera di giovedì a casa sua a Pasadena in California. Gli agenti erano stati chiamati perché la donna era preda di una crisi epilettica e dava segnali di instabilità mentale. La polizia ha tentato di convincerla a ricoverarsi in ospedale, ma dopo un’ora e mezza di trattative, l’attrice – ha detto l’ufficio dello sceriffo – ha imbracciato un fucile a pallini intimando ai poliziotti di andarsene. A quel che risulta la polizia a quel punto ha aperto il fuoco uccidendo la donna. Avrebbe compiuto 50 anni il prossimo dicembre.

burt reynoldsIl 6 settembre è morto Burt Reynolds, a 82 anni è morto stroncato da un infarto. Soffriva da anni di problemi di cuore e nel 2010 fu anche sottoposto ad intervento chirurgico. Classe ’36, Reynolds aveva davanti una promettente carriera da giocatore di football prima di essere costretto a rinunciare in seguito a delle lesioni. Il suo debutto da attore fu alla fine degli Anni 50 in televisione in alcune serie, e ben presto divenne popolare con Hawk l’indiano (da parte di padre era di origini cherokee). Alla fine degli Anni 60 è nello spaghetti western “Navajo Joe” di Sergio Corbucci, da lui stesso definito tuttavia il film più brutto a cui abbia mai preso parte. Il grande successo arriva nel 1972 con “Un tranquillo weekend di paura” (Deliverance), nel quale interpreta un personaggio di nome Lewis Medlock. Ben presto divenne un sex symbol, anche per i suoi baffi. Sempre nel 1972, andando contro i tabù, posò nudo per la rivista Cosmopolitan. In seguito si pentì della decisione e secondo quanto scrive Cnn, lo status di sex symbol distrasse l’attenzione da “Deliverance” impedendo che il film vincesse l’Oscar. La candidatura all’Oscar come miglior attore non protagonista venne tuttavia con “Boogie Nights – L’altra Hollywood” (1997). Sempre secondo quanto scrive Cnn, Reynolds disse no anche a ruoli importanti come come quello di James Bond oppure Rocky nel 1977 o ancora per il ruolo di Ian Solo in Guerre stellari. Era anche stato preso in considerazione nel 1968 per interpretare l’horror “Rosemary’s Baby” (Nastro rosso a New York), e nel 1983 per il ruolo di Garreth in “Voglia di tenerezza”, andato a Jack Nicholson. Anche in questi casi si pentì. “Accettavo le parti più divertenti – disse in un’intervista – non quelle più impegnative”.

Il 15 settembre è morta Kirin Kiki all’eta di 76 anni, in seguito a una lunga malattia. La sua principale attività nel mondo del cinema è stata quella di interprete e tra i lavori più interessanti possiamo citare la partecipazione nel film Chronicle of My Mother (2011) di Masato Harada dove ha interpretato la parte di Yae. Interprete di numerosi film del maestro Kore’eda, la sua interpretazione più recente è proprio quella nel film vincitore della palma d’Oro al Festival di Cannes del 2018 Un affare di famiglia (guarda la video recensione) di Kore’eda stesso.

barbara nascimbeneIl 17 settembre è morta Barbara Nascimbene, l’attrice ex di Massimo Ranieri. Tra i suoi film l’Esorciccio di Ciccio Ingrassia. È morta all’alba all’ospedale San Camillo di Roma. Avrebbe compiuto 60 anni tra pochi giorni, il 28 settembre. Attrice di successo negli anni ’70 – ’80, ha avuto una relazione di 10 anni con Massimo Ranieri. Figlia di un direttore e compositore d’orchestra, aveva esordito giovanissima nel film l’Esorciccio in cui interpretava la parodia di Linda Blair nell’Esorcista. Una breve relazione anche con Miguel Bosè con il quale ha lavorato nel film Il garofano rosso.Con Lino Banfi ha lavorato nel film La liceale seduce i professori. L’ultimo suo film Identificazione di una donna di Michelangelo Antonioni. Per la televisione nell’84 ha lavorato nella serie Nata d’amore di Duccio Tessari, I due prigionieri di Anton Giulio Majano, Il ricatto di Tonino Valerii. L’ultima apparizione nel ’94 com L’ispettore Sarti di Giulio Questi.

celeste yarnallIl 15 ottobre è morta Celeste Yarnall, aveva 74 anni. Sul set fece perdere la testa a Elvis Presley e interprete memorabile della serie classica del telefilm « Star Trek», è morta nella sua casa di Westlake Village, in California, in seguito ad un tumore. Yarnall era stata una delle «swinging chicks» degli anni Sessanta e fu nominata «Bellezza fotogenica dell’anno» dalla stampa estera al Festival di Cannes nel 1968. Era stata la ragazza per cui Elvis Presley aveva cantato «A little less conversation» nel film «Live a little, love a Little» (1968).

Carlo GiuffréIl primo novembre si è spento Carlo Giuffré, che avrebbe compiuto 90 anni tra un mese. Nato il 3 dicembre 1928 ebbe successo anche grazio al sodalizio con il fratello Aldo, scomparso nel 2010. Giuffrè si è diplomato all’Accademia nazionale d’arte drammatica, iniziando poi a lavorare con il fratello Aldo in teatro nel 1947. Due anni dopo la coppia debuttò con Eduardo De Filippo. In una fase più matura della sua carriera, insieme al fratello Aldo si avviò di nuovo al repertorio di Eduardo mettendo in scena, anche come regista, “Le voci di dentro”, “Napoli milionaria!”, “Non ti pago” e “Natale in casa Cupiello”. Numerose le sue interpretazioni cinematografiche e nelle fiction televisive. Fra queste ultime ricordiamo Tom Jones (1960) e I Giacobini (1962), diretto Edmo Fenoglio. È uno dei volti più caratteristici dell’ultima fase dalla Commedia all’italiana, regalando al genere personaggi come il Vincenzo Maccaluso di La ragazza con la pistola (1968), il Silver Boy di Basta guardarla (1971), il marito cornuto di La signora è stata violentata! (1973) o l’instancabile amante di La signora gioca bene a scopa? (1974). Nel 1971 conduce la ventunesima edizione del Festival di Sanremo. Nel 2007, in occasione della consegna del tributo alla carriera assegnatogli dal “Premio ETI – Gli olimpici del teatro”, è stato insignito del titolo di Grande Ufficiale dal Presidente della Repubblica e porta in scena un altro grande classico del teatro di Eduardo, “Il sindaco del rione Sanità”. L’ultima sua apparizione sul palco è stata nel 2015, con l’adattamento teatrale del film di Steven Spielberg “Schindler’s List”.

raymond chowIl 3 novembre è morto Raymond Chow,  l’uomo che ha portato nel mondo il mito di Bruce Lee, di 91 anni. L’hanno annunciato oggi i media di Hong Kong. Chow, considerato il “padrino” del cinema honkonghese, è stato il cofondatore degli studi Golden Harvest nel 1971 e ha prodotto 170 film nella sua carriera, secondo il sito specializzato IMDB, anche con l’attore Jackie Chan. Con Bruce Lee ha lavorato sul film “The Big Boss”, conosciuto in Italia come “Il furore della Cina colpisce ancora”, che fu un successo planetario in grado di lanciare la carriera dell’attore adetto delle arti marziali in tutto il mondo. Chow ha anche prodotto o coprodotto due dei film più conosciuti di Bruce Lee: “Dalla Cina con furore” del 1972 e “I 3 dell’operazione Drago”. Quest’ultimo è stato il primo che associava uno studio di Hong Kong e uno di Hollywood. Il produttore, nato a Hong Kong nel 1927, ha anche lavorato con Jackie Chan sul film “Chi tocca il giallo muore” del 1980.

kim porterIl 15 novembre è morta Kim Porter, ex compagna del rapper Puff Daddy, aveva 47 anni. Modella e attrice, la relazione tra Kim e Diddy è durata tra alti e bassi dal 1994 al 2007, periodo nel quale hanno avuto tre figli. Offriva da qualche settimana di una forte influenza e presentava probabilmente i sintomi di una polmonite. Al momento però le cause della morte restano sconosciute.

william goldmanIl 16 novembre si è spento nella sua casa nel cuore di Manhattan, William Goldman, 87 anni, leggendario sceneggiatore vincitore di due Oscar, nel 1970 e nel 1977. Ha legato il suo nome a film indimenticabili, «Tutti gli Uomini del Presidente» sullo scandalo del Watergate, con Dustin Hoffman e Robert Redford, «Butch Cassidy & Kid» con Paul Newman e lo stesso Redford nei panni dei due fuorilegge del Far West, elementi della banda del Mucchio Selvaggio.

Il 24 novembre è morto il regista svizzero Alexander J. Seiler, uno dei maestri del documentario europeo, Palma d’oro al Festival di Cannes nel 1963 con il cortometraggio “A fleur d’eau” e autore nel 1964 del film “Siamo italiani” sugli emigranti del Belpaese costretti a fare i conti con la discriminazione svizzera. Aveva 90 anni. Regista impegnato e intellettuale di sinistra, Seiler ha partecipato alla nascita del nuovo cinema svizzero, portando per la prima volta sul grande schermo la figura dello straniero a cui dava la parola.

ricky jayIl 24 novembre è morto anche l’attore e illusionista statunitense Ricky Jay, maestro dei giochi di prestigio, attore di culto per il regista David Mamet e interprete di numerosi film di successo, è morto ieri a Los Angeles all’età di 72 anni. Il decesso è avvenuto per cause naturali.

bernardo bertolucciIl 26 novembre Bernardo Bertolucci, tra i più famosi registi italiani di sempre, ricordato per film come Novecento e Ultimo tango a Parigi, è morto a 77 anni. Nel 1988 diventò il primo – e tuttora unico – italiano a vincere l’Oscar per la migliore regia per il film L’Ultimo Imperatore, kolossal sulla vita dell’imperatore cinese Pu Yi che di Oscar ne vinse in tutto nove. Nel 2011, a Bertolucci fu assegnata anche la Palma d’Oro onoraria al Festival di Cannes. Il suo ultimo film, Io e te, era uscito nel 2012.

ennio fantastichiniIl primo dicembre è morto Ennio Fantastichini, aveva 63 anni. Era ricoverato da più di due settimane nel Reparto di Rianimazione del Policlinico della Federico II, diretto da Giuseppe Servillo, per le complicanze di una leucemia acuta promielocitica. Per Fantastichini, 63 anni, fatali sono state le complicanze emorragiche della neoplasia ematologica di cui era affetto. In particolare a stroncarlo sono state le emorragie cerebrali che hanno fatto seguito a complicanze polmonari ed intestinali. Il più franco successo di pubblico lo deve a Paolo Virzì che gli affidò il ruolo dello smargiasso Ruggero Cantalupi, tipico esponente del “generone” romano a fianco di Sabrina Ferilli in “Ferie d’agosto” (1996). Il suo primo ruolo al cinema data del 1982 con “Fuori dal giorno” di Paolo Bologna, ma già tre anni dopo ha la fortuna di recitare con Gassman e Mastroianni in “I soliti ignoti vent’anni dopo” di Amanzio Todini: quasi un sogno per quel ragazzone innamorato del mestiere d’attore. Irrequieto e spesso introverso, dal carattere difficile, ha cambiato molto spesso i suoi registi: solo Amelio, Rubini, Piscicelli e Ozpetek possono vantare due collaborazioni con lui. Ma la lista degli autori che lo hanno scelto e fortemente voluto è invece lunga: Claudio Bonivento, Peter Del Monte, i Fratelli Manetti, Riccardo Milani, Maria Sole Tognazzi, fino a Sebastiano Riso che lo ha diretto per l’ultima volta in “Una famiglia” del 2017.

sondra lockeIl 3 novembre è morta Sandra Locke, aveva 74 anni. Tuttavia, la morte è stata resa nota solo il 14 dicembre. Nota anche per essere stata per 14 anni fidanzata e partner sul set dell’attore e regista Clint Eastwood, era malata da tempo di cancro al seno e alle ossa. Il decesso è avvenuto lo scorso 3 novembre ma la notizia è stata resa nota solo il 14 dicembre.Sandra Louise Anderson, nota con il nome d’arte di Sondra Locke, è nata il 28 maggio 1944 a Shelbyville, nel Tennessee, ed ha esordito al cinema con “L’urlo del silenzio” (1968). Per questo film di Robert Ellis Miller, tratto dal romanzo di Carson McCullers, ha ottenuto una nomination all’Oscar grazie alla suggestiva interpretazione dell’adolescente Mick Kelly. Negli anni successivi ha recitato anche nei film horror “Willard e i topi” (1971) e “Un rantolo nel buio” (1972). Parallelamente alla carriera da attrice, dalla metà degli anni ottanta, si è fatta apprezzare anche come regista, dirigendo alcune pellicole, tra le quali “Ratboy” (1986), “Doppia identità” (1990) e “Fine della corsa” (1997). La sua ultima comparsa al cinema risale al 2000 con “Profezie di morte” di David Worth.

giovanni martoranaIl 22 dicembre è morto Giovanni Martorana, 53 anni. E’ stato trovato morto nella sua casa di contrada Pezzingoli, a Monreale (Pa). Il decesso è avvenuto due giorni fa a causa delle esalazioni di una stufa a legna rimasta accesa mentre l’uomo dormiva. Secondo quanto riferiscono alcuni amici, Martorana avrebbe provato a raggiungere la porta di casa, dietro la quale è stato trovato senza vita. Martorana era conosciuto con il soprannome «U Saracinu». Attore di teatro, aveva lavorato per il cinema prendendo parte come figurante in «Male’na» e «Baaria» di Giuseppe Tornatore, «La meglio gioventù» e «I cento passi» di Marco Tullio Giordana, «La matassa» con Ficarra e Picone. Martorana aveva trovato spazio in alcune fiction, compresa «L’onore e il rispetto», con Ben Gazzara, Angela Molina e Vincent Spano. Nel 2010 aveva recitato nella serie televisiva «Squadra antimafia – Palermo oggi» e due anni prima nel film tv «L’ultimo padrino», con la regia di Marco Risi (2008).

frank adonisIl 28 dicembre Frank Adonis, interprete amato da Martin Scorsese che lo ha diretto nei film di culto Toro scatenato (1980) e Quei bravi ragazzi (1990), è morto a Las Vegas all’età di 83 anni per complicazioni al fegato. Nato come Frank Testaverde Scioscia a New York il 27 ottobre 1935, ha interpretato spesso ruoli di gangster. Come attore ha esordito nel film Il braccio violento della legge (1971) di William Friedkin, cui sono poi seguiti Lucky Luciano (1973) diretto da Francesco Rosi e Crazy Joe (1974) con la regia di Steven Knight.

