Soppressione voli Ryanair: cosa c’è dietro e come richiedere rimborso

Brutta figura per il colosso del low cost, la compagnia irlandese Ryanair. In ascesa dagli anni ‘90 con prezzi super competitivi e allargatasi in più zone del Mondo. Un castello che ha delle fondamenta chiare: sfruttamento fino al midollo del personale. Lo stesso che è alla base del mega flop che ha portato Ryanair a cancellare migliaia di voli, tra cui anche nel nostro Paese. La RyanAir ha lasciato così a terra centinaia di migliaia di passeggeri con la motivazione ufficiale che piloti e personale di volo sono in arretrato di ferie e ora devono farle. Uh, che peccato. Ma la cosa più grave è che, per essere arrivati a questo punto, vuol dire che per mesi e mesi i voli Ryanair sono stati eseguiti da piloti ridotti allo stremo, con ritmi massacranti.

Non a caso, molti piloti lasciano la compagnia appena arriva una offerta migliore. Così quelli che restano devono garantire turni ancora più folli, rinunciare ad altre ferie, fino al crac. E ora anche gli assistenti di volo sollevano la testa, denunciano i salari da fame, i turni terribili e anche l’ umiliante costrizione a vendere profumi e gratta e vinci, controllata da gerarchie che pretendono risultati e chiedono conto ai cattivi venditori. Il tutto in un sistema di assunzioni e relazioni con i dipendenti costruito apposta per evitare i vincoli di qualsiasi contratto. Un capitalismo tra le nuvole, ma che ora è precipitato.

Voli soppressi Ryanair: il vero volto del low cost

voli ryanair soppressiCerto, ora sotto accusa e coperta di ridicolo è solo la compagnia irlandese. Ma un po’ tutto il low cost tra le nuvole funziona così. Anche se lì ovviamente peggio che altrove. Come fa constatare Contropiano, è il sistema low cost che sta raggiungendo i suoi limiti strutturali. Cioè il servizio non può continuare a funzionare contando solo sul supersfruttamento del lavoro. A questo punto la compagnia dovrà cambiare la sua politica dei prezzi o diventare completamente inaffidabile. Per noi consumatori, che abbiamo goduto e gioito dell’offerta di voli assai convenienti, c’è una lezione da cominciare ad imparare. Se vogliamo continuare a raggiungere in massa mete lontane con l’aereo, abbiamo solo due alternative.

La prima è che ci siano altre leggi sul lavoro e sui mercati che portino lo schiavismo fino alle sue estreme conseguenze, basta con le ferie tanto per cominciare. La seconda è che i redditi e le retribuzioni di chi ora poteva volare solo lowcost, crescano al punto di permettere l’accesso ai voli normali. Il sistema low cost consente a tutti di viaggiare, anche operai, inoccupati, disoccupati. Un tempo esclusi da simil spostamenti da un Paese all’altro ma che ora almeno un viaggetto all’anno possono permetterselo pure loro. Ma a discapito di qualcun’altro: chi lavora in queste compagnie.

Comunque, entrambe queste soluzioni sono difficile da attuare, per questo non dovrebbe essere poi essere così impossibile scegliere la seconda. La terza è ancora più utopistica, degni dei migliori sognatori del socialismo. Ossia, rendere il servizio aereo di tipo pubblico. Ma dato che ormai anche quello tradizionale su rotaia o su gomma è fallito, figuriamoci se un tale progetto sia attuabile. Ryanair si è anche fatta avanti per acquistare una fetta della torta Alitalia. Che nessuno vuole intera. Ma su Alitalia servirebbe un altro velo pietoso.

Con la globalizzazione liberista il lavoro è diventato la merce più a buon mercato, di cui non vale la pena dare conto. Così, comprando prodotti e servizi low cost ci sembra di essere meno poveri. E non ci rendiamo conto invece che alimentiamo un sistema schiavistico che prima o poi travolgerà anche noi. Marx ce lo aveva spiegato 150 anni fa ne Il Capitale, che proprio in questi giorni ha compiuto il suo ultracentenario anniversario.

Quali sono i voli Ryanair soppressi e come chiedere il rimborso

ryanair rimborsiMa quali sono i voli Ryanair soppressi? Come chiedere il rimborso del volo soppresso? Per queste info rimando al sito ufficiale della compagnia. Che avrebbe però dovuto anche inviare una mail ai passeggeri interessati. La cosa molto probabilmente non finirà qui ed avrà quasi sicuramente strascichi legali per i danni provocati a chi viaggia; oltre che costituire un pesante danno d’immagine al colosso del low cost dei voli stesso.

Detto ciò, a Ryanair ci sono sentimentalmente affezionato, poiché è la compagnia con cui ho volato le prime due volte in vita mia. La prima peraltro proprio verso l’Irlanda, Paese che adoro fin dall’adolescenza e da dove proviene uesta compagnia. Questa notizia è, anche per questi due motivi, un vero tuffo al cuore.

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