De Luca sfiora il 70% in Campania: i 3 motivi del plebiscito

Vincenzo De Luca confermato Governatore della Campania, con un plebiscito: 69,48% dei voti. Ben oltre 1,7 milioni di preferenze, 200mila in più di tutta la coalizione composta da ben 15 partiti. Segno che tanti campani che hanno votato per un candidato concorrente, hanno poi optato per il voto disgiunto.

Parlare di voto trasversale sarebbe troppo, ma fatto sta che De Luca piace anche a parecchi che non votano centrosinistra.

Distaccati in modo abissale gli altri candidati: Stefano Caldoro, candidato per la terza volta consecutiva del centrodestra, si ferma a poco più del 18 percento. La candidata del Movimento cinque stelle Valeria Ciarambino, alla sua seconda volta, ha conseguito l’11 percento dei voti.

Quali sono state le ragioni di questo plebiscito in favore di Vincenzo De Luca? A mio avviso, e non solo, le seguenti [sta_anchor id=”deluca”]tre[/sta_anchor].

Perché Vincenzo De Luca rieletto

Vincenzo De Luca

La rielezione di Vincenzo De Luca va ricercata in tre motivi principali.

In primis, è stato appoggiato da ben 15 liste, con personaggi che vanno dall’estrema destra ai finti di sinistra, passando per i jurassici Mastella e De Mita.

Il secondo motivo, va ricercato nel modo con cui De Luca ha gestito il Covid-19. Con un cabaret misto all’impaurimento per fare presa sul popolino. Nonché una marea di ordinanze regionali e un ospedale modulare rimasto vuoto.

A completare il quadro, la mancata reale alternativa. Con Cinquestelle e Centrodestra che hanno riproposto candidati già perdenti in partenza. Come se entrambe le compagini avessero già dato per certa la sconfitta.

Il M5S inizialmente voleva proporre l’attuale Ministro dell’ambiente, il generale Generale di brigata dei Carabinieri Forestali. Scelto anche per dare un controllo più serrato al problema dei roghi tossici che ancora funesta la regione. Candidatura poi ritirata.

Caldoro ha già dimostrato di non avere presa elettorale e ha dovuto fare i conti pure con lo scarso appoggio di Matteo Salvini e Giorgia Meloni. I quali, probabilmente, non hanno accettato di buon grado la sua ricandidatura.

La vittoria di De Luca è stata facilitata anche dal disimpegno per queste regionali del Sindaco di Napoli Luigi de Magistris. Personaggio che avrebbe potuto dare fastidio, sebbene in quasi tutte le altre province oltre Napoli, non ha lo stesso seguito elettorale.

De Luca cose fatte

Funivia Monte Faito foto

Una domanda che però pongo è questa: chi ricorda qualcosa fatta da De Luca prima di marzo 2020? I vari concorsi indetti, tutt’al più. Ma occorrerà anche capire quante persone saranno realmente collocate. E, soprattutto, a cosa serviranno. Forse a rendere ancora più costosa la PA, anziché digitalizzarla.

Evidentemente, l’antico retaggio italico di utilizzare il pubblico come serbatoio di posti di lavoro, non si è fermato.

Possiamo aggiungere, per amor di verità, il ripristino della funivia del Faito e della funicolare di Montevergine. Un po’ pochino per chi aveva promesso anche altro. Come la fine dell’ingolfamento di barelle al Cardarelli o la bonifica della costa casertana.

Poi ci sarebbe il problema dei roghi tossici o dei rifiuti nel giuglianese che attendono da decenni di essere rimossi. Ma, evidentemente, gli elicotteri servono solo per fare scena contro due persone che prendono il sole sugli scogli…

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