Scorsese lo scelse per il ruolo di uno dei protagonisti principali di Toro scatenato (1980), interpretato magistralmente da Robert De Niro. Il regista gli affidò poi il ruolo di Anthony Stabile in Quei bravi ragazzi (1990) e lo ha diretto in Casinò (1995).

Tra gli altri film in cui Frank Adonis è comparso figurano Wall Street (1987) di Oliver Stone (1987), Una vita al massimo (1993), e Ace Ventura – L’acchiappanimali (1994). Il regista Albel Ferrara lo ha diretto in King of New York (1990) e Il cattivo tenente (1992). È comparso anche in Il giurato (1996) di Brian Gibson e Ghost Dog – Il codice del samurai (1999) di Jim Jarmusch (1999). In tv è apparso nelle serie Law & Order – I due volti della giustizia e I Soprano.

Vip morti nel 2018, cantanti e musicisti

france gall oggiIl 7 gennaio è morta a 70 anni France Gall, icona anni Sessanta della canzone francese. Si era ammalata di cancro al seno un anno dopo la morte del marito, il paroliere Michel Berger, nel 1992. A dicembre era stata ricoverata ufficialmente per una grave infezione. Dal 97 si era ritirata dalle scene ma era uscita dal silenzio nel 2015 per la commedia musicale ‘Resiste’. Bella, sorridente, con la frangetta bionda, elegante e ‘yèyè’ canta pezzi di Serge Gainsbourg, Laisse tomber les filles, Les Sucettes o Poupée de cire, poupée de son che nel 1965 vince l’Eurovision Song Contest a Napoli.

Il 15 gennaio è morta la cantante irlandese Dolores O’ Riordan. Aveva 46 anni. Frontgirl del gruppo rock The Cranberries, molto in voga negli anni ’90 e diventato noto ai più grazie all’enorme successo di Zombie. Le loro strade si divisero nel 2002 per poi ritrovarsi qualche anno fa in occasione dei vent’anni dal primo disco. Da solista pubblicò due dischi – Are you listening? e No baggage – mentre l’ultimo disco dei Cranberries è Roses del 2012. Negli ultimi tempi erano a Londra per registrare il nuovo album.

Il 23 gennaio è morto la leggenda del Jazz sudafricano Hugh Masekela, aveva 78 anni. Oltre che un trombettista straordinario, Masekela è stato un attivista anti-apartheid: celebre la sua “Bring Him Back Home” in cui si chiedeva la liberazione di Nelson Mandela.

aviciiIl 20 aprile è morto il dejaay svedese Avicii. Nome d’arte di Tim Bergling. Aveva solo 28 anni. La cause della morte sono ancora sconosciute, si ipotizza un suicidio, ma nulla è certo. Nel 2016, il dj, è stato costretto ad abbandonare i palchi e le interpretazione dal vivo a causa di problemi di salute. Oggi, come ieri, la lettera è da pelle d’oca.

Il 3 maggio è morto Tony Cucchiara. Aveva 81 anni. Artista eclettico che ha innovato il genere del musical, cantante, autore di programmi televisivi con Michele Guardì, uomo di teatro. Nato ad Agrigento, Cucchiara ha cominciato presto a lavorare per la Rai, ha partecipato al Cantagiro del 1962 e a un festival di Sanremo nel 1972, con la moglie Nelly Fioramonti ha costituito un duo folk. Ha firmato numerose commedie musicali tra cui “Storie di periferia”, “Tragicomica con musiche”, “La baronessa di Carini”, “Swing”, “Il conte di Montecristo” e “Pipino il breve” di cui era protagonista Tuccio Musumeci nel ruolo del re di Francia, prodotto dal teatro Stabile di Catania e rappresentato anche all’estero. Da 15 anni era uno degli autori di “In famiglia”, la trasmissione Rai del regista Michele Guardì con il quale aveva costituito insieme a un altro agrigentino, il maestro Pippo Flora, un lungo sodalizio artistico e di amicizia.

pippo carusoIl 28 maggio è morto il maestro Pippo Caruso, aveva 85 anni. “Ha segnato la storia della nostra canzone, un’epoca importante dello spettacolo e della cultura in Italia – ha affermato Baudo -. Con lui se ne è andato un amico fraterno”. A partire dagli anni Settanta è diventato un volto familiare per milioni di italiani, grazie alla collaborazione con l’amico e mentore che lo ha voluto al suo fianco. Con la sua bacchetta ha diretto le orchestre Rai di Roma e Milano, l’orchestra sinfonica della Rai e del Festival di Sanremo, quella di Roma e del Lazio, per citarne alcune. L’esordio in tv avviene nel 1973 con Canzonissima, quando scrive per Mita Medici, allora presentatrice, la sigla Ruota libera. Da allora ha legato il suo successo professionale alle fortune di Pippo Baudo che ha regolarmente affiancato in numerosi programmi: Sanremo, Fantastico, Serata d’onore, Numero Uno, Domenica in, e via così, in una lunga carrellata di musica e televisione. Insieme al Pippo nazionale, ha contribuito al lancio di Heather Parisi e Lorella Cuccarini per le quali ha scritto balletti e canzoni. Fra i suoi più grandi successi commerciali c’è la canzone L’amore è, cantata da Lorella Cuccarini e Alessandra Martines per la sigla di Fantastico 7. Ma hanno scalato le vette delle hit parade anche brani come Il Maestro di violino, Ancora, Johnny Bassotto, Isotta, La tartaruga. Indimenticabile, e ancora oggi considerato marchio di fabbrica del festival, è il famoso jingle Perché Sanremo è Sanremo del 1995. Oltre che per la tv, a Pippo Caruso si devono tanti brani per grandi artisti. Ha lavorato con Domenico Modugno, Ornella Vanoni, Eduardo De Crescenzo, Mia Martini, Bruno Lauzi, Lino Toffolo, New Trolls, Enzo Jannacci, Alberto Sordi, Enrico Montesano, Nino Manfredi, Orietta Berti, Pippo Franco, Loretta Goggi, Nino Taranto, Lino Banfi, Umberto Smaila, Alberto Lionello, Sandra Mondaini. Alla sua bacchetta si sono affidati anche artisti internazionali come Liza Minnelli, Céline Dion, Michael Bolton, George Benson, Andreas Vollenweider, Katia Ricciarelli, Andrea Bocelli, Giorgia, Kenny G, Charles Aznavour, Gilbert Bécaud, Michael Bublé, Pat Metheny. Ha messo il suo estro e la sua creatività anche a disposizione del cinema, scrivendo le colonne sonore di Maladolescenza (1975), Porca società (1978), L’occhio dietro la parete (1977), Le evase – Storie di sesso e di violenze e Massimamente folle (1985).

xxxtentationIl 19 giugno è morto XXXTentation, uno degli artisti più popolari della scena rap statunitense, è stato ucciso in Florida a colpi di pistola. Il rapper, al secolo Jahseh Dwayne Onfroy, 20 anni, è stato raggiunto da alcuni proiettili mentre usciva da un concessionario di motociclette a nord di Fort Laudardale, forse vittima di una tentata rapina. A sparare, secondo una prima ricostruzione dello sceriffo, due uomini armati che poi sono fuggiti a bordo di un suv.

vinnie paulIl 22 giugno è morto Vinnie Paul, o-fondatore dei Pantera, era tra i batteristi più stimati del panorama metal. E’ morto a 54 anni per cause che non sono state rese note. La musica per lui era tutto e anche una sorta di affare di famiglia. Il padre, Jerry Abbott, era produttore e compositore di musica country e lui aveva cominciato a suonare da adolescente. Il primo disco, Metal Magic, è del 1983, ma la svolta arriva a ridosso degli anni Novanta, quando nella band entra Phil Anselmo alla voce. Power Metal, del 1988, è uno dei lavori più importanti anche se il successo più grande arriva con ‘Far Beyond Driuven’ del 1994. Tra il 1995 ed il 2001 la band viene premiata con quattro nomination ai Grammy, seppure senza nessuna vittoria. Nel 2013, alla fine di un tour, il gruppo si era sciolto.

kenny vulcanIl 27 giugno è morto Kenny Vulcan, nome d’arte di Kenny Mutendi. Rapper 22enne è stato ritrovato senza vita e vicino al corpo c’era il suo zaino con portafogli, telefono e passaporto. Questo dettaglio sta inducendo le forze dell’ordine a pensare al suicidio. Non ci sarebbero infatti segni di violenza o rapina. È scomparso da due mesi quando, dal Brasile, ha fatto perdere le sue tracce. Ha chiuso tutti i social network ed è sparito nel nulla. Aveva scelto il Sudamerica per rilanciare la sua carriera e trovare nuovi stimoli e idee. Poi però qualcosa nella sua testa deve averlo trascinato in un periodo oscuro. Oggi è arrivata la notizia che ha lasciato senza parole i fan.

jill janusIl 14 agosto è morta Jill Janus, frontwoman della band heavy metal statunitense degli Huntress. Aveva 43 anni e soffriva da tempo di problemi psichici, si è tolta la vita nei pressi di Portland, Oregon. Janus ha parlato pubblicamente delle sue sfide nella speranza di guidare il prossimo nella vittoria sugli stessi problemi che aveva lei. Formatisi nel 2009, gli Huntress hanno debuttato discograficamente nel 2012 con “Spell Eater”, al quale seguirono, rispettivamente nel 2013 e 2015, “Starbound Beast” e “Static”.

aretha franklinIl 16 agosto è morta Aretha Franklin, considerata la regina del Soul. Aveva 76 anni. Dopo i gravi problemi di salute avuti negli ultimi mesi, sui quali non aveva fornito molti dettagli. Franklin, passata alla storia come “regina del soul”, era una delle più celebri personalità della cultura popolare del Novecento, una di quelle talmente famose da essere chiamate soltanto per nome. Tra gli anni Sessanta e Settanta incise alcune delle più famose canzoni soul di sempre, come “Respect”, “Think” e “You Make Me Feel (Like A Natural Woman)”, e collaborò e duettò praticamente con chiunque valesse la pena collaborare e duettare. Tra le molte cose che fece, una di quelle ricordate con più affetto fu l’apparizione nel film The Blues Brothers, nei panni di una proprietaria di fast food severa e spigolosa. L’anno scorso aveva annunciato la sua decisione di smettere quasi completamente di esibirsi dal vivo, e all’inizio di quest’anno aveva dovuto cancellare alcuni concerti – tra cui uno a Newark per il suo 76esimo compleanno – su suggerimento dei medici.

claudio lolliIl 17 agosto è morto Claudio Lolli, cantautore, aveva 68 anni. Lolli era nato a Bologna nel 1950 e aveva iniziato la sua carriera musicale con il disco Aspettando Godot del 1972, prodotto dall’etichetta discografica EMI a cui arrivò grazie a Francesco Guccini. Il primo successo di pubblico arrivò nel 1976 con il disco Ho visto anche degli zingari felici che conteneva l’omonima canzone diventata poi un classico degli anni Settanta. L’ultimo disco di Lolli, Il grande Freddo, è stato pubblicato nel 2017 e ha vinto la “targa Tenco” per il miglior disco dell’anno.

mac millerIl 7 settembre è morto Mac Miller, pseudonimo di Malcolm James McCormick, trovato morto nella sua casa di Los Angeles. Aveva 26 anni. Miller era piuttosto famoso per la sua carriera musicale – il suo primo disco è uscito nel 2011, l’ultimo cinque giorni fa – e anche per la sua relazione con la popstar Ariana Grande, finita qualche mese fa. Due fonti investigative hanno detto a NBC News che probabilmente la morte è avvenuta per overdose. In passato Mac Miller aveva ammesso pubblicamente di avere problemi di tossicodipendenza.

