Ghostbusters 3: più che un oltraggio, un’offesa

IL FILM SI PREFISSA DI ESSERE UN REBOOT DEL CULT ANNI ’80
Molti quarantenni e trentenni (me compreso) di mezzo Mondo, hanno sperato per diversi anni che si facesse un terzo episodio di un film cult anni ’80: Ghostbusters. Il quale uscì nel 1984 e già con un sequel del 1989 non proprio all’altezza. Come d’altronde quasi sempre accade nel Cinema. Poi col passar del tempo ci eravamo rassegnati all’idea che non si facesse più, archiviando quei due film nella soffitta dei ricordi. Anzi, a un certo punto, raggiunta l’età della ragione, avevamo partorito l’idea contraria: che quel terzo episodio non si dovesse fare. Sarebbe stato fuori luogo e fuori tempo massimo.


UNA GESTAZIONE COMPLICATA – Certo, per anni si è tentato spesso un progetto in tal senso, soprattutto per il volere di Dan Aykroyd e Bill Murray (rispettivamente Ray e Peter nei film), che hanno lavorato alla sceneggiatura. Mentre Harold Ramis, che interpretava Egon Spengler, si è defilato fin da subito, per poi spirare il 24 febbraio 2014. Il progetto però naufragava puntualmente, fino agli ultimi anni, dove i due attori hanno lavorato con più insistenza affinché si realizzasse. Le prime voci sulla trama volevano che i protagonisti fossero quattro giovanissimi che intraprendevano la carriera di acchiappafantasmi, supportati da qualche consiglio di Ray, mentre Peter sarebbe comparso solo come fantasma.
Poi la svolta due anni fa, quando si è deciso che gli acchiappafantasmi fossero tutte donne, più o meno con le stesse caratteristiche dei quattro Ghostbusters. Pare che i protagonisti dei due cult faranno dei cameo, compreso il mitico Slimer. Sebbene nel primo trailer circolato non comparino. Di sicuro si sa solo che il regista è un certo Paul Feig, con solo due film all’attivo e neppure memorabili. La loro presenza sarebbe comunque un’ulteriore schiaffo alla memoria dei due precedenti cult. Ma si sa, i soldi fanno gola e la dignità è qualcosa che non fa più parte di questo mondo.
Qualche giorno fa, in merito ad un sequel di un altro cult (anni ’90), Trainspotting, parlavo di ennesimo sacrilegio di un film cult. Un sequel arrivato dopo ventun’anni (si farà l’anno prossimo) e perfino senza il tema della droga, cardine in quella pellicola. Nel caso di Ghostbusters 3, non saprei neanche come definirlo. Anche il termine Pezzotto, che utilizziamo in modo dispregiativo a Napoli per indicare una copia riuscita male di qualcosa, sembra troppo gentile. Quattro donne invece di uomini come protagoniste; un genere Comico anziché Fantastico; attrici praticamente sconosciute; giunto a 27 anni di distanza dal secondo episodio. L’unico personaggio dei due film precedenti che sarà sicuramente presente, dato che appare nel primo sequel circolato, è il povero Slimer. Ma giusto perchè creato al computer e non ha facoltà di scegliere.

Un oltraggio all’infanzia e all’adolescenza di milioni di persone nel Mondo. Me compreso.
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Pubblicato da Vito Andolini

Appassionato di geopolitica e politica nazionale.

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