Lady Gaga vince l’Oscar: la frase che ha commosso il web

Lady Gaga vince l’Oscar: la frase che ha commosso il web

DATA ULTIMO AGGIORNAMENTO: 27 Aprile 2023

A star is born. Dieci e passa anni fa. Ma nel corso della notte degli Oscar ha brillato più di tutte. Parlo di Lady Gaga, al secolo Stefani Joanne Angelina Germanotta. Di origini italiane, che ha scelto quel nome d’arte ispirandosi a Radio Ga Ga dei Queen. Ironia della sorte, altri protagonisti degli Oscar grazie al Premio dato a Rami Malek, che ha interpretato il grande Freddie in Bohemian Rhapsody.

A Lady Gaga è andato il Premio Oscar per la migliore canzone (il brano Shellow, che ha cantato anche in quella occasione con l’altro attore protagonista, nonché regista, Bradley Cooper) inserita nel film A star is born.

Ex adolescente bullizzata, vittima di una violenza sessuale che non nasconde più, ha scalato le classifiche sfoggiando abiti di piume, borchie, plastica e persino carne cruda. Ha studiato piano, ha avuto molte difficoltà per emergere malgrado la bella voce. Anche, come ha ammesso, per via del naso troppo grosso.

Globalmente la cantante ha venduto 28 milioni di album e più di 157 milioni di singoli, di cui 11 milioni di album e oltre 56 milioni di singoli venduti solamente negli Stati Uniti d’America secondo quanto stilato dalla rivista statunitense Billboard.

Ed in occasione del suo Oscar, ha fatto il giro del web una frase toccante pronunciata dalla stessa cantante e [sta_anchor id=”gaga”]attivista[/sta_anchor].

Lady Gaga agli Oscar racconta la frase cattiva del suo ex ragazzo

Sui Social è stata ripresa una dichiarazione che la Germanotta lasciò nel 2010 alla rivista Cosmopolitan. All’indomani dei suoi primi successi:

Avevo un ragazzo che mi disse che non avrei mai avuto successo, non sarei mai stata candidata ai Grammy, non avrei mai avuto una canzone famosa e che sperava che avrei fallito”, ha detto alla rivista. “Gli dissi: ‘Un giorno, quando non saremo più insieme, non riuscirai neanche a ordinare un caffè…senza sentirmi o vedermi”.

Poi aggiunse:

Ho mangiato m–da per tanto tempo, mentre mi dicevano che non rientravo negli schemi e che ero ‘troppo pop’ o ‘troppo teatrale’…Io sono sempre stata un’illusa ambiziosa a tal punto che la gente non mi capisce”.

A star is born recensione del film che vale l’Oscar a Lady Gaga

Esordio alla regia per Bradley Cooper, che traspone per la terza volta questa pellicola dopo l’originale degli anni ’40 e il primo remake degli anni ’70.

Il peccato originale della pellicola è presto compiuto: dopo appena 10 minuti i due protagonisti si incontrano e cominciano a piacersi. Troppo presto per un film che dovrà ancora dire qualcosa per altre 2 ore. Più saggio sarebbe stato mostrare le vite parallele dei due protagonisti, ossia la rockstar alcolizzata Jackson Maine (lo stesso Cooper) e la cameriera dal talento canoro sprecato Ally (Lady Gaga). I due si incontrano proprio durante una esibizione di quest’ultima, in un night club di drague queen, dove Maine fa una sosta per fare il pieno di alcol. Ma il malandato Jackson rimane colpito dal talento di Ally, che canta la Vie en rose.

Ma non solo dal suo talento. Tra i due esplode una love story, che farà anche decollare finalmente il talento di Ally, la quale si esibirà per la prima volta dinanzi al grande pubblico durante un concerto di Jackson Maine. Tuttavia, le loro vite parallele si dirigono su due direzioni opposte. Mentre la carriera di Ally va a gonfie vele, malgrado si ritrovi a fare canzonette Pop, Maine scivolerà sempre più nell’abisso. E dato che l’alcol finisce per consumarti troppo a fuoco lento, accelererà la sua discesa.

Oltre alla suddetta pecca iniziale, il film consuma un’altra pecca: scorre in maniera scontata, eccessivamente prevedibile. Si riscatta però nel finale, con la bella interpretazione della Germanotta che esegue un brano toccante: I’ll never love again. Scritto a quattro mani dalla stessa cantante e dal regista.

Il film è anche, indirettamente, la storia della stessa cantante americana dalle origini sicule. Talento vocale trasformato dallo star system in una reginetta Pop patinata. Questo lungometraggio, se non altro, ci restituisce il vero talento della Germanotta. Spogliata e struccata dagli abiti e dalla maschera che lo showbiz gli ha imposto. Speriamo che da qui parta per lei una nuova carriera, che renda giustizia davvero al suo talento.

Quanto a Bradley Cooper, al netto delle pecche suddette, fa ben sperare in una discreta carriera da regista.

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