Il 27 settembre è morto Marty Balin, aveva 76 anni. Uno dei fondatori e cantante del gruppo Jefferson Airplane. L’album dei Jefferson Airplane del 1967 Surrealistic Pillow, con brani come White Rabbit, scritta e cantata da Grace Slick, Somebody to Love e Plastic Fantastic Lover, è stato una vera pietra miliare della storia del rock. Balin aveva lasciato i Jefferson Airplane nel 1978, pur continuando a collaborare con il gruppo.

charles aznavourIl primo ottobre è morto il cantante francese di origine armena Charles Aznavour. Aveva 94 anni. Scoperto da Edith Piaf, che lo portò in tournée in Francia e negli Stati Uniti, si mise in luce nel dopoguerra come cantautore. Ma il riconoscimento mondiale arrivò nel 1956 all’Olympia di Parigi con la canzone Sur ma vie: uno strepitoso successo che gli permise di entrare nella storia come monumento della canzone francese. Il fatto che cantasse in sette lingue gli consentì di esibirsi in tutto il mondo divenendo ovunque famosissimo. Come attore si impose all’attenzione della critica e del pubblico a partire dalla sua interpretazione in ‘La tête contre les murs’ (La fossa dei disperati) nel 1958. Compose la colonna sonora di diversi film da lui interpretati. Anche Stanley Kubrik utilizzò una canzone di Aznavour (composta con Georges Garvarentz) ‘Old Fashioned Way’ in ‘Eyes wide shut’ Suo il brano ‘She’ utilizzato come colonna sonora (nella versione rifatta da Elvis Costello) del film ‘Notting Hill’. Aznavour è morto nella notte nella sua casa delle Alpilles, nel sud della Francia, e ora l’intero Paese piange il suo ultimo immenso chansonnier, la cui carriera è stata così lunga da sembrare quasi eterna o immortale. Un record, quello del cantante francese legatissimo alle sue origini armene, che salì per la prima volta su un palco all’età di 9 anni fino all’ultimo concerto, il 19 settembre scorso, a Osaka, In Giappone. Anche se lui avrebbe voluto cantare fino ai 100 anni. Era previsto per il 26 ottobre a Bruxelles il suo prossimo concerto. Tra le canzoni più note e belle cantate in italiano, ricordiamo Come è triste Venezia e Io sono un Istrione.

Il primo ottobre è morto anche Stelvio Cipriani, aveva 81 anni. Compositore ed autore di colonne sonore cinematografiche, ha firmato le musiche per Anonimo veneziano e di La polizia ringrazia, dalle quali ottiene notevole popolarità. Negli anni Settanta diventa il compositore più richiesto nel campo delle colonne sonore cinematografiche. Ha composto le musiche anche di molti documentari, tra cui alcuni brani commissionatigli dalla Santa Sede.

Montserrat CaballéIl 6 ottobre è morta la soprana Montserrat Caballé, all’età di 85 anni all’ospedale di Sant Pau di Barcellona, secondo fonti ospedaliere. La soprano, la cui salute negli ultimi anni era molto delicata, era stata ricoverata dalla metà dello scorso settembre per una condizione che aveva sofferto per qualche tempo. Cresciuta in una famiglia di classe operaia a Barcellona, Caballé ha mostrato il suo talento sin da bambina, quando all’età di appena sette anni già si cimentava con le cantate di Bach. Un talento che le ha poi permesso di conquistare i palcoscenici internazionali con un repertorio quasi illimitato. Nel corso della sua lunga carriera la soprano è stata protagonista in 90 ruoli di opera ed ha calcato le scene in quasi 4.000 rappresentazioni. Ma la soprano non si è fermata alla lirica: celebre il suo duetto ‘Barcelona’ con Freddie Mercury del gruppo rock Queen, che nel 1987 divenne uno dei singoli più venduti, accompagnata da un album dello stesso nome.

Massimo "Gogo" GhidelliIl 6 ottobre è morto Massimo “Gogo” Ghidelli, aveva 58 anni. Chitarrista e turnista tra i più noti sul panorama musicale italiano, si è spento nella notte tra gli scorsi venerdì: diverse testate locali, tra le quali il Giornale di Brescia, parlano di una “scomparsa improvvisa” dovuta a un malore. Nato a Roma ma residente nella città lombarda, Guidelli aveva suonato con alcuni dei nomi più importanti sulla scena tricolore come Mina, Eros Ramazzotti, Ornella Vanoni, Giorgio Faletti, Little Tony, Ivana Spagna, Riccardo Cocciante, Alice e Renato Zero. Negli ultimi anni l’artista aveva intrapreso la carriera di insegnante fondando sempre a Brescia, insieme al collega batterista Alfredo Golino, la scuola Cambiomusica.

Il 25 ottobre è morto Sonny Fortune, flautista e sassofonista jazz, noto per le collaborazioni con Miles Davis, è morto al Mount Sinai Hospital di New York, dove era ricoverato da settembre in seguito a un infarto, all’età di 79 anni.

francis laiIl 7 novembre è morto Francis Lai, aveva 86 anni. Compositore e musicista francese, che per il tema di Love Story vinse un Oscar nel 1970. Lai aveva anche composto un’altra famosa colonna sonora, quella per Un uomo, una donna diretto nel 1966 da Claude Lelouch, Palma d’Oro al Festival di Cannes, quattro nomination e due Oscar.

Lucho GaticaIl 13 novembre è morto Lucho Gatica, aveva 90 anni. Considerato “il Re del Bolero”. Il leggendario cantante cileno, interprete indimenticabile di brani come “Bésame mucho” e “Sinceridad”, si è spento ieri a Città del Messico, dove viveva da quasi mezzo secolo. I suoi brani, cantati con voce tersa e sensuale, sono diventati famosi cover di tanti altri cantanti. In oltre 50 anni di carriera, ha inciso circa 90 dischi, ma certo “Bésame mucho” (del 1953) è stata la canzone di Gatica più rivisitata, omaggiata anche dai Beatles con Paul McCartney, e reinterpretata, tra gli altri, da Elvis Presley e Nat King Cole. E proprio Paul McCartney ha riconosciuto che le sonorità di “And I Love Her” furono ispirate proprio dal cantante cileno. E Laura Pausini duettò con Gatica in “Un historia de un amor” nel 2013. Nel 1996 a Miami Luis Miguel tenne un concerto omaggio dedicato a lui.

devin limaIl 21 novembre è morto Devin Lima, ex membro degli LFO, boyband in auge negli anni novanta. Aveva 41 anni. Come riportato da TMZ, a Lima era stato diagnosticato un tumore surrenale all’inizio di quest’anno. Lima fece l’audizione per diventare il terzo membro degli LFO nel 1999, unendosi ai co-fondatori Rich Cronin e Brad Fischetti quando il gruppo si chiamava Lyte Funkie Ones, fu Lima a proporre di accorciarlo in LFO. Il trio presto raggiunse il successo con il primo, eponimo, album, che includeva i due successi “Summer Girls” e “Girls on TV”. Nel 2000, aprirono i concerti americani di Britney Spears. Il secondo album degli LFO, “Life is Good”, non riuscì a ripetere il successo dell’esordio e nel 2002 il trio si sciolse. Si sono poi riuniti due volte nel decennio successivo: la prima volta nel 2009 e ancora nel 2017, ma furono reunion di breve durata. Band dal destino tragico quella degli LFP, infatti, prima di Lima, nel 2010, Rich Cronin morì di leucemia.

nina beilinaIl primo dicembre è morta nella sua casa di Manhattan all’età di 81 anni la musicista russa Nina Beilina, violinista insigne, allieva prediletta di David Oistrach. Nata a Mosca il 4 marzo 1937, Nina Beilina iniziò lo studio del violino a 5 anni con Abraham Yampolsky, frequentando la Scuola centrale di musica e il Conservatorio di Mosca, perfezionandosi con Julius Eidlin e David Oistrakh. La vittoria ai concorsi George Enescu, Long-Thibaud e Tchaikowsky dette un inizio folgorante alla sua carriera concertistica con tournée in tutta l’Unione Sovietica, nei Paesi dell’Est europeo e in Sudamerica prima che abbandonasse l’Urss per trasferirsi negli Stati Uniti nel 1977. Dove ebbe un successo straordinario.

Il 7 dicembre all’età di 34 anni è morto Luca Starr, dopo che qualche mese fa gli era stato diagnosticato un cancro al colon in stadio 4. Starr è stato uno dei membri fondatori degli Oh, Sleeper, ed è apparso nei primi due album della band, “When I Am God” (2007) e “Son of the Morning” (2009). Nel 2011 ha lasciato il gruppo.

angelo contiIl 12 dicembre è morto Angelo Conti, aveva 62 anni, leader de La Banda Bassotti. Che prende il nome dal celebre trio di ladri del Paperino di Carl Barks, è stata una delle storiche formazioni di combat rock romane, sulle barricate dal 1981 con uno ska punk che portava via i cattivi pensieri ma non la rabbia, quando nacque il primo nucleo, con Gianpaolo ‘Picchio’ Picchiami e David Cacchione, di questa ‘famiglia’ allargata. Sarebbe diventata una vera e propria band qualche anno più tardi, nel 1987, quando il curioso miscuglio di operai decide di ufficializzare quella che prima era solo una passione. Antifascisti da sempre, da sempre contro i regimi. In modo particolare, le loro canzoni sposeranno le cause di popoli come quello palestinese o di paesi dell’America Centrale come El Salvador o il Nicaragua e, quando scoppia la guerra in Ucraina, sostengono i ribelli insorti contro Kiev. Il debutto avviene nel 1991 con Balla e difendi, poi c’è Figli della stessa rabbia, nel 1992, e una serie di titoli coerenti con ciò che la banda ha sempre voluto essere: Avanzo de cantiere, Siamo guerriglia e l’ultimo, del 2014, Banditi senza tempo. Conti è morto dopo una breve malattia.

nancy wilsonIl 15 dicembre è morto Nancy Wilson, aveva 81 anni. leggenda del jazz e considerata una delle più eleganti e sensuali vocaliste della musica contemporanea. Nel corso della sua carriera ha spaziato anche in diversi altri ambiti, tra questi il pop, il rhythm and blues, il soul, il blues e lei stessa si definì una “stilista della canzone”. Oltre a cantare ha condotto anche alcuni show come “The Nancy Wilson Show” per Nbc e che le valse uno dei tre Emmy da lei vinti. Dopo oltre sessant’anni di carriera, la Wilson decise di abbandonare le scene nel 2011 e di dedicarsi alla sua famiglia, in particolare ai nipoti.

rafIl 17 dicembre è morto Raf, aveva 52 anni. Nome d’arte di Raffaello Murrone, percussionista galatinese, stroncato da un’endocardite. Strumentista di grande talento, ha suonato con molti giovani artisti e ha realizzato colonne sonore per conto della Rai. Ha insegnato percussioni a tanti ragazzi che si sono appassionati alla batteria. Ha creato Power Drum Ensemble utilizzando bidoni industriali in PVC, miscelati con percussioni tradizionali ed alcuni strumenti armonici. Alcuni media hanno giocato col nome del ben più noto cantante Pop, magari per ottenere facili click.

Il 19 dicembre è morta la cantante rumeno-canadese Anca Pop è morta finendo con la sua auto nel fiume Danubio, nel sud-ovest della Romania. Le autorità hanno identificato il corpo della ragazza, che aveva 34 anni. Anca Pop, che musicalmente fondeva sonorità balcaniche e pop tradizionale, aveva un grande seguito in Giappone. Collaborò anche con il musicista bosniaco Goran Bregovic nel suo album “Champagne for Gypsies”.

miuchaIl 28 dicembre è morta a cantautrice brasiliana Heloìsa Marìa Buarque de Hollanda, popolarmente conosciuta come Miùcha, regina della Bossanova, è morta oggi all’età di 81 anni all’ospedale di Rio de Janeiro dove era in cura per il cancro ai polmoni. Miùcha, sorella del famoso cantautore Chico Buarque e prima moglie del compositore e chitarrista Joao Gilberto, uno dei padri della Bossanova, è morta per arresto cardiaco dopo l’aggravamento di problemi respiratori. Era ricoverata all’ospedale Samaritano. L’artista, sorella dei cantanti Ana de Hollanda e Cristina Buarque, era la madre della cantante Bebel Gilberto.

Il 29 dicembre è morto Norman Gimbel, aveva 91 anni. Autore musicale e paroliere americano vincitore di un premio Oscar. Le sue due creazioni più celebri sono “Killing me softly with his song” e la mitica siglia della sitcom “Happy Days”. Inoltre, l’artista newyorchese, nato a Brooklyn, aveva tradotto in inglese la famosa canzone della bossa nova brasiliana “The Girl from Ipanema”. Gimbel ha vinto un Oscar per la miglior canzone originale con David Shire con”It Goes Like It Goes” per il film del 1979 “Norma Rae”. Nel 1973, inoltre, ha vinto anche, con il suo collaboratore di lunga data Charles Fox, il premio Grammy come miglior canzone dell’anno, proprio per “Killing Me Softly”, interpretata da Roberta Flack.

Vip morti nel 2018, altri ruoli

Il 2 gennaio è morto Albino Longhi. Giornalista, dal 1969 in Rai, storico direttore del Tg1, era nato a Mantova nel 1929. Aveva diretto la testata della rete ammiraglia per tre volte, dal 1982 al 1987, poi per un breve periodo nel 1993 e infine nell’ottobre del 2000 chiamato dopo le dimissioni di Gad Lerner.

ferdinando imposimatoIl 3 gennaio è morto Ferdinando Imposimato, nato a Maddaloni, in provincia di Caserta, aveva 81 anni. Tra il 1987 e il 1992 era stato senatore prima nelle liste del Pci poi diventato Pds. Nel gennaio del 2013 e nel 2015 il suo nome era stato scelto dai grillini nelle ‘Quirinarie’ come candidato presidente della Repubblica. È stato giudice istruttore dei più importanti casi di terrorismo, tra cui il rapimento di Aldo Moro del 1978, l’attentato a papa Giovanni Paolo II del 1981, l’omicidio del vicepresidente del Csm Vittorio Bachelet e dei giudici Riccardo Palma e Girolamo Tartaglione. Attualmente si occupava della difesa dei diritti umani, ed era impegnato nel sociale.

marina ripa di meanaIl 5 gennaio è venuta a mancare Marina Ripa di Meana, reginetta dei salotti della Roma borghese anni ’60. Aveva 76 anni. Nata e cresciuta a Reggio Calabria, comincia a lavorare come stilista aprendo un atelier di alta moda in Piazza di Spagna, a Roma, insieme con l’amica Paola Ruffo di Calabria, che sarebbe diventata regina del Belgio. Nel 1964 sposa Alessandro Lante della Rovere, grande famiglia aristocratica romana, da cui ha la figlia Lucrezia. Divorzia da Lante della Rovere e intraprende una serie di relazioni. Nel 1982 sposa in seconde nozze il marchese Carlo Ripa di Meana. Dal cinema alla tv partecipa come opinionista a centinaia di trasmissioni. Nel 2009 partecipa come concorrente al reality show La fattoria e prende parte anche a una puntata della terza stagione della fiction I Cesaroni, nel ruolo di sé stessa.

angelillo oggiIl 5 gennaio è morto Antonio Valentin Angelillo, ex attaccante di Inter, Roma e Milan, e primatista di reti segnate in un campionato di serie A a 18 squadre, con 33 gol. L’ex ‘angelo dalla faccia sporca’ della nazionale argentina era arrivato al pronto soccorso del policlinico ‘Le Scotte’ di Siena il 3 gennaio ed era rimasto ricoverato nella struttura. Aveva 80 anni. La notizia è stata resa nota solo il 7 gennaio.

franco costaIl 22 gennaio è morto lo storico giornalista della Rai Franco Costa. Aveva 77 anni. Grande appassionato di sport, nella sua lunga carriera ha raccontato, con competenza e professionalità, le imprese calcistiche di Juventus e Torino. Celebri le sue interviste nei dopo partita, grazie alle quali ha contribuito ha svelare storie, curiosità e retroscena del mondo del pallone. Sono rimaste nella storia gli scambi di battute che Franco Costa ha avuto nel corso degli anni con l’avvocato Agnelli.

Ingvar Kamprad IkeaIl 28 gennaio è morto Ingvar Kamprad, il fondatore di Ikea. Aveva 91 anni. Kamprod aveva fondato Ikea in Svezia nel 1943 quando era ancora un ragazzo. Scelse il nome addizionando alle sue iniziali (IK) le prime lettere della fattoria di famiglia dove e’ cresciuto (Elmtaryd) e del paese natio (Agunnaryd). Dopo aver fatto di Ikea un gigante mondiale della mobilia funzionale e componibile Ingvar Kamprad ha lasciato qualche anno fa ai tre figli (Peter di 44 anni, Jonas di 41 e Matthias di 39) il controllo della multinazionale in iperbolica espansione e si e’ ritirato in Svizzera dove ha comprato un modesto bungalow e lo ha arredato con le stesse cose a buon mercato in vendita nei suoi negozi (da lui stesso montate). Il tutto benché fosse uno degli uomini più ricchi del Mondo.

azeglio viciniIl 31 gennaio è morto Azeglio Vicini, ex CT della Nazionale. 85 anni a marzo. Si è spento a Brescia, dove risiedeva da oltre 50 anni. Tutti lo ricordano per il terzo posto agli sfortunati Mondiali di Italia 90, dove gli azzurri furono sconfitti in semifinale dall’Argentina ai calci di rigore. Da giocatore Vicini militò nel Vicenza, nella Sampdoria e nel Brescia.

federico leardiniSabato 3 febbraio è deceduto Federico Leardini, 38 anni. Giornalista esperto di borsa e finanza a Sky Tg 24. Il giovane conduttore televisivo è deceduto in seguito a un arresto cardiaco mentre si stava allenando in una palestra a Carate Brianza. Sarà l’autopsia a chiarire le cause del decesso. Laurea in scienze politiche e un master in relazioni internazionali, dal 2011 era a Sky e conduceva da inizio anno una seguitissima rubrica economica «La campanella». Lascia moglie e una bimba in tenera età.

galasso giuseppeIl 12 febbraio è morto lo storico Giuseppe Galasso, aveva 88 anni. È stato soprattutto uno storico e un docente universitario. Ha anche alle spalle una carriera da giornalista. Ha scritto per il Mattino, per il Corriere, per la Stampa e per l’Espresso. Era presidnete della Società napoletana di storia patria e membro del consiglio scientifico della Scula Superiore di Studi Storici di San Marino. È stato impegnato a 360 gardi nel campo della cultura: dal 1978 al 1983 è stato presidente delle Biennale di Venezia. Dal 1977 è stato socio dell’Accademia dei Lincei. Galasso ha anche un passato di impegno politico come deputato del Pri e come sottosegretario.

emilio ravelIl 13 febbraio è morto il giornalista ed autore televisivo Emilio Ravel, pseudonimo di Emilio Raveggi. Aveva 85 anni, tra i pionieri della tv pubblica italiana, autore in coppia con Brando Giordani di tanti indimenticati programmi della Rai, da Odeon a Pronto Raffaella? Nato a Siena il 2 febbraio del 1933, Emilio Raveggi entrò in Rai nel 1953 usando lo pseudonimo Emilio Ravel. Negli anni 80 e 90 ha collaborato a Gulliver, Replay, UnoMattina e Bella Italia.

bibi ballandiIl 15 febbraio è morto Bibi Ballandi. Il produttore televisivo e imprenditore italiano aveva 71 anni, dopo aver lottato contro un brutto male. Con la sua Ballandi Multimedia, a partire dagli anni ‘80 fino ad oggi. E’ proprio Bibi a firmare, tra le tante, le produzioni degli one man show di Fiorello, Adriano Celentano, Gianni Morandi, Giorgio Panariello e Massimo Ranieri, così come alcuni degli show di maggior successo, soprattutto di Rai 1, come Ti lascio una Canzone e Ballando con le Stelle.

Il 15 febbraio è morta anche Silvia Arzuffi, regista negli anni ’80 di Drive in, Beruscao. Dirige Paperissima, Paperissima Sprint. Negli anni Novanta di Striscia La Notizia. E poi Scherzi a Parte, Stranamore, La Stangata, Salto nel buio con Paola Perego.

Il 23 febbraio è morto Lewis Gilbert, regista, produttore e sceneggiatore britannico, nella sua abitazione di Monaco. Aveva 97 anni. Tra le sue opere più famose restano tre film dedicati alle avventure di 007: La spia che mi amava (1962), Si vive solo due volte (1967) e Moonraker – Operazione spazio (1979). Da ricordare, più che altro per la colonna sonora, il film Friends – Due ragazzi che si amano (1971), love story adolescenziale con le musiche firmate dalla giovanissima coppia di autori Elton John-Bernie Taupin. Nel 1997 è stato insignito della prestigiosa onorificenza CBE (Comandante dell’Impero Britannico).

gillo dorflesIl 2 marzo è morto Gillo Dorfles, aveva 107 anni. Teorico d’arte, pittore e filosofo era nato a Trieste nel 1910. Ripensò la categoria del Kitsch: dapprima come espressione del cattivo gusto, sempre più sfrenato e ubiquitario, in seguito come parte integrante dell’arte.

carlo ripa di meanaIl 2 marzo è morto Carlo Ripa di Meana, a due mesi di distanza dalla moglie Marina. Aveva 89 anni. Uomo politico e di cultura, socialista e ambientalista, Carlo Ripa di Meana era stato parlamentare e commissario europeo, ministro della Repubblica, presidente di Italia nostra, a lungo impegnato nelle battaglie per l’ambiente e la tutela dei beni culturali. Partito come comunista negli anni ’50, negli anni ’70 si avvicina al Psi con l’arrivo di Craxi come segretario. A metà anni ’90 poi l’approdo nei Verdi. Nel 1979 Carlo Ripa di Meana venne eletto deputato al Parlamento europeo, incarico che ricoprì fino al 1984. Ma due anni prima aveva sposato la donna con la quale avrebbe trascorso i successivi trentacinque anni di vita, Marina Lante della Rovere.

Davide AstoriIl 4 marzo è morto il calciatore e capitano della Fiorentina Davide Astori, aveva 31 anni. è stato trovato morto nella camera dell’albergo “La’ di Moret” a Udine dove si trovava con la squadra per giocare alla Dacia Arena.
Il difensore probabilmente è deceduto nel sonno, forse per un arresto cardiocircolatorio. Stamattina non si era presentato a colazione e alle 9.30 il massaggiatore è salito nella sua camera. Lo staff medico non ha nemmeno tentato di rianimarlo. Astori lascia una compagna, Francesca Fioretti (nota per aver partecipato al Grande Fratello) e una figlia, Vittoria, 2 anni. È cresciuto nel vivaio del Milan, nella sua carriera ha vestito anche le maglie del Cagliari (2008-14) e della Roma (2014-15). Ha collazionato 14 presenze in Nazionale.

Piero OstellinoIl 10 marzo è morto Piero Ostellino, direttore del Corriere della Sera dal giugno 1984 al febbraio 1987 e per molti anni corrispondente e editorialista per il quotidiano di via Solferino. Aveva 82 anni. Nato a Venezia il 9 ottobre 1935, Ostellino si laureò in Scienze politiche presso l’Università di Torino, dove si specializzò in sistemi politici dei paesi comunisti. Nel 1963 fondò a Torino il Centro di Ricerca e Documentazione Luigi Einaudi e, nel 1964, la rivista Biblioteca della Libertà che diresse fino al 1970. 1990 al 1995 diresse anche l’Istituto per gli studi di politica internazionale di Milano e fu membro del comitato scientifico dell’Università della Carolina del Nord. Autore di numerosi saggi di carattere storico e politico.

L’11 marzo è morta Rosalia “Rosy” Guarnieri, storico sindaco leghista di Albenga, si è spenta a 66 anni all’ospedale Santa Corona di Pietra Ligure (Savona). Da circa un anno lottava contro un male incurabile. Nella Lega dal 2001, fu eletta primo cittadino del Comune del Savonese nel 2010, facendo registrare due record in un colpo solo: primo sindaco della Lega e primo sindaco donna della storia della Città delle torri. Ma Guarneri frequentava Palazzo Civico dal 1997, avendo ricoperto l’incarico di consigliere e di assessore (dal 2001 al 2005). In seguito fu segretario cittadino del Carroccio e presidente del distretto socio sanitario albenganese. Alle ultime elezioni politiche era stata eletta in Parlamento.

Hubert James Taffin de GivenchyIl 12 marzo è morto Hubert James Taffin de Givenchy, nato a Beuvais nel 1927, nel 1944 approdò a Parigi per seguire il grande sogno di lavorare nella moda (anche se la famiglia sognava per lui una carriera da avvocato). La sua prima esperienza fu nell’atelier dell’italiana Elsa Schiaparelli, dove restò fino al 1951. Si mise poi in proprio e nel 1952 lanciò la sua prima collezione, un immediato successo, anche grazie al coinvolgimento della celebre modella Bettina Graziani, che apre la sfilata indossando quella che poi sarebbe diventata la celebre “blusa Bettina”.

Il 12 marzo è morto nella notte a Brescia all’età di 78 anni Giovanni Prandini, storico esponente della Democrazia Cristiana. Era malato da tempo. È stato Ministro della marina mercantile nel governo di Giovanni Goria e in quello di Ciriaco De Mita, e Ministro dei lavori pubblici nel sesto e settimo governo di Giulio Andreotti. Fu travolto dallo scandalo Mani pulite e nel 2001 venne condannato a sei anni e quattro mesi per tangenti sugli appalti Anas, sentenza poi annullata due anni dopo in Appello fino al definitivo proscioglimento nel 2005 per inutilizzabilità degli atti processuali.

Il 13 marzo è morto Luigi Necco, volto noto della Rai come inviato nelle partite in casa del Napoli. Aveva 84 anni. Fu lui a coniare espressioni come «Milano chiama, Napoli risponde». Fu vittima di un attentato, nel 1980: il 29 novembre 1981 fu gambizzato in un ristorante di Avellino. A sparare tre uomini inviati a Vincenzo Casillo ‘O Nirone, luogotenente del boss della camorra Raffaele Cutolo. Pochi mesi prima Necco a 90° minuto aveva parlato dell’incontro fra il presidente dell’Avellino Antonio Sibilia, accompagnato dal calciatore brasiliano Juary, con lo stesso Cutolo, in una delle udienze del processo al boss. Da diversi anni conduceva la trasmissione L’emigrante, su Canale 9. Dove denunciava le storture della città di Napoli. In diretta ha letto diverse mie mail. Che ho raccolto qui.

 Stephen HawkingIl 14 marzo è morto Stephen Hawking, scienziato morto a 76 anni. Le sue intuizioni hanno modellato la moderna cosmologia. Hawking aveva un grande senso dell’umorismo che lo contraddistinsero tanto quanto il corpo spezzato e la voce sintetica che simboleggiavano le illimitate possibilità della mente umana. All’età di 21 anni i medici gli diagnosticarono la malattia del motoneurone. Era il 1963. I medici si aspettavano che vivesse solo per altri due anni. Ma Hawking aveva una forma di malattia che progrediva più lentamente del solito. È sopravvissuto per più di mezzo secolo e abbastanza a lungo per essere correlato alla sua disabilità. La prima grande scoperta di Hawking arrivò nel 1970, quando lui e Roger Penrose applicarono la matematica dei buchi neri all’intero universo e mostrarono che una singolarità, una regione di curvatura infinita nello spazio-tempo, giaceva nel nostro lontano passato. Penrose scoprì che era in grado di parlare con Hawking anche se lo scienziato faceva fatica ad esprimersi.  Le scoperte di Hawking portarono alla sua elezione nel 1974 all’età di 32 anni. Cinque anni dopo, divenne il professore di matematica a Cambridge, nell’università in cui avevano insegnato Isaac Newton, Charles Babbage e Paul Dirac, quest’ultimo uno dei padri fondatori della meccanica quantistica. Hawking ha ricoperto il ruolo di docente per 30 anni, poi si è trasferito a diventare direttore della ricerca presso il Center for Theoretical Cosmology. I contributi seminali di Hawking continuarono negli anni ‘80. La teoria dell’inflazione cosmica sostiene che l’universo nascente attraversò un periodo di espansione terrificante. Nel 1982, Hawking fu tra i primi a mostrare come le fluttuazioni quantiche – minuscole variazioni nella distribuzione della materia – potrebbero dare origine alla diffusione delle galassie nell’universo. In queste piccole increspature giacciono i semi delle stelle, dei pianeti e della vita così come la conosciamo. Ma Hawking raggiunse la celebrità nel 1988 grazie al libro “Dal Big Bang ai buchi neri: una breve storia del tempo», che rimase nell’elenco dei bestseller del Sunday Times per 237 settimane. Ha venduto 10 milioni di copie ed è stato tradotto in 40 lingue diverse. Si è sposato 2 volte e ha 3 figli. Hawking ha vinto l’Albert Einstein Award, il Wolf Prize, la Copley Medal e il Fundamental Physics Prize. Il premio Nobel, tuttavia, gli è sfuggito. Ha lavorato alla Casa Bianca durante l’amministrazione Clinton.

fabrizio frizziIl 26 marzo è morto lo storico presentatore Rai Fabrizio Frizzi. Aveva 60 anni. E’ morto nella notte all’ospedale Sant’Andrea di Roma, in seguito ad una emorragia cerebrale. Era stato colpito da una emorragia cerebrale lo scorso ottobre, dalla quale si stava lentamente riprendendo, tornando anche alla conduzione de L’eredità. Dalla tv dei ragazzi – l’esordio con Il barattolo nel 1980, poi Tandem e Pane e marmellata – a Scommettiamo che a Europa Europa, al preserale Luna park alla maratona benefica Telethon, fino a Miss Italia (che ha condotto per quindici anni) e I soliti ignoti, senza dimenticare le fiction di successo e l’esperienza all’Arena di Verona nella Vedova Allegra con Cecilia Gasdia e Luca Canonici, guest star Andrea Bocelli. Per non parlare di quando si era messo in gioco come concorrente di Tale e quale show convinto da Conti, conquistando il pubblico dei più giovani e i social. Trasformazioni incredibili, da Piero Pelù, leader dei Litfiba, più vero dell’originale, a Enrico Ruggeri a Sordi e Cutugno.

mondonicoIl 29 marzo è morto Emiliano Mondonico, ex allenatore, tra le altre, di Torino ed Atalanta. Aveva 71 anni. Ha combattuto strenuamente contro la malattia, non perdendosi mai d’animo. L’allenatore è stato legato indissolubilmente al Toro: da giocatore ha vestito la maglia granata per due stagioni, dal 1968 al 1970, ma è stata certamente l’esperienza sulla panchina di quella squadra a consegnarlo per sempre al cuore dei tifosi, e alla storia del calcio italiano. Indimenticabile la cavalcata Uefa del Torino nella stagione 1991/1992, quando i granata sconfissero in semifinale il Real Madrid e si arresero in finale all’Ajax. Buona anche l’esperienza con l’Atalanta. L’ex tecnico del Toro lascia la moglie Carla e le figlie Clara e Francesca.

arrigo petaccoIl 3 aprile è morto Arrigo Petacco, storico e giornalista. Aveva 89 anni. Nato nel 1929 a Castelnuovo Magra, nella provincia della Spezia, è stato direttore della Nazione tra 1986 e 1987, dopo aver cominciato la sua carriera a Il Lavoro di Genova sotto la direzione di Sandro Pertini, ed ha collaborato spesso con la Rai. Ma è con la storiografia e gli studi su Ventennio e Seconda Guerra Mondiale che Petacco ha scritto la pagine più memorabili della sua carriera. Intervistato dal blog di Beppe Grillo sull’omicidio Matteotti, lo storico ammise di non aver “mai creduto che Mussolini avesse fatto il delitto”. Tra i suoi libri più interessanti: Da Il prefetto di ferro. L’uomo di Mussolini che mise in ginocchio la mafia, Storia del fascismo in 6 volumi, L’archivio segreto di Mussolini e L’uomo della provvidenza. Mussolini, ascesa e caduta di un mito.

ray wilkinsIl 4 aprile è morto Ray Wilkins, ex centrocampista di Milan, Chelsea e Manchester United. Non ha superato l’infarto che lo ha colpito alla vigilia di Pasqua. Era ricoverato presso il St George’s Hospital, aveva 61 anni. Restò in rossonero per tre anni, collezionando 105 presenze e 3 gol, e giocò poi in Francia col Paris Saint-Germain prima di fare ritorno in Gran Bretagna, vincere un titolo in Scozia con i Rangers e chiudere la carriera in Inghilterra nel 1997 con il Leyton Orient. Con la Nazionale inglese giocò 84 partite in dieci anni, realizzando tre gol e indossando anche la fascia di capitano. Da allenatore ha ricoperto per molti anni il ruolo di vice, soprattutto nel Chelsea al fianco tra gli altri di Gianluca Vialli e Carlo Ancelotti. È stato anche ct della Giordania dal 2014 al 2015. Negli ultimi anni ha lavorato in televisione nel ruolo di commentatore.

Il 5 aprile è morto Giorgio Bubba, aveva 81 anni. Nato a La Spezia il 23 luglio 1936, Bubba fu uno dei volti storici della sede RAI della Liguria nonché stimato corrispondente da Genova per Genoa e Sampdoria, per 90º minuto e La Domenica Sportiva.

ignazio scardinaIl 7 aprile è morto Ignazio Scardina, aveva 70 anni. Nato a Roma il 3 agosto 1947, Scardina fu una delle voci storiche di 90° Minuto e della Domenica Sportiva e, dal 2000 al 2006, capo della redazione calcistica di RaiSport. Fu anche accusato nel processo Calciopoli, per poi essere completamente assolti.

bruno sammartinoIl 18 aprile è morto l’ex wrestler italiano Bruno Sammartino, aveva 82 anni. A darne notizia è la World Wrestling Entertainment, che sul proprio sito ufficiale lo definisce “il campione Wwe più longevo e più amato”. Sammartino è stato infatti un imbattuto campione di wrestling per quasi otto anni, un record assoluto in questa disciplina. Dopo una infanzia difficile avendo perso fratello e sorella in maniera precoce, e col suo paese d’origine occupato dai nazisti, Iniziò la sua carriera da wrestler nel 1959 ma la sua popolarità schizzò alle stelle quattro anni più tardi, il 17 maggio del 1963, quando sconfisse Buddy Rogers in soli 48 secondi di fronte a quasi 20mila persone al Madison Square Garden di New York diventando così campione Wwe. Un titolo che difese per 2.803 giorni battendo avversari che come lui hanno fatto la storia della disciplina come Killer Kowalski, Gorilla Monsoon e George ‘The Animal’ Steele. Nel 1968 Sammartino inaugurò il nuovo Madison Square Garden, un tempio dello sport americano che in occasione dei suoi incontri andò ‘sold out’ per ben 187 volte. Le cronache del tempo raccontano le lacrime e l’incredulità tra il pubblico quando nel 1971 fu detronizzato da Ivan Koloff. Ma quell’incontro non fu la fine della sua leggenda, perché il 10 dicembre del 1973 tornò campione battendo Stan Stasiak e diventando così il primo wrestler di sempre riuscito a ripetere tale impresa due volte. Difese il titolo Wwe per altri tre anni e mezzo, cimentandosi contro star del wrestling molto più giovani di lui come ‘Macho Man’ Randy Savage e The Honky Tonk Man. Dopo il ritiro, Sammartino rimase nel mondo del wrestling come commentatore tv. Soprannominato ‘The Living Legend of Professional Wrestling’ (‘La leggenda vivente del wrestling’), il wrestler italiano nel 2013 è stato inserito nella Hall of Fame della Wwe dal suo amico Arnold Schwarzenegger in una cerimonia al Madison Square Garden, ancora una volta sold out. Nella sua città natale, Pizzoferrato, il 5 agosto 2017 è stata eretta una statua in suo onore.

marco garofaloIl 19 aprile è morto il ballerino e coreografo Marco Garofalo. Si è spento a Roma a 62 anni. Era malato da tempo. Garofalo si era avvicinato al mondo della danza a 21 anni con Enzo Paolo Turchi, dopo un infortunio al ginocchio che aveva bloccato le sue ambizioni calcistiche. Il suo esordio in tv nel 1978, nel programma Ma che sera con Raffaella Carrà e Alighiero Noschese. Nel 1989 curò le coreografie della trasmissione Lascia o raddoppia? Una carriera ricca di successi, con oltre 700 balletti realizzati in tv per alcuni programmi famosi, come Buona domenica, Ciao Darwin, Re per una notte e L’eredità. Nel 2009 Maria De Filippi lo scelse come professore di danza per Amici. Garofalo rimase per due edizioni consecutive, dove si scontrò spesso con Alessandra Celentano, la docente di danza classica. Per lui, più che la perfezione delle linee e dei movimenti, erano fondamentali il carisma e l’espressività, stupire il pubblico con idee nuove e a tratti perfino irriverenti. Lo scorso febbraio era ritornato nel programma per uno stage speciale con i ballerini.

giuseppe nardiniIl 26 aprile è morto Giuseppe Nardini, aveva 91 anni. L’imprenditore si è spento pomeriggio nella sua casa di Bassano del Grappa (Vicenza). L’azienda di famiglia fu fondata da Bortolo Nardini nel 1779 a due passi dal Ponte degli Alpini di Bassano, simbolo della città veneta. Oggi ai vertici ci sono quattro cugini di Cristina, prima donna ad avere un ruolo attivo in azienda. Giuseppe Nardini era stato alla guida dell’azienda di famiglia per decenni, trasformandola, e innovandola, facendola diventare un’impresa di punta del settore in tutto il mondo. Le Distillerie Nardini infatti, furono fondate da Bortolo Nardini nel 1779, dal Ponte degli alpini, e come questo, la Grappa Nardini erano il simbolo della cittadina veneta. Ma Giuseppe Nardini, non era stato solo un imprenditore della grappa: aveva presieduto la Banca Popolare di Vicenza, prima dell’era Zonin; era stato presidente dell’Associazione Industriali di Vicenza, aveva fondato i ‘Locali Storici’ e aveva presieduto l’Accademia della Cucina Italiana.

pavel perglIl 4 maggio è morto Pavel Pergl, 40 anni, ex difensore di Sparta Praga, Dinamo Dresda, Hapoel Ramat Gan, Bellinzona, Vaduz, Locarno e Coira. Il suo corpo senza vita è stato ritrovato a Magdeburgo, in Germania. Secondo la stampa locale si sarebbe suicidato.

L’8 maggio è morta Lara Saint Paul, aveva 73 anni. Si è spenta nell’hospice di Casalecchio di Reno (Bologna) dove si trovava ricoverata da tempo. Mamma eritrea e papà romagnolo, Lara Saint Paul, al secolo Silvana Areggasc Savorelli, era nata ad Asmara il 31 marzo 1945 e cresciuta a Fusignano, in provincia di Ravenna. Bellissima, con la pelle ambrata e i grandi occhi messi in risalto dall’eyeliner, era arrivata al successo nel 1968 al Festival di Sanremo, dove si era esibita in coppia con il mitico Louis Amstrong. La musica le aprì anche le porte del varietà televisivo, da “Quelli della Domenica” sul primo canale a “La domenica è un’altra cosa”, con Raffaele Pisu. Negli anni 70 aveva partecipato a “Canzonissima” e poi ancora a Sanremo, dove era stata in gara tre volte. Poi i tour in Europa e negli Stati Uniti. Concerti a Los Angeles, dove lavorò tra gli altri con Ray Charles e Stevie Wonder, l’amicizia con Frank Sinatra. Negli anni Ottanta cominciò numerose altre attività, lanciando per la prima volta in Italia la ginnastica aerobica, con una serie di videocassette e libri dedicati, ottenendo un grande successo. Vedova del produttore discografico Pier Quinto Cariaggi, negli ultimi anni ha avuto una vita non facile, costellata di malattie e situazioni difficili. Nel gennaio del 2017 la figlia Manuela aveva lanciato un disperato appello anche attraverso le pagine di Tgcom24, nel quale si chiedeva un aiuto economico per la cura della madre alle prese con un cancro all’intestino.

philip rothIl 23 maggio è morto lo scrittore Philip Roth. Gigante della letteratura contemporanea americana, aveva 85 anni. Roth, che viveva tra New York e il Connecticut, è deceduto per un’insufficienza cardiaca. Scrittore prolifico, con più di 25 opere all’attivo, il suo lavoro è considerato un’esplorazione profonda e critica dell’identità americana. Sesso, religione, morale, i temi ricorrenti della sua produzione caratterizzata da uno stile crudo e realista e punteggiata da figure letterarie iconiche, da David Kepesh ad Alexander Portnoy. Le opere di Roth scavano principalmente nel mondo ebraico-americano, pur riuscendo a rappresentare mondi e messaggi universali che hanno non a caso fortemente influenzato la letteratura del secondo dopoguerra. Non ha mai vinto il Nobel.

alessandra appianoIl 3 giugno è morta Alessandra Appiano, aveva 59 anni. Nota scrittrice, giornalista e conduttrice televisiva. Con il suo primo romanzo, Amiche di salvataggio, aveva vinto il premio Bancarella nel 2003 ed era stata autrice di numerosi altri libri tradotti in paesi europei. Nata ad Asti, Alessandra Appiano collaborava con varie testate giornalistiche, oltre a partecipare come ospite opinionista in talk show di Rai e Mediaset. La causa della morte, avvenuta a Milano, stando alle indagini, è stato un gesto volontario.

Pierre CarnitiIl 5 giugno è morto Pierre Carniti, aveva 81 anni. Fu segretario generale della Cisl dal 1979 al 1985. Nato a Castellone, in provincia di Cremona il 25 settembre del 1936, nipote della poetessa Alda Merini, nel 1970 era diventato segretario della Fim, l’organizzazione dei metalmeccanici della Cisl, di cui era diventato poi segretario dal 1979 al 1985. Parlamentare europeo per due legislature, dal 1989 al 1999, Carniti è stato anche senatore, eletto con il Psi, nel 1993 e nel 1994. Lavorò a stretto contatto con l’economista Ezio Tarantelli, ucciso dalle Br nel 1985 quattro anni dopo aver fondato l’Istituto di studi ed economia del lavoro, associato alla Cisl, ed esserne diventato presidente. Nello stesso anno Carniti lasciò la Cisl dopo il vittorioso referendum sulla scala mobile che confermò il decreto frutto dell’accordo di San Valentino.

anthony bourdainL’8 giugno è morto Anthony Bourdain, chef di fama internazionale. Si è suicidato. Lo riferisce la Cnn. Aveva 61 anni. Bourdain si trovava in Francia per un episodio del programma tv che conduceva sulla Cnn. A trovarlo morto nella sua camera d’albergo questa mattina è stato il suo amico Eric Ripert. Tra gli ospiti di Bourdain, anche l’ex presidente degli Usa, Barack Obama, che cenò con lui in un ristorante di Hanoi. E’ diventato particolarmente famoso nel 2000, dopo la pubblicazione di Kitchen Confidential, il libro divenuto un cult in cui svela i segreti nelle cucine di famosi ristoranti americani, compreso l’uso di droghe e superalcolici per reggere i folli ritmi imposti dagli chef.

richard harrisonIl 23 giugno è morto Richard Harrison, soprannominato “Il Vecchio” e protagonista del fortunato show tv americano “Affari di Famiglia”, all’età di 77 anni. Nato il 4 marzo 1941, ebbe l’intuizione di aprire nel 1988 il banco dei pegni “Gold & Silver Pawn Shop”, insieme al figlio Rick “La Volpe”, che dal 2009 divenne teatro del programma originariamente trasmesso da History Channel. In Italia in onda su Cielo. Harrison dava vita insieme al figlio (“lo smilzo”, al nipote e allo sgangherato amico di quest’ultimo, a diversi siparietti simpatici. Il programma divenne ben presto un successo, risultando il più visto di History Channel e portando in negozio fino a 5mila visitatori al giorno. “Ha perso la sua battaglia contro il Parkinson”, ha scritto il figlio sui social.

lidia togniL’8 luglio è morta Lidia Togni, fondatrice dell’omonimo circo che nel corso degli anni ha assunto anche la denominazione di Circo Massimo e Royal americano. L’artista, 86 anni, si trovava a Siracusa, durante il tour in Sicilia. Nata a Ragusa nel 1932, Lidia era figlia di Ugo Togni e, con i fratelli Ferdinando ed Ercole, aveva fondato e gestito il Circo Nazionale Togni. Trapezista e cavallerizza, aveva sposato l’addestratore Riccardo Canestrelli con cui aveva avuto tre figli. Negli anni ’60, Riccardo e Lidia aprirono un proprio circo, il Royal, che nel 1971 fu ribattezzato Circo Lidia Togni.

franco mandelliIl 15 luglio è morto Franco Mandelli, 87 anni. Si è laureato a Milano nel 1955 per poi trasferirsi prima a Parma e successivamente a Roma, dove diventa una figura di spicco nella lotta alle malattie del sangue, in particolare contro il linfoma di Hodgkin e delle leucemie acute. Era presidente del gruppo italiano malattie ematologiche dell’adulto (Gimema) e dell’Associazione italiana contro le leucemie (Ail). “Ha pubblicato più di 700 studi scientifici. L’Ail tutta si stringe con riconoscenza e grande affetto alla sua famiglia”,si conclude così il messaggio dell’associazione su Facebook.

Il 25 luglio è morto Sergio Marchionne, Ceo di Fca, Cnh e Ferrari. Aveva 66 anni. Si è spento nella clinica di Zurigo presso la quale si era sottoposto ad un intervento alla spalla, il quale però è degenerato in complicanze cardiache post-operatorie. Avrebbe avuto due infarti. Il 21 luglio è stato comunicato dallo stesso gruppo il suo immediato avvicendamento, alla luce delle sue criticissime condizioni di salute. Qui una sua biografia completa.

L’8 agosto è morto a 85 anni Gustavo Giagnoni, storico allenatore del Torino e del Cagliari.

rita borsellinoIl 15 agosto è morta Rita Borsellino, sorella di Paolo. La Borsellino aveva 73 anni ed era malata da tempo: si trovava in terapia intensiva all’ospedale Civico di Palermo. Dopo la tragedia del fratello Paolo, la Borsellino, farmacista, era scesa in campo in prima persona nella lotta contro Cosa nostra, tanto da diventare una bandiera dell’associazione Libera fondata da don Luigi Ciotti, di cui è stata per 10 anni vicepresidente. Nel 2006 aveva anche tentato la strada della politica, vincendo le primarie del centrosinistra e candidandosi contro il governatore uscente della Sicilia Totò Cuffaro, venendo però sconfitta fermandosi al 41% dei consensi. È stata poi eletta in Europarlamento nel 2009, con il Pd, prima di venire superata alle primarie dem per il ruolo di sindaco di Palermo nel 2009, da Fabrizio Ferrandelli.

kofi annanIl 18 agosto è morto Kofi Annan, segretario Onu per 2 incarichi. Aveva 80 anni. A sconfiggerlo una breve malattia. Laureatosi al Macalester College di St. Paul in Minnesota, Kofi Atta Annan si perfezionò poi in economia all’Institut Universitaire des Hautes Etudes di Ginevra e in management al prestigioso Massachusetts Institute of Technology. Alle Nazioni Unite dal 1962, tutta la carriera del diplomatico del Ghana si è svolta all’interno della burocrazia dell’Onu. Nel 1993, gli venne affidato l’incarico di responsabile delle missioni di pace. Fu segretario generale dell’Onu per due mandati, dal gennaio 1997 al dicembre 2006. Nel 2001 fu insignito, insieme all’intera organizzazione delle Nazioni Unite, del Nobel per la Pace per il suo lavoro umanitario. Durante il suo incarico ha dovuto misurarsi con l’America guerrafondaia di vincinoBush.

Il 21 agosto è morto a 72 anni il vignettista siciliano Vincino. Pseudonimo di Vincenzo Gallo, era nato a Palermo nel 1946. Durante l’anno della contestazione giovanile nel 1968 milita in Lotta Continua a Palermo. L’anno successivo incomincia a collaborare con il quotidiano L’Ora di Palermo, seguendo da disegnatore il processo sulla strage di viale Lazio. Nel 1972 viene chiamato a Roma al giornale di Lotta Continua, dove resta fino al 1978 quando fonda e dirige L’avventurista, inserto satirico dello stesso giornale del movimento. Nello stesso anno partecipa alla nascita della storica rivista Il male, di cui sarà direttore per quattro anni (dei cinque in cui venne pubblicata), fino alla chiusura, nel 1982. Poi tante collaborazioni, tra cui quella nel 1987 incomincia la sua lunga e proficua collaborazione con il Corriere della Sera. Nel 1988 esce Cuore e Vincino ne diventa una delle colonne portanti, fino alla chiusura.

Il 21 agosto è morto Vittorio Coliva, che ha legato la sua notorietà ai fumetti di Kriminal, Satanik, Maschera Nera e Zorak, è morto all’età di 80 anni a Milano.

Il 24 agosto è morto Emiddio Novi, politico 72enne ed ex parlamentare di Forza Italia per quattro legislature, è stato travolto e ucciso stamane da un mezzo della nettezza urbana a Sant’Agata di Puglia (Foggia).

Il 25 agosto è morto a Livorno nella notte il coreografo, attore, ballerino, mimo e regista britannico, Lindsay Kemp. Aveva 80 anni.

john mccainIl 25 agosto il senatore repubblicano John McCain è morto all’età di 81 anni. Il decesso è avvenuto in Arizona, alle ore 16.28 minuti. McCain combatteva da tempo contro un aggressivo tumore maligno al cervello e aveva annunciato solo lo scorso venerdì di aver deciso di sospendere le cure. Proveniva da una famiglia militare di ammiragli. Nel 1967, quando era pilota della Marina, il suo aereo era stato abbattuto sopra Hanoi, facendo di lui un eroe per il modo in cui aveva resistito alla prigionia. I vietnamiti gli avevano spezzato le braccia, che non sarebbe più riuscito ad alzare completamente per il resto della vita, ma non lo spirito. E la sua resistenza nella prigione soprannominata “Hanoi Hilton” era diventata leggendaria.

Al ritorno, nel 1982, si era gudagnato un posto da deputato, e quattro anni dopo era diventato senatore dell’Arizona. Un “Maverick”, spirito libero e non conformista, nella politica come lo era era stato sotto le armi, dove l’indisciplina lo aveva fatto diplomare in Accademia navale come ultimo del suo corso.

Nel 2000 si era candidato alla Casa Bianca, e probabilmente sarebbe riuscito a «suonare Al Gore come un tamburo», secondo la sua previsione fatta dopo aver vinto le primarie iniziali nel New Hampshire. Poi però la macchina del Partito repubblicano si era messa in moto e lo aveva bloccato, usando anche in anticipo la diffamazione delle fake news, quando in South Carolina era girata la voce che avesse un figlio naturale nero.

Nel 2008 McCain ci aveva riprovato, ottenendo stavolta la nomination. Il momento però era sbagliato, perché l’impopolarità di Bush lo aveva condannato alla sconfitta contro il cambiamento impersonato da Obama, anche più dei suoi errori, tipo la scelta di Sarah Palin come vice.

Nel 2016 era diventato il principale nemico interno di Trump, da quando Donald gli aveva tolto l’onore di eroe di guerra: «Cosa ha fatto di grande McCain? Si è lasciato catturare. Io preferisco chi non si è fatto prendere».

mauro bronchiIl 29 agosto è morto a 75 anni Mauro Bronchi, che interpretava la brunetta nel trio delle Sorelle bandiera, lanciate da Renzo Arbore nel programma ‘L’altra domenica’. La loro presenza all’epoca fu al centro di polemiche perché era la prima volta che tre uomini travestiti da donna apparivano in tv, ma la sigla finale del programma cult, Fatti più in là, uscita su 45 giri, fu un successo.

Il gruppo era composto dal messicano Tito LeDuc, sostituito nel 1990 da Franco Caracciolo, l’australiano Neil Hansen, e Mauro Bronchi. Il trio incise anche alcuni dischi e partecipò, insieme alll’allegra compagnia dell’Altra domenica, al film Il pap’occhio (1980) di Renzo Arbore.

Il 31 agosto è morto Mario Facco, aveva 72 anni. Ex giocatore di Inter, Lazio, Avellino e Parma. La sua carriera è soprattutto legata alla Lazio, club con il quale centrò due promozioni in serie A e vinse lo scudetto nella stagione 1973/74. L’anno seguente si trasferì all’Avellino, dove rimase per tre stagioni indossando anche la fascia di capitano, per poi chiudere la carriera da calciatore nel Parma e intraprendere quella da allenatore. Negli ultimi anni aveva lavorato da opinionista televisivo.

Luisa Mann BuoniIl 10 settembre è morta Luisa Mann Buoni, cantante rock e speaker di Radio 2. Questa estate aveva infatti condotto «Commessi viaggiatori» su Radio Rai2 con Mario Acampa nel drive time estivo del canale dalle 18.20. La notizia, diffusasi sui social network in mattinata, è stata purtroppo confermata in ambienti di Radio Rai. Con un passato da cantante rock in diverse formazioni, aveva lavorato a lungo anche per Radio Rock.

guido ceronettiIl 13 settembre è morto all’età di 91 anni lo scrittore e poeta torinese Guido Ceronetti. L’artista si è spento nella sua casa di Cetona, nel senese, dove era rientrato dopo un ricovero per un’ischemia. Da una trentina d’anni aveva scelto di ritirarsi in Toscana per dedicarsi soprattutto alla scrittura. Dal 2009 beneficiava della legge Bacchelli. L’ultimo libro, “Messia”, scritto a Cetona, era stato pubblicato nel 2017. Ceronetti è stato scrittore e giornalista, ma anche filosofo, poeta, drammaturgo, traduttore e attore.

inge feltrinelliIl 20 settembre è morta Inge Feltrinelli, nata Schönthal. Avrebbe compiuto 88 anni il prossimo 24 novembre. Figlia di padre ebreo e madre protestante, intraprese ad Amburgo la carriera di fotoreporter e giornalista. Nel 1952 trascorse un lungo periodo a New York ospite della pronipote di J. P. Morgan, riuscendo a fotografare, tra gli altri, Greta Garbo, Elia Kazan, John Fitzgerald Kennedy, Winston Churchill e a stringere amicizia con Erwin Blumenfeld. Tra le sue foto più celebri, quelle degli scrittori Ernest Hemingway, Edoardo Sanguineti, Allen Ginsberg, Günter Grass, Nadine Gordimer, e dei pittori Pablo Picasso e Chagall. Nel 1958 conobbe Giangiacomo Feltrinelli che sposò nel 1960, seguendolo quindi a Milano. Dal 1969, quando il marito Giangiacomo Feltrinelli entrò in clandestinità e ancor più dopo la sua morte, gestì l’omonima casa editrice.

luigi agnolinIl 29 settembre è morto l’ex arbitro Luigi Agnolin, aveva 75 anni. Figlio d’arte (il padre Guido arbitrò 155 partite di serie A), Agnolin partecipò a due campionati del mondo: nel 1986 in Messico (e fu giudicato il migliore del torneo), 1990 in Italia. Nell’87 diresse la finale di Coppa delle Coppe (Ajax-Lokomotiv Lipsia 1-0), nell’88 quella di Coppa dei Campioni (Psv Eindoven-Benfica 6-5 ai calci di rigore). Dopo l’esperienza in campo, fu designatore per la Serie C, ma nel 1992 non fu riconfermato dal presidente federale Antonio Matarrese; già direttore generale della Roma (1994), amministratore delegato del Venezia (1999-2000) e del Verona (2000-2001), nel 2006 fu per pochi mesi Commissario straordinario dell’Aia, scelto da Guido Rossi per guidare l’Associazione Italiana Arbitri dopo lo scoppio dello scandalo che vide protagonista Luciano Moggi e le dimissioni del presidente Tullio Lanese; fino all’agosto 2007 fu presidente del Settore giovanile e scolastico della Figc. Dal 2011 al giugno 2013 ricoprì la carica di direttore generale del Perugia. Ritiratosi a vita privata, era malato da tempo.

Il 3 ottobre è morto Graciano “Rocky” Rocchigiani, aveva 55 anni. Vittima dell‘incidente stradale che si è verificato sulla tarda serata di ieri lungo la statale 121 all’altezza dello svincolo di Piano Tavola. L’atleta tedesco di origini italiane sarebbe stato travolto da una Smart Fortwo guidata da un giovane di 29 anni di Catania. A dare la notizia, in queste ore, è stato il quotidiano tedesco Bild. Nato a Duisburg, nella Ruhr occidentale, è stato campione tedesco dei pesi medi nel 1982 e campione del mondo dei supermedi nel 1988 dopo aver battuto Vincent Boulware. Il boxer si era ritirato dal mondo dei combattimenti nel 2003 al termine del match contro Thomas Ulrich dopo essere stato sconfitto ai punti.

Il 6 ottobre è morto a 80 anni Karl Mildenberger, a lungo campione d’Europa. Ha affrontato miti del ring come Archie Moore, in Italia era conosciuto per avere affrontato Franco Cavicchi, Sante Amonti e Piero Tomasoni. Ma Karl Mildenberger, gloria della boxe tedesca, morto a 80 anni, resterà nella storia per la sfida allo stadio di Francoforte contro Muhammad Ali. Il 10 settembre 1966 l’allora imbattuto Ali era un chiaro favorito e gli esperti prevedevano un ko nei primi tre round. Mildenberger ha combattuto 62 combattimenti come professionista, vincendone 53, ha perso sei volte e ne ha pareggiati tre. Si è ritirato nel 1968 all’età di 31 anni dopo aver perso il titolo europeo con il britannico Henry Cooper.

patrick baumannIl 14 ottobre è morto Patrick Baumann, aveva 51 anni. Componente del Cio e segretario generale della Federazione internazionale di basket, da tempo numero uno della pallacanestro mondiale e con forti legami con l’Italia, è morto per un infarto. Si trovava nella capitale argentina per assistere ai Giochi olimpici giovanili.

Il 16 ottobre è morto Arto Paasilinna, aveva 76 anni. Fisico possente da ex taglialegna, settantasei anni, originario di Kittilä, in Lapponia, giornalista fino al 1975, tradotto in quarantacinque lingue, era l’autore finlandese più conosciuto all’estero. Paasilinna è stato uno scrittore prolifico, autore di circa 35 romanzi, di cui 17 pubblicati in Italia da Iperborea. Soltanto L’anno della lepre, il suo primo libro tradotto nel 1994, ha venduto da noi oltre 120 mila copie diventando un longseller. A questo sono seguiti titoli come Il bosco delle volpi, Il mugnaio urlante, Il figlio del dio del Tuono, Lo smemorato di Tapiola, I veleni della dolce Linnea e Emilia l’elefante.

paul allenIl 16 ottobre è morto Paul Allen. Il co-fondatore di Microsoft è morto a Seattle all’età di 65 anni per complicazioni legate a un linfoma non Hodgkin, lo stesso tipo di cancro che aveva sconfitto anni fa. Timido figlio di bibliotecari e genio dei computer, nel 1975 insieme a Bill Gates fondò il colosso di Redmond con il ‘sogno’ di portare un computer in ogni casa. Dopo soli otto anni però Allen lascio Microsoft per problemi di salute e per il deteriorarsi della sua amicizia con Gates. Nonostante la sua uscita Allen rimase una vera e propria forza nel mondo della tecnologia e della filantropia.

benetton autostradeIl 22 ottobre è morto Gilberto Benetton, aveva 77 anni. Dopo aver lottato a lungo con una malattia. L’imprenditore si è spento in ospedale a Treviso. Coi fratelli ha gestito l’omonimo gruppo reso celebre dai maglioncini ma che col tempo ha ramificato le sue competenze in molti settori (tra cui quello della gestione autostradale con Atlantia, la holding di Autostrade per l’Italia). Gilberto Benetton era l’anima finanziaria della famiglia, con lui il gruppo è arrivato a crescere in molti settori e lascia un impero da oltre 10 miliardi di euro. Secondo la rivista Forbes era tra gli uomini più ricchi del Paese.

Keiichiro KimuraIl 24 ottobre è morto Keiichiro Kimura, aveva 80 anni. Regista giapponese di animazione, creatore di numerosi cartoni animati che hanno fatto sognare i ragazzi degli anni ’80. Kimura è stato character designer di “Cyborg 009”, “L’uomo tigre”, passando per “Mimì e la nazionale di pallavolo”, “Trider G7”, “Sam ragazzo del West”, “Sally la maga”

tom jagoIl 25 ottobre è morto Tom Jago, il re dei distillati, leggendario inventore di liquori come il Baileys Irish Cream, dal 1974 il superalcolico più venduto al mondo, è morto a Londra all’età di 93 anni. Nel 2007 Tom Jago ha fondato The last Drop Distillers Limited, una società nuova creata con altri due giganti del mondo dei distillati, James Espey e Peter Fleck, che tra di loro hanno creato brand del calibro di Johnnie Walker Blue Label, Chivas Regal 18 Year Old e The Classic Malts.

sara anzelloIl 25 ottobre Sara Anzanello è morta a 38 anni dopo una lunga battaglia. Nel 2013, durante l’avventura in Azerbaigian all’Azerreyl Baku, viene ricoverata a Milano per essere sottoposta a un trapianto di fegato. L’intervento riesce e nel 2014-2015 torna nel mondo della pallavolo lavorando come supporto team manager per il Club Italia, impegnato in Serie A2 . Nella stagione seguente torna in campo a Novara, in B1 ma la stagione successiva si ritira.

Il 2 novembre è morto Christian Daghio, leggenda italiana della Muay Thai, la boxe thailandese. Aveva 49 anni. Proprietario del Pattaya Kombat Village, lascia la moglie e una figlia piccolina. Daghio è morto a seguito di un brutto ko subito nel corso di un match in Thailandia. Dal 1996, viveva in Thailandia dove gestiva dal 2006 una scuola di thai boxe. Nel 2007 aveva conquistato il titolo di Campione thailandese; mentre nel 2010 conquistò la cintura mondiale WMA, riconquistata l’anno scuccessivo. Con la nazionale italiana, ha vinto tre medaglie di bronzo; due ai campionati europei (Pafos e Mosca) e una nel campionato mondiale disputato a Caorle. Christian Daghio ha disputato 170 incontri vincendone 131.

Louis VuittonIl 4 novembre è morto Alain Chevalier, uno dei fondatori di LVMH (Louis Vuitton Moet Hennessy), numero uno dei marchi del lusso nel mondo. Lo ha annunciato l’Eliseo, che ha salutato un “uomo visionario”. Correva l’anno 1987 e presso l’Hotel Plaza di Parigi, Alain Chevalier e Henri Racamier annunciano le nozze e la creazione di un nuovo gruppo del lusso, LVMH: si tratta di un acronimo per Louis Vuitton Moet Hennessy, nato appunto dalla fusione tra le imprese Louis Vuitton, specializzata negli accessori di moda guidata da Racamier, e Moet Hennessy, specializzata in vini e alcolici, di cui a sua volta era patron Chevalier.  Alain Chevalier ebbe il merito di portare in ‘dote’ nel matrimonio lo champagne Moet, il cognac Henessy e i profumi Dior e Givenchy. Si era cosi’ formata, appunto nel 1987, la grande azienda Louis Vuitton-Moet Hennessy (Lvmh). Aveva 87 anni. 

marianna pepeL’8 novembre è morta Marianna Pepe, ex azzurra del tiro a segno. Incerte le cause. La 39enne triestina viveva nell’appartamento con il figlio di 5 anni. Marianna Pepe era caporalmaggiore dell’Esercito di stanza a Trieste. Apparteneva al Gruppo sportivo dell’Esercito, ed era specialista nella carabina tre posizioni. Nel suo palmares cinque titoli italiani tra il 2000 e il 2004, mentre nel 2005 è stata ottava agli Europei di carabina 50 metri tre posizioni. Gareggiava ancora con l’Unione italiana tiro a segno.

stan leeIl 12 novembre è morto Stan Lee, aveva 95 anni. E’ stato a lungo presidente e direttore editoriale della Marvel Comics, per la quale ha sceneggiato moltissime storie. E’ stato il papà di Spider-Man, Hulk, Thor, Iron Man, i Fantastici 4, Black Panther, Avengers, X-Men,Daredevil, Doctor Strange, basta per guadagnarsi un posto d’onore nella storia del fumetto per l’eternità. Eppure Stan Lee (per i fan “The Man” o “The Smilin’”, il sorridente) è stato anche molto altro. Grandissimo ideatore di personaggi e storie, certo, ma pure editore, manager, produttore: una figura centrale insomma non solo dal punto di vista creativo, ma per tanti diversi aspetti che compongono l’industria dei comics. Il suo nome è legato a quella Marvel che negli anni ’60 ha rivoluzionato il mondo dei supereroi di carta e oggi è protagonista in quello del cinema.

Luigi Rossi di MonteleraIl 16 novembre è morto per un malore durante una battuta di caccia Luigi Rossi di Montelera, 72 anni, della famiglia fondatrice della Martini&Rossi. Dirigente d’azienda, industriale, politico, si è accasciato in Val di Rhemes, in Valle d’Aosta. A dare l’allarme è stata la guardia del corpo, ma il trasporto in ospedale con l’elisoccorso si è rivelato inutile: è morto poco dopo il ricovero. Figlio del conte Napoleone Rossi di Montelera e della contessa Niccoletta Piccolini di Camugliano, Luigi Rossi di Montelera era uno degli ultimi esponenti della nobiltà torinese. Laureato in Giurisprudenza a Torino, nell’azienda di famiglia – famosa nel mondo per il Martini e per il vermouth, oltre che per le sponsorizzazioni sportive – è arrivato sino alla vicepresidenza e, dopo la cessione alla multinazionale Bacardi, alla presidenza della Bacardi-Martini. Deputato della Democrazia Cristiana e sottosegretario del ministero del Turismo guidato all’epoca da Franco Carraro. A 27 anni fu rapito dai Corleonesi e liberato dopo 4 mesi.

Il 27 novembre è morto a 57 anni Stephen Hillenburg, il creatore del cartone animato SpongeBob. Nel marzo 2017 gli era stata diagnostica la Sla, sclerosi laterale amiotrofica. Biologo marino e ricercatore, Hillenburg ebbe l’idea per il personaggio a forma di spugna da un fumetto che aveva realizzato con intenti didattici quando insegnava biologia marina all’Orange County Marine Institute. La serie è andata in onda con Nickelodeon dal 1999 e ha avuto un grandissimo successo.

Per il suo cartone animato Hillenburg ha ricevuto due Emmy. Dalla serie sono stati tratti anche due film per il cinema: SpongeBob – Il Film e il suo seguito SpongeBob – Fuori dall’acqua. Era in programma anche un terzo film.

sandro mayerIl 30 novembre è morto Sandro Mayer, direttore del settimanale ‘DiPiù’ e opinionista a ‘Ballando con le stelle, il programma di Milly Carlucci su Rai1. Mayer era nato a Piacenza nel 1940 e il prossimo 21 dicembre avrebbe compiuto 78 anni. Laureato in scienze politiche è stato per vent’anni direttore del settimanale ‘Gente’ e dal 2004 dirigeva alcune testate di Cairo Editore.

george h w bushIl primo dicembre è morto George H. W. Bush, che è stato presidente degli Stati Uniti dal 1989 al 1993 e padre di George W. Bush, a sua volta presidente dal 2001 al 2009. Aveva 94 anni e da tempo aveva il morbo di Parkinson ed era su una sedia a rotelle. Bush è stato il 41esimo presidente degli Stati Uniti e gli eventi principali accaduti nei suoi anni da presidente furono la fine della Guerra fredda e la prima guerra in Iraq dopo che il dittatore Saddam Hussein aveva invaso il Kuwait. Bush è morto sette mesi dopo sua moglie Barbara: erano stati sposati per 73 anni e avevano avuto sei figli.

dynamite kidIl 5 dicembre è morto Thomas Billington, conosciuto da tutto il mondo del wrestling come Dynamite Kid. L’ex atleta inglese è morto nel giorno in cui ha compiuto 60 anni, lasciando un vuoto incolmabile nel mondo del pro-wrestling. Billington era paralizzato da anni e – a causa dei molteplici infortuni subiti in carriera – aveva anche abusato più volte di medicinali. Dynamite Kid, leggendario partner di Davey Boy Smith (suoi cugino nella vita reale) nei British Bulldogs, è considerato un innovatore della disciplina. Per molto tempo attivo anche in Giappone, dove si ricordano i suoi match con Tiger Mask.

gigi radiceIl 7 dicembre è morto Gigi Radice, aveva 83 anni. Una carriera legata ai colori del Milan e a quelli del Torino, prima da giocatore e poi da tecnico. Con la maglia rossonera vinse tre scudetti a cavallo tra gli anni Cinquanta e Sessanta, prima dello storico trionfo nella Coppa dei Campioni del 1963, la prima conquistata da un club italiano. I successi in panchina, invece, furono a tinte granata: fu lui a guidare il Torino alla conquista del campionato 1975-76, il primo (e finora unico) conquistato dopo la tragedia di Superga.

L’8 dicembre è morto Carlo Loffredo, contrabbassista e chitarrista, considerato uno dei padri del jazz italiano, protagonista di primo piano dei club musicali della Dolce Vita, è morto ieri a Roma all’età di 94 anni. Loffredo ha spinto sulla strada del jazz Nunzio Rotondo, Umberto Cesari, Walter Cianfrocca e Romano Mussolini ed ha suonato nel corso di una luminosa carriera con Louis Armstrong e Dizzy Gillespie, Oscar Peterson, Chet Baker, Earl Hines, e Stephane Grappelli.

Riccardo GiacconiIl 9 dicembre è morto Riccardo Giacconi, aveva 87 anni. Di origini italiane e naturalizzato statunitense, è noto soprattutto per aver vinto nel 2002, insieme a Raymond Davis Jr e Masatoshi Koshiba, il premio Nobel per la fisica, grazie ai suoi contributi pionieristici nel campo dell’astronomia basata sui raggi X. Le sue ricerche, che hanno attraversato un periodo di mezzo secolo, sono state infatti alla base della scoperta delle sorgenti cosmiche di raggi X.

Felice PuliciIl 16 dicembre è scomparso Felice Pulici, portiere della Lazio che nel 1974 vinse il primo storico Scudetto dei biancocelesti. Aveva 73 anni. Nato a Sovico, in provincia di Milano, il 22 dicembre 1945, l’ex portiere aveva iniziato la propria carriera nelle giovanili del Lecco. Esploso nel Novara (112 presenze tra il 1968 e il 1972), visse i suoi anni migliori alla Lazio dove conquistò lo scudetto nel 1974. Ceduto nell ottobre del 1977 al Monza, fu per tre anni il portiere dell’Ascoli in Serie A.

Il 17 dicembre Colin Kroll, cofondatore di Vine e Hq Trivia, è stato trovato morto nel suo appartamento di Soho, a Manhattan. All’età di 35 anni. Secondo i primi accertamenti la causa della morte sarebbe un’overdose di stupefacenti. Il primo successo tecnologico di Kroll era stato Vine acquistato da Twitter nel 2012 per 30 milioni di dollari. L’app permetteva agli utenti della piattaforma di microblogging di postare brevi video. Era stato però un flop e dal 2017 il servizio era sospeso. Lui stesso era stato allontanato da Twitter nel 2014 per presunte molestie. Aveva iniziato nel 2007 a Yahoo!, dopo laurea e perfezionamento fra Oakland e Chicago. E l’ultima creatura era HQ Trivia, un gioco di domande di cultura generale. Vince denaro chi risponde esattamente. Al massimo della sua popolarità Hq Trivia aveva due milioni di giocatori e un valore di mercato sui 100 milioni di dollari. All’inizio del 2018 dopo essere stato fra le 10 app più scaricate è sceso oltre la posizione 500. Kroll, oltre che di molestie, è stato spesso accusato di pessima gestione degli affari e di eccessi, in particolare con le droghe.

penny marshallIl 18 dicembre è morta Penny Marshall, a causa di complicazioni dovute al diabete, aveva 75 anni. Nata nel distretto di Bronx, a New York, era figlia del produttore Tony Marshall e sorella del leggendario regista di “Pretty Woman”, Garry Marshall, scomparso nel 2016. Figlia di Anthony Wallace Marshall, un produttore cinematografico statunitense figlio di immigrati italiani che nacque con il cognome Masciarelli, e di Marjorie Irene Ward, un’insegnante di danza statunitense di origini scozzesi e inglesi, ottenne la fama grazie al ruolo di Laverne De Fazio nella serie televisiva “Laverne & Shirley”, ruolo che interpretò dal 1976 al 1983. La serie era uno spin off di “Happy Days”, dove per la prima volta i due personaggi erano apparsi, catturando i favori del pubblico. Successivamente diventò regista, dirigendo Whoopi Goldberg in “Jumpin’ Jack Flash” del 1986. Nel 1988 diresse Tom Hanks in “Big”, mentre nel 1990 guidò le riprese di “Risvegli” con Robert De Niro e Robin Williams. Tra gli altri film da lei diretti, “Ragazze vincenti” (con Madonna tra le protagoniste), “Mezzo professore tra i marines”, “Uno sguardo dal cielo” e “I ragazzi della mia vita”. È stata sposata, dal 1971 al 1981, con il regista Rob Reiner.

andrea g pinkettsIl 20 dicembre è morto Andrea G. Pinketts, pseudonimo di Andrea Giovanni Pinchetti, scrittore e giornalista. Pinketts aveva 57 anni: era nato il 12 agosto del 1961 nel capoluogo lombardo, nel quartiere periferico del Lorenteggio, dove aveva sempre vissuto, con la mamma. Da quanto si è appreso, aveva scoperto di essere malato di tumore da circa un anno, e le sue condizioni si erano aggravate da una settimana. Tra le opere più celebri:  ‘L’Assenza dell’Assenzio’ (Mondadori), ‘Il senso della frase’ (Feltrinelli) e ‘Lazzaro vieni fuori’ (Feltrinelli) mescolava anarchia, prosa, giallo, fumo e alcol.

enzo boschiIl 22 dicembre è morto Enzo Boschi, avrebbe compiuto 77 anni in febbraio. Nato il 27 febbraio 1942 ad Arezzo, Boschi è stato per un lunghissimo periodo la ‘voce’ italiana della ricerca in materia di terremoti e vulcani. E’ stato anche al centro di vicende difficili e scomode, dall’evacuazione della Garfagnana a scopo cautelativo del 1985 al terremoto de L’Aquila del 2009, da un processo per procurato allarme a un altro per avere sottovalutato il pericolo.

grazia di nasioIl 25 dicembre è morta Grazia Nidasio, considerata la regina italiana del fumetto, è stata illustratrice e sceneggiatrice dal tratto e dall’ironia inconfondibili. Aveva 87 anni. Nel corso della sua lunga carriera Grazia Nidasio ha creato e disegnato molti personaggi come Scaramacai, Alibella, Dottor Oss, Nicoletta e il Piccolo mugnaio bianco, protagonista della campagna pubblicitaria del Mulino Bianco negli anni 80. Negli anni non ha mai smesso d’illustrare libri per ragazzi per tutti i più importanti editori, collaborando con molte riviste e case editrici: tra gli altri, Mondadori, Einaudi Ragazzi, Salani, Universo, Smemoranda. Uno dei suoi ultimi lavori, in cui ha dato ancora una volta un saggio delle sue qualità di illustratrice, è L’Orlando Furioso raccontato da Italo Calvino, uscito per Mondadori nel 2009.

amos ozIl 28 dicembre è morto lo scrittore Amos Oz, aveva 79 anni ed era malato di cancro. È stato uno degli scrittori israeliani più celebri e tradotto in tutto il mondo. È stato autore di libri in lingua ebraica, tra cui romanzi, novelle, raccolte di racconti e saggi, e di centinaia di articoli e saggi per periodici israeliani e internazionali. Le sue opere più famose includono “Black Box”, “Una storia d’amore e oscurità” e “Nella terra di Israele”. “A Tale of Love and Darkness”, un libro autobiografico, è stato pubblicato nel 2002. Oz ha vinto il Premio Goethe per il libro, che è uno dei libri di prosa più venduti di sempre in Israele.

umberto marzottoIl 29 dicembre è morto Umberto Marzotto,  uno dei rappresentanti della grande famiglia vicentina del tessile. Aveva 92 anni. Terzo figlio del conte Gaetano junior e fratello di Pietro, l’uomo che guidò l’ascesa mondiale dell’azienda, scomparso ad aprile, Umberto Marzotto soffriva da tempo di una patologia degenerativa. Era l’ex marito di Marta, e padre di Matteo Marzotto. I funerali saranno celebrati il 3 gennaio, nel Duomo di Valdagno (Vicenza).

Adelio CogliatiIl 29 dicembre è morto Adelio Cogliati, all’età di 70 anni, il paroliere di Eros Ramazzotti e di molti altri artisti. Aveva composto canzoni anche per Antonella Ruggiero, Giorgia, i Matia Bazar e Anna Oxa. Ma è soprattutto con Ramazzotti che ha firmato alcune delle canzoni più note del panorama italiano, da «Una Storia Importante» a «Adesso Tu», «Se bastasse una canzone», «Più bella cosa» e «L’Aurora». In oltre 40 anni di carriera aveva collezionato moltissimi successi e si era fatto conoscere a livello nazionale ed internazionale, collaborando anche con Caterina Caselli, Miguel Bosè e Gianni Morandi. Viveva ad Arlate di Calco, centro della Brianza in provincia di Lecco. Nativo di Merate (Lecco), la famiglia era originaria di Montevecchia.